Stangata sulle bollette luce e gas: i consumatori tendono a ridurre i consumi, l'analisi regionale

Come si comportano i consumatori di fronte all'emergenza energetica ed alla crescita del costo dell'energia? Quali sono i margini di risparmio garantiti dal Mercato Libero?  Ci sono delle differenze a livello regionale in termini di spesa per le bollette luce e gas? A queste domande risponde la nuova indagine dell'Osservatorio SOStariffe.it e Tariffe.Segugio.it che ha fotografato la variazione dei consumi di luce e gas in questi ultimi cinque mesi per poi evidenziare i margini di risparmio a disposizione per chi opta per il Mercato Libero. Vediamo i dettagli completi:

Stangata sulle bollette luce e gas: i consumatori tendono a ridurre i consumi, l'analisi regionale

Il 2022 è iniziato con una nuova stangata per le bollette luce e gas. Il costo dell’energia è in costante crescita e gli utenti finali sono costretti a fare i conti con bollette molto più alte rispetto allo scorso anno. Per una “famiglia tipo” con un consumo annuo di 2700 kWh di luce e potenza impegnata di 3 kW e 1400 Smc di gas naturale) il 2022 è iniziato con un rincaro del +55% per la luce e del +41.8% per il gas.

Per effetto di tali rincari, nel periodo compreso tra il primo aprile del 2021 e il 31 marzo del 2022 si registra un incremento della spesa per i clienti in tutela di 944 euro rispetto ai 12 mesi precedenti. Questi aumenti arrivano nonostante gli interventi del Governo che, tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2022, ha tagliato gli oneri di sistema in bolletta, ridotto al 5% l’IVA per il gas e potenziato i Bonus Luce e Gas accessibili alle famiglie meno abbienti (per il solo primo trimestre del 2022 i bonus saranno potenziati di circa 200 euro per la luce e 400 euro per il gas).

La nuova indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e Tariffe.Segugio.it va ad analizzare l‘attuale stato del mercato energetico fotografando le variazioni registrate in questi mesi d’emergenza. In particolare, l’indagine ha analizzato il modo in cui i consumatori si sono adeguati alla stangata in bolletta. I dati raccolti confermano un calo dei consumi come principale sistema di “difesa” contro i rincari. Per massimizzare il risparmio, però, la strada giusta resta quella del Mercato Libero che garantisce la possibilità di tagliare le spese rispetto al servizio di Maggior Tutela.

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Da cosa dipendono i rincari sulle bollette di luce e gas?

Prima di entrare nei dettagli dello studio, andiamo a riepilogare quali sono i fattori che hanno generato la situazione attuale. A pesare sulle bollette è il costo più alto dell’energia. Il prezzo unitario dell’energia elettrica e del gas naturale che viene praticato ai clienti finali è molto più alto rispetto al passato. Nel mercato tutelato, ad esempio, nel passaggio da gennaio 2021 a gennaio 2022 si è passati da 0,07325 euro/kWh a 0,35485 euro/kWh per quanto riguarda il costo dell’energia elettrica e da 0,173305 euro/Smc a 0,879436 euro/Smc per il gas naturale.

Tale rincaro è legato a doppio filo all’aumento delle quotazioni all’ingrosso. La domanda di gas naturale è alle stelle e il suo prezzo all’ingrosso continua a salire. Da notare, inoltre, che il gas viene utilizzato, con sempre maggior frequenza (per questioni ambientali in quanto inquina meno del carbone) per produrre energia elettrica. Questi elementi causano una netta crescita delle quotazioni che si riflette sui prezzi praticati ai clienti finali. Per famiglie e imprese italiane, quindi, c’è da fare i conti con una vera e propria stangata.

Come cambiano i consumi durante l’emergenza

L’indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e Tariffe.Segugio.it conferma come per le famiglie italiane uno dei sistemi di difesa contro i rincari sia rappresentato dal taglio dei consumi. Su base nazionale, infatti, i dati di febbraio 2022, confermano una leggera riduzione dei consumi di energia elettrica (-1%) e gas naturale (-4%) che può rappresentare una soluzione per tentare di attenuare l’aumento del costo dell’energia e i suoi effetti sulle bollette.

Su base regionale, il taglio maggiore sui consumi di energia elettrica viene registrato in Valle d’Aosta (-3%) mentre per il gas naturale si registra un taglio del -6% in diverse regioni del Centro Nord (Abruzzo, Emilia-Romagna, Piemonte, Trentino e Veneto). La tendenza del taglio dei consumi è chiara e coinvolge i dati di quasi tutte le regioni italiane confermando come ridurre l’utilizzo dell’energia sia uno dei sistemi più adottati per affrontare l’emergenza.

Bollette luce e gas: dove si spende di più con la Maggior Tutela

Concentrandosi sui dati dei clienti del servizio di Maggior Tutela è possibile individuare le regioni dove si registra la spesa annuale maggiore. A guidare questa classifica per l’energia elettrica è la Sardegna con un picco di 596 euro. Sul podio ci sono anche la Sicilia, con una spesa di 564 euro, e la Calabria, con una spesa di 562 euro. Le spese più basse vengono registrate, in media, in Valle d’Aosta, con 508 euro, e Abruzzo, con 510 euro.

Per quanto riguarda il gas naturale, invece, sono le regioni del Nord Italia a guidare la classifica. In particolare, è il Veneto a far registrare la media di spesa maggiore, pari a 792 euro. Seconda posizione per il Piemonte, con 784 euro. In fondo alla classifica troviamo la Liguria con una spesa annuale per il gas di 509 euro. Spesa ridotta anche in Puglia con 576 euro all’anno per le bollette del gas.

Considerando i dati combinati (luce + gas) è il Veneto la regione italiana dove si spende di più nel mercato tutelato con un dato complessivo di 1.340 euro. Una spesa particolarmente elevata viene registrata anche in Trentino, con 1.329 euro, Piemonte, con 1.322 euro, ed Emilia-Romagna, con 1309 euro. Da notare, invece, che è la Liguria con una spesa complessiva media di 1.042 euro la regione in cui si registra il dato più contenuto per il mercato tutelato.

Con il Mercato Libero si può rispamriare

Passando al Mercato Libero è sempre possibile ottenere un risparmio netto in bolletta. Il dato medio nazionale è di 75 euro di risparmio annuale sulle bollette di luce e gas. Il risparmio medio si è ridotto sia per la luce (-59%) che per il gas (-9%) dopo l’aggiornamento del primo trimestre del 2022 ma passare alle offerte del Mercato Libero resta l’unica opzione possibile per poter tagliare i consumi.

L’analisi regionale, inoltre, conferma che è il Trentino la regione in cui si registra il risparmio maggiore. Passare al Mercato Libero consente, infatti, di ottenere un risparmio annuale di circa 94 euro. Dati elevati vengono registrati anche in Emilia-Romagna e in Lombardia, dove si registra un risparmio medio di 87 euro, in Veneto, con 86 euro, e in Piemonte, con 85 euro. . In Puglia, Sicilia e Liguria, si registra il dato più contenuto con la possibilità di tagliare le spese per 63 euro.