Bonus prima casa: stretta alle agevolazioni del periodo pandemico a novembre 2023

Bonus prima casa: dal 1° novembre 2023 giro di vite sulle agevolazioni che erano state introdotte con la pandemia. Si torna al passato con scadenze più stringenti. Le novità su SOStariffe.it, insieme alle migliori offerte mutui.  

In 30 secondi

Bonus prima casa, che cosa cambia da novembre 2023 per l'acquisto dell'abitazione principale:
  1. Ritornano in vigore le regole sull'agevolazione previste prima della pandemia
  2. Le agevolazioni dal 1° novembre 2023 hanno limiti temporali più stretti da rispettare
  3. Quali sono le novità per imposte e IVA sulla prima casa
  4. Come cambiano i Bonus casa con la legge di Bilancio 2024
  5. Con SOStariffe.it, le migliori offerte mutui per risparmiare sulla rata mensile
Bonus prima casa: stretta alle agevolazioni del periodo pandemico a novembre 2023

Cambiano le regole sul Bonus prima casa. Terminata l’emergenza pandemia, dall’inizio di novembre 2023 torna in vigore la normativa precedente il Covid 19, con limiti temporali più ristretti per beneficiare dell’agevolazione fiscale per l’acquisto dell’abitazione principale. 

Al di là delle novità sul Bonus prima casa, un valido aiuto per chi desideri acquistare una nuova abitazione arriva dal comparatore per mutui di SOStariffe.it. Il tool gratuito e online consente di trovare le soluzioni più convenienti di novembre 2023 per un prestito per la casa.

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Bonus prima casa: che cosa cambia da novembre 2023

BONUS PRIMA CASA: CAMBIANO I TERMINI
1 Spostamento della residenza entro 18 mesi dalla data del rogito della nuova casa acquistata con l’agevolazione
2 Vendita dell’abitazione precedente (se acquistata sempre beneficiando del Bonus) entro un anno dal giorno del rogito della nuova casa
3 Il riacquisto infrannuale fa maturare un credito d’imposta

Non occorre presentare un’apposita richiesta per beneficiare del Bonus prima casa. Occorre soltanto dichiarare di possederne i requisiti nell’atto del rogito notarile. Ma quali sono le condizioni previste dalla normativa  in vigore dal 1° novembre 2023 per averne diritto? Ecco, in sintesi, quali sono principali requisiti per avvalersi di questa agevolazione:

  • l’acquirente deve spostare la propria residenza nel Comune dove sorge l’immobile acquistato con l’agevolazione prima casa entro 18 mesi dal giorno del rogito;
  • sel’acquirente è già proprietario di un altro immobile comprato in precedenza beneficiando del Bonus prima casa, è obbligato a vendere quest’ultima abitazione entro 365 giorni dalla data del rogito della nuova casa destinata a diventare la sua abitazione principale;
  • se l’acquirente vende un immobile comprato in precedenza avvalendosi dell’agevolazione “prima casa” e lo rivende entro 5 anni, è obbligato ad acquistare un’altra abitazione entro un periodo massimo di anno per mantenere il beneficio fiscale ottenuto all’atto dell’acquisto. Nei citati casi di riacquisto infrannuale, il contribuente matura anche un credito d’imposta.
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Bonus prima casa: quali sono le agevolazioni di novembre 2023

BONUS PRIMA CASA: LE AGEVOLAZIONI SPIEGAZIONE
Chi vende è esente da IVA (privato o impresa)
  • imposta di registro proporzionale con aliquota del 2%
  • imposta ipotecaria di 50 €
  • imposta catastale di 50 €
Chi compra casa da un’impresa soggetta a IVA
  • IVA al 4%
  • imposta di registro di 200 €
  • imposta ipotecaria di 200 €
  • imposta catastale di 200 €
Categorie catastali di immobili esenti dal Bonus
  • A/1 (abitazioni di tipo signorile)
  • A/8 (ville)
  • A/9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico e artistico)

Bonus prima casa è una misura per ridurre l’onere fiscale associato all’acquisto dell’abitazione principale. Qui di seguito, una mappa delle agevolazioni fiscali legate alla compravendita della prima casa in vigore dal 1° novembre 2023. 

Se colui che vende casa è un privato, o un’impresa che vende in regime di esenzione dell’IVA, le somme da versare all’Erario sono:

  • imposta di registro proporzionale con aliquota del 2% (anziché del 9%, ovvero l’aliquota prevista per le case dalla seconda in avanti);
  • imposta di registro proporzionale (2%) non può essere meno di 1.000 euro;
  • imposta catastale fissa di 50 euro;
  • imposta ipotecaria fissa di 50 euro.

A proposito del minimo obbligatorio di 1.000 euro sull’imposta di registro proporzionale, c’è da osservare che la somma da versare potrebbe anche essere inferiore in due casi:

  • con lo scomputo dell’imposta proporzionale già versata sulla caparra, quando è stato registrato il contratto preliminare di compravendita;
  • con il credito d’imposta per l’acquisto della prima casa.

Se l’acquirente compra casa da un’impresa, con vendita soggetta a IVA, le imposte da versare con il Bonus prima casa sono le seguenti:

  • IVA ridotta al 4% (anziché del 10%);
  • imposta di registro fissa di 200 euro;
  • imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
  • imposta catastale fissa di 200 euro.

Questo pacchetto di agevolazioni fiscali non vale per l’acquisto di un’abitazione appartenente alle categorie catastali:

  • A/1 (abitazioni di tipo signorile); 
  • A/8 (ville);
  • A/9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico e artistico).

Bonus casa: che cosa cambia con la Manovra 2024

Nella bozza della legge di Bilancio 2024 varata dal Governo e attualmente all’esame del Parlamento è prevista la proroga, per il prossimo anno, del Bonus prima casa under 36. Si tratta della garanzia fino all’80% sui mutui per l’acquisto della prima casa fino a una spesa massima di 250mila euro. Per questa agevolazione non dovrebbero esserci dei cambiamenti nei requisiti per beneficiarne, ossia avere meno di 36 anni e un ISEE inferiore ai 40mila euro annui. Ma l’esecutivo Meloni ha previsto per il 2024 la cancellazione delle agevolazioni fiscali di cui hanno diritto i giovani che si avvalgono di questo bonus fino al 31 dicembre 2023.

La bozza della Manovra finanziaria 2024, invece, non rinnova il Bonus case green, ossia l’agevolazione dell’IVA dimezzata (al 50%) per l’acquisto di case sostenibili in classe energetica A o B. 

Novità in arrivo anche per il Bonus mobili: rimane la detrazione del 50%, valida anche per l’acquisto di grandi elettrodomestici, ma dal 2024 la spesa massima scenderà dagli attuali 8mila euro a 5mila euro.