Inizio scuola: tutte le regole da osservare per l'inizio del nuovo anno scolastico

A distanza di poco più di sei mesi dalla sospensione delle lezioni in presenza, a causa della pandemia, le scuole riaprono gradualmente le porte agli alunni. Per gli studenti italiani il ritorno in classe sarà caratterizzato da numerose novità con l'obiettivo di salvaguardare la salute di tutti e limitare i rischi di contagio. Ecco tutte le regole da osservare per i'inizio della scuola con il ritorno in classe.

Inizio scuola: tutte le regole da osservare per l'inizio del nuovo anno scolastico

Le scuole italiane riaprono le aule agli studenti. Dopo circa 6 mesi dalla sospensione delle lezioni in presenza (a causa della pandemia) e dopo le riaperture per gli esami di maturità e i corsi di recupero delle scorse settimane, si torna ufficialmente in classe.

Il ritorno a scuola sarà, però, caratterizzato da tante regole che renderanno completamente differente il modo rispetto al passato. In alcune regioni italiane, le lezioni riprenderanno per tutti già da subito. In altre, invece, la riapertura delle scuole avverrà nel corso delle prossime settimane, in base alle disposizioni delle Autorità regionali locali. In ogni caso, tutte le scuole saranno soggette a norme ben precise per la ripresa delle lezioni.

Al fine di evitare nuovi focolai di contagio sarà necessario rispettare norme stringenti in merito all’utilizzo delle mascherine e al distanziamento sociale, sia nelle classi che in tutte le altre aree dell’edificio scolastico. Anche i trasporti pubblici per gli studenti dovranno adeguarsi alle nuove norme e sarà necessario applicare una serie di controlli, come quello della temperatura, per minimizzare i rischi di diffusione del Covid-19 nelle aule.

Vengono poi fissati protocolli ben precisi per affrontare gli inevitabili casi di contagio che si registreranno negli edifici scolastici a partire dalla sanificazione degli ambienti e sino ad arrivare alla quarantena per chi è entrato in contatto con un soggetto positivo. Ecco tutti i dettagli:

Il controllo della temperatura

Al momento, nonostante la volontà di alcune regioni di introdurre tale norma, non è previsto il controllo della temperatura all’ingresso degli istituti scolastici. Alle famiglie viene però affidato il compito di monitorare la temperatura degli studenti a casa. Se la temperatura corporea risulterà superiore ai 37,5°C gli studenti dovranno restare a casa. In questo modo, infatti, si ridurrà il rischio di un potenziale contagio a scuola o anche sui mezzi di trasporto pubblico.

Il trasporto pubblico

Uno dei temi più dibattuti di queste settimane è legata proprio al trasporto pubblico locale, in particolare nelle aree densamente popolate. Un gran numero di studenti, infatti, raggiunge le scuole utilizzando i mezzi pubblici. Bus e metro sovraffollate possono comportare il mancato rispetto del distanziamento sociale e l’incremento del rischio di contagio.

Per gestire l’aumento del numero di passeggeri, legato agli studenti che devono recarsi a scuola, la capienza massima sui mezzi di trasporto pubblico passa dal 50% all’80%. Con un adeguato sistema di filtraggio e di ricambio aria, inoltre, è possibile raggiungere la capienza massima del mezzo. La situazione va, quindi, valutata caso per caso. Resta, naturalmente, l’obbligo di mascherina a bordo mezzo.

Per quanto riguarda gli scuolabus, invece, è possibile non rispettare il distanziamento sociale, raggiungendo la capienza del 100% del mezzo, solo se il tempo di percorrenza risulterà inferiore a 15 minuti. In caso contrario, si applicheranno le regole previste per gli altri mezzi di trasporto pubblico locale, con viaggi a capienza ridotta.

Ingresso a scuola

Anche l’ingresso nell’edificio scolastico e nelle varie classi viene regolamentato con precise indicazioni. In fase di ingresso, infatti, bisognerà evitare assembramenti. Per raggiungere tale obiettivo si punta su ingressi scaglionati, con differenze di orario per le varie classi in modo da limitare il flusso di studenti che, contemporaneamente, devono entrare a scuola.

Da notare, inoltre, che le strutture scolastiche dovranno fissare percorsi di ingresso e uscita differenziati dove possibile. Gli istituti dovranno realizzare dei percorsi ben precisi per evitare assembramenti e tentare di separare il flusso in ingresso da quello in uscita.

Mascherina

Continua l’obbligo di indossare la mascherina all’interno degli edifici scolastici. Solo per i bambini al di sotto dei 6 anni e per gli studenti affetti da disabilità che rende impossibile l’utilizzo della mascherina è prevista un’esenzione a questa regola.

Le mascherine verranno fornite in modo gratuito a studenti e personale scolastico. E’ prevista la distribuzione di mascherine chirurgiche su base giornaliera in tutta Italia. Le prime stime parlano di circa 11 milioni di unità al giorno da distribuire alle scuole di tutta Italia.

Non solo in classe ma anche in tutto il resto dell’edificio scolastico bisognerà sempre indossare la mascherina. Oltre alle mascherine, con il ritorno a scuola resta confermato il distanziamento sociale. Nelle aule, una volta seduti al banco, se c’è la possibilità di mantenere la distanza di sicurezza di un metro, la mascherina non sarà obbligatoria. La mascherina potrebbe diventare obbligatoria anche quando si è seduti al banco nelle zone dove si registrano numerosi contagi.

Per quanto riguarda il distanziamento in aula, da tempo si è parlato dei banchi monoposto, con diverse scuole che hanno ricevuto delle nuove forniture per poter garantire il distanziamento sociale tra gli studenti. Tra banchi e cattedra ci dovrà essere una distanza minima di almeno due metri.

Didattica a distanza per le scuole superiori

In base alle necessità, le scuole potranno valutare la possibilità di riprendere la didattica a distanza che ha caratterizzato la parte finale dello scorso anno scolastico. Una delle ipotesi più realistiche è rappresentata dalla possibilità di una soluzione ibrida, con alcune lezioni in presenza ed alcune lezioni a distanza.

La didattica a distanza potrebbe essere una soluzione per affrontare le situazioni in cui una classe deve affrontare un periodo di quarantena dopo la registrazione di uno o più casi di positività. Tale opzione è valida per tutte le scuole e non solo per le scuole superiori.

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Studenti positivi e rientro a scuola

In caso di contagio accertato, naturalmente, scatteranno immediatamente le misure di isolamento domestico (o ricovero in caso di sintomi gravi). Per gli studenti positivi, il rientro a scuola potrà avvenire solo quando ci sarà la guarigione clinica. Sarà, quindi, necessario attendere l’esito negativo di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro.

In caso di positività per uno studente (o per un insegnante) ci sarà il tracciamento dei contatti. Sarà compito dell’ASL valutare i test da eseguire e i soggetti che dovranno rispettare, in caso di necessità, la quarantena. Da notare, inoltre, che la chiusura della scuola in caso di un caso di Covid-19 non è prevista.

Dopo che uno studente, un docente o un membro del personale scolastico dovesse risultare positivo, la scuola dovrà effettuare una sanificazione straordinaria e immediata degli ambienti. Un’eventuale chiusura temporanea verrà applicata sono in caso di focolai particolarmente intensi.

Da notare, inoltre, che è previsto un protocollo ben preciso per quanto riguarda i casi di sintomi registrati durante l’orario scolastico. In questo caso, lo studente, accompagnato da un adulto munito di dispositivi di protezione, dovrà essere isolato in una stanza della scuola (adibita a questo scopo) in attesa dell’arrivo dei genitori. Sarà compito dei genitori portare a casa lo studente e contattare il medico di famiglia o le autorità sanitarie per effettuare i controlli del caso.

Pranzo a scuola

Le scuole che prevedono la pausa pranzo dovranno seguire indicazioni ben precise. Come indicato dal Comitato tecnico scientifico, bisognerà preferire le refezioni oppure il lunch box. Durante la pausa pranzo, non potendo esserci l’obbligo di mascherina, sarà necessario garantire il distanziamento sociale. Tutti i locali e i banchi dovranno essere sanificati prima e dopo il pranzo. Dove necessario, il pranzo potrà avvenire su turni in modo da garantire il rispetto delle norme di sicurezza.

Attività sportive a scuola

Per il momento, il Comitato tecnico scientifico ha sconsigliato lo svolgimento di attività sportive di gruppo durante l’orario scolastico. Le lezioni di educazione fisica, quindi, dovranno privilegiare attività fisiche sportive individuali, con l’obiettivo di garantire il distanziamento fisico tra gli studenti.

L’utilizzo di palle o attrezzi (che dovrebbero essere sanificati ad ogni utilizzo) verrà evitato in favore di attività motorie di altro tipo. Di certo, in questa fase l’educazione fisica a scuola sarà fortemente penalizzata al fine di preservare le norme anti-Covid e garantire il distanziamento, riducendo il rischio di contagi.

Possibili aggiornamenti normativi in futuro sulla scuola

Le norme anti contagio si adegueranno all’andamento della situazione epidemiologica. Il distanziamento e l’obbligo di mascherine resteranno per i prossimi mesi, anche in caso di una drastica riduzione dei contagi. In caso di nuovi focolai e, più in generale, in caso di un aumento generalizzato dei contagi potrebbero essere provvedimenti più stringenti per la salvaguardia della salute degli studenti e di tutto il personale scolastico.

Con la stagione autunnale alle porte e l’inizio del periodo di influenza, infatti, c’è il rischio di registrare una rapida crescita di casi di studenti affetti da sintomi riconducibili al Covid-19. Di settimana in settimana, anche in base alle varie situazioni locali, verranno effettuate modifiche alle norme in modo da massimizzare la sicurezza.