Manovra 2024 e mutui: tutte le novità in arrivo

Mutui con rate mensili più care. Ma un aiuto alle famiglie potrebbe arrivare dalla Manovra 2024 che prevederebbe un rimborso sugli interessi per un prestito sull’acquisto della prima casa nell'ambito dei fringe benefit in busta paga. Così sull’affitto, sempre dell’abitazione principale. Per scoprire le novità c’è SOStariffe.it, insieme alle migliori offerte mutui di dicembre 2023 per risparmiare sulla rata mensile. 

In 30 secondi

Contro caro mutui e affitti un aiuto alle famiglie dalla Manovra 2024 con i fringe benefit:
  1. Per i mutui sulla prima casa, si tratterebbe di un rimborso della quota degli interessi 
  2. Indennizzo previsto anche per il canone d'affitto dell'abitazione principale
  3. C'è il rischio però che un nuovo aumento dei tassi vanifichi la misura, oltre ad alcune norme già in vigore
  4. Con il comparatore di SOStariffe.it, le offerte mutui di dicembre 2023 per risparmiare sulla rata mensile
Manovra 2024 e mutui: tutte le novità in arrivo

Rimborso degli interessi sui mutui della prima casa inseriti nei fringe benefit, i benefici del welfare aziendale. Così come indennizzo per i costi degli affitti sempre dell’abitazione principale. Il Governo ha inserito queste due misure nella bozza della legge di Bilancio 2024, attualmente all’esame del Parlamento. Eppure, nel caso di un nuovo rialzo dei tassi da parte della BCE e anche delle difficoltà nel superare i limiti previsti dall’attuale normativa, queste agevolazioni rischierebbero di non alleggerire le spese a carico delle famiglie. La Manovra economica del prossimo anno prevederebbe anche un nuovo tetto di non imponibilità per i fringe benefit pari a 2 mila euro. E, come già nel 2022 e nel 2023, dovrebbe essere rinnovato anche il rimborso delle spese in bolletta di luce, gas e acqua in aggiunta alla busta paga.

Prima di analizzare le misure “salva” mutui e affitti contenute nella legge Finanziaria 2024, ricordiamo che per risparmiare sulla rata mensile, c’è il comparatore per mutui di SOStariffe.it, che mette a confronto le offerte più convenienti per un nuovo prestito, per esempio, per acquistare casa, oppure per una surroga di un mutuo già in corso. Per scattare una fotografia delle varie soluzioni disponibili sul mercato bancario a dicembre 2023, clicca il bottone verde qui sotto:

SCOPRI I MIGLIORI MUTUI »

Oltre al tool digitale e gratuito di SOStariffe.it per avere una panoramica precisa e dettagliata delle varie alternative presenti sul mercato, c’è anche il servizio di assistenza telefonica gratuita e senza impegno chiamando al numero verde 800.99.99.95.

Mutui: che cosa prevede la legge di Bilancio 2024

MUTUI, MANOVRA 2024 E WELFARE 
1 Rimborso sugli interessi del mutuo per la prima casa inserito nei fringe benefit
2 Rimborso sull’affitto della prima casa incluso nei benefici del welfare aziendale
3 I pericoli in agguato che potrebbero vanificare le due misure:

  • nuovo rialzo dei tassi di interesse deciso dalla BCE
  • normativa vigente: articolo 51, comma 4, lettera b) del Tuir e risoluzione 46/E 2010 dell’Agenzia delle Entrate

Sulla base di quanto previsto nella bozza della legge di Bilancio 2024, nella cornice dei compensi non monetari che un datore di lavoro può riconoscere ai dipendenti, potrebbero rientrare anche i costi sostenuti dal lavoratore: 

  • per il pagamento dell’affitto della prima casa;
  • per la rata mensile del mutuo per la prima casa. 

Tuttavia, oltre che da un eventuale rialzo di tassi da parte della BCE (Banca centrale europea) nel 2024, l’attuazione delle misure inserite nella prossima Finanziaria potrebbe essere complicata da alcune norme già vigenti. Infatti, prima che questa agevolazione sui mutui e sugli affitti passi dalle parole ai fatti, occorre valutare congiuntamente:

  • l’articolo 51, comma 4, lettera b) del Tuir; 
  • la risoluzione 46/E 2010 dell’Agenzia delle Entrate. 

Il quotidiano “Sole 24 Ore” spiega che “il primo stabilisce un criterio di determinazione forfettaria del valore imponibile che, in caso di concessione di prestiti da parte del datore di lavoro – ivi inclusi, quindi, i mutui prima casa – è pari al 50% della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al tasso ufficiale di sconto vigente al termine di ciascun anno e l’importo degli interessi calcolato al tasso applicato al lavoratore, al netto del contributo aziendale”.

Questo passaggio del Testo unico delle imposte sui redditi di fatto costituisce un limite, dal momento che “in una situazione come quella attuale di tassi crescenti diventa penalizzante, indipendentemente dal fatto che il prestito sia a tasso fisso o variabile”. 

Sempre il quotidiano economico chiarisce che la risoluzione 46/E del 2010 stabilisce “indicazioni in merito alla gestione operativa e amministrativa di questo tipo di benefit, nel caso in cui il datore di lavoro non conceda il prestito direttamente al dipendente, ma gli eroghi importi finalizzati a ridurre la quota di interessi a suo carico per un prestito contratto con un soggetto terzo”. 

Questa risoluzione sancisce che “il contributo datoriale, per evitare che lo stesso possa rientrare nella disponibilità del dipendente, debba essere accreditato sul conto corrente di addebito del prestito nella stessa data in cui la rata viene addebitata. Tale soluzione comporta non poche complicazioni per il datore, in particolare nel caso di prestiti a tasso variabile. Prima dello scadere di ogni rata, infatti, il datore deve aggiornare l’importo del contributo ed effettuare il calcolo dell’eventuale quota imponibile da indicare in cedolino”. 

Richiedi un preventivo per il tuo prestito

Mutui, come abbassare la rata mensile a Dicembre 2023

MUTUI: COME RISPARMIARE SULLA RATA MENSILE 
1 Surroga, ossia portabilità del mutuo da una banca a un’altra cambiando le condizioni contrattuali
2 Fondo Gasparrini, ovvero sospensione fino a un massimo di 18 mesi di un prestito per la prima casa
3 Bonus prima casa under 36, garanzie statali sull’80% del mutuo per i giovani che acquistano la prima casa

Un alleato prezioso e utile per chi desideri acquistare una nuova abitazione arriva dal comparatore per mutui di SOStariffe.it. Il tool gratuito e online consente di trovare e valutare le alternative più convenienti di dicembre 2023 per un prestito per la casa.

Non va dimenticato che la comparazione delle offerte è il segreto per individuare le offerte che facciano risparmiare sulla rata mensile di un nuovo mutuo. Per chi abbia, invece, già un mutuo in corso, ecco le soluzioni per risparmiare sulla rata mensile:

  • surroga del mutuo, ovvero il trasferimento di un mutuo in essere in un’altra banca, modificandone le condizioni contrattuali (cambiando da un tasso fisso a un tasso variabile). La portabilità del mutuo è un’operazione gratuita e le banche accettano la richiesta di solito quando il residuo di mutuo da pagare è di almeno il 50% dell’importo totale del finanziamento;
  • sospensione del mutuo per un periodo massimo di 18 mesi avvalendosi del Fondo Gasparrini (o Fondo di solidarietà) per chi sia in difficoltà economiche per una sospensione dal lavoro, o una riduzione dell’orario di lavoro e avesse in corso un mutuo per la prima casa inferiore a 400 mila euro;
  • garanzia statale sui mutui prima casa per under 36, con una copertura all’80% per i giovani e le giovani coppie per finanziamenti fino a 250.000 euro con ISEE non superiore a 40 mila euro annui. Il Bonus prima casa under 36, che scade il 31 dicembre 2023, dovrebbe essere prolungato anche per tutto il 2024. Il Governo, infatti, ha previsto una dotazione finanziaria di 282 milioni di euro nella bozza della legge di Bilancio del prossimo anno per innovare questa misura. Ma nel 2024, con ogni probabilità, non ci saranno più le agevolazioni fiscali in vigore fino al 31 dicembre 2023.

Infine, ricordiamo che utilizzare il comparatore di SOStariffe.it per la surroga di un mutuo è un’operazione semplice. Occorre:

  • cliccare su “Sostituzione mutuo“;
  • indicare il tipo di tasso desiderato;
  • fornire il valore del finanziamento da richiedere;
  • valutare le opzioni più vantaggiose.