Decreto Rilancio e bollette: riduzioni, bonus e sconti

Cosa prevede il Decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 Maggio, per quanto riguarda le bollette? Ecco quali sono stati i provvedimenti di sospensione o riduzione dei pagamenti delle utenze in questa seconda Fase dell'emergenza sanitaria e chi dovrà regolare i bonus per i cittadini e per le piccole e medie imprese e gli autonomi

Decreto Rilancio e bollette: riduzioni, bonus e sconti

Nei primi provvedimenti presi dal Governo Conte durante la pandemia da coronavirus le decisioni sono state concentrate su famiglie e sistema sanitario, con il Decreto Marzo sono arrivati anche gli aiuti per liberi professionisti e piccole e medie imprese. Nel nuovo documento, denominato Decreto Rilancio sono state decise importanti misure per il supporto del tessuto imprenditoriale italiano e sono stati riconfermati gli aiuti per le famiglie e i lavoratori.

Decreto Rilancio, misure di sostegno al reddito e novità

Per cercare di contrastare la crisi economica, che si sta prospettando come conseguenza del lungo periodo di lockdown, il premier e i Ministri hanno studiato un piano da 55 miliardi di euro. Nel Decreto Rilancio sono state confermate misure come:

  • bonus 600 euro per gli autonomi, le P. IVA, i lavoratori dello spettacolo e quelli stagionali
  • altre 5 settimane di Cassa integrazione ordinaria e in deroga e per le aziende ancora in crisi a Luglio la possibilità di 4 settimane ulteriori
  • blocco dei licenziamenti
  • congedo parentale o bonus baby sitter (con nuovo limite massimo per il contributo di 1.200 euro)

Le novità introdotte in questo provvedimento sono state molto corpose:

  • un bonus da 500 euro per le colf e le badanti
  • blocco dei pagamenti e dei rincari IVA
  • sospensione cartelle esattoriali fino a Settembre
  • bonus vacanze per single (150 euro) e famiglie (fino a 500 euro) da spendere in strutture in Italia
  • detrazioni del 110% per lavori antisismici e di efficientamento energetico delle abitazioni
  • sconti sul credito di imposta per le imprese
  • sospensione IRAP per aziende con fatturati fino a 250 milioni di euro

Un articolo del Decreto che ha acceso le polemiche è stato quello che permetterà la regolarizzazione di parte dei lavoratori delle imprese agricole e degli allevamenti e di colf e badanti che si occupano di anziani e disabili. Per queste persone è previsto un permesso di soggiorno per lavoro per 6 mesi.

Come altra misura straordinaria è stato istituito il Reddito di emergenza, un contributo tra i 400 e gli 800 euro. Questo sostegno al reddito dovrebbe riuscire ad aiutare chi non è stato incluso negli altri aiuti per famiglie e cittadini. Potranno farne richiesta le famiglie con un ISEE che non superi i 15 mila euro e che abbiano un patrimonio immobiliare al massimo di 10 mila euro, questo limite può aumentare fino a 20 mila euro per gruppi più numerosi o famiglie con disabili gravi.

Bollette luce e gas, le sospensioni per morosità

In questi mesi è stato anche affrontato il nodo bollette, sia per le famiglie che le imprese. Nel Decreto Cura Italia e nei successivi provvedimenti è stato annunciata una sospensione dei pagamenti delle utenze. Questo blocco dei versamenti in realtà in un primo momento è stato deciso solo per gli undici comuni che hanno rappresentato la prima zona rossa in Italia: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e Vo’ (unico comune Veneto).

Il Governo ha incaricato l’ARERA di occuparsi della questione servizi per i settori luce e gas e servizio idrico. Dopo le dichiarazioni sulle sospensioni dei pagamenti è stata l’authority che ha dovuto studiare delle misure per rendere possibile delle soluzioni a sostegno delle famiglie e delle imprese in difficoltà e a preoccuparsi anche per la sostenibilità del sistema di fornitura dei servizi.

Le prima direttive dell’ARERA hanno portato ad un blocco delle procedure di sospensione per morosità, la scadenza di questo provvedimento ha seguito le date del lockdown imposte da Governo man mano che la situazione sanitaria è andata peggiorando. Con l’ultima delibera è stato posto come termine ultimo il 18 Maggio, giorno della ripartenza per le prime attività e del rientro a lavoro per molti lavoratori.

I pagamenti a rate senza interessi

Nel periodo del lockdown è stato quindi disposto che gli operatori interrompessero le pratiche verso i cittadini che non pagavano i conti di luce e gas. Per chi si è trovato in difficoltà con il versamento delle fatture per le utenze è stato anche previsto di poter concordare con i gestori del servizio un piano a rate e per queste dilazioni sono state imposte delle precise regole:

  • nessun interesse
  • no a more per i pagamenti in ritardo
  • prolungamento delle date delle bollette

La misura di stop alle interruzioni per i clienti morosi è stata applicata, secondo quanto disposto dalle direttive ARERA, a tre categorie di utenti:

  • coloro che hanno contratti domestici in bassa tensione del settore energetico
  • clienti domestici e quelli non domestici gas che abbiano un consumo non superiore ai 200.000 smc/anno
  • coloro che hanno dei contratti per la fornitura dell’acqua, sia domestici e non domestici

Gli operatori luce e gas hanno seguito le direttive dell’authority e pubblicato sul proprio sito le condizioni dei propri piani di rateizzazione delle bollette non pagate nel periodo del coronavirus. Ci sono anche state iniziative personali per consentire di modificare le proprie offerte biorarie in monorarie, per esempio, per permettere ai clienti di risparmiare sulle bollette di luce e gas.

Gli sconti per le imprese, riduzioni del 20% delle tariffe luce e gas

Nel Decreto Rilancio è stato anche previsto uno specifico sconto in bolletta per le piccole e medie imprese e per le P. IVA. Nel nuovo provvedimento di Maggio il Governo ha stabilito una riduzione rispetto agli oneri di sistema e di trasporto che vengono applicati ai consumi di luce, gas e acqua. Si tratta di una parte delle quote fisse che compone le bollette energetiche e del gas.

Anche se la parte più consistente delle fatture delle utenze domestiche e non è composto dal costo delle materie prime (circa tra il 35% e il 40%), le spese fisse nel loro insieme contribuiscono in modo importante alle bollette. L’intervento previsto porterà ad un taglio quasi del 20% delle spese per luce e gas. Ancora una volta dovrà essere l’ARERA a stabilire quali saranno le norme che regoleranno l’erogazione di questo sostegno. In particolare il Governo nel Decreto ha stabilito con precisione che l’authority dovrà:

  • azzerare le attuali quote fisse indipendenti dalla potenza relative alle tariffe di rete e agli oneri generali per tutti i clienti non domestici alimentati in bassa tensione
  • per i soli clienti non domestici alimentati in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 3,3 kW, le tariffe di rete e gli oneri generali saranno rideterminate al fine di ridurre ulteriormente la spesa applicando una potenza “virtuale” fissata convenzionalmente pari a 3 kW, senza che a ciò corrisponda alcuna limitazione ai prelievi da parte dei medesimi clienti

Questo sconto sulle quote fisse per le imprese di piccole e medie dimensioni sarà attivo solo fino a Luglio. Anche se può sembra una misura poco impegnativa per garantire la sostenibilità economica di questo bonus il Governo ha dovuto impegnare 600 milioni di euro della manovra.

Bonus sociali, le direttive ARERA

ARERA, oltre a predisporre le regole per la rateizzazione delle bollette e per le interruzioni delle sospensioni per morosità, si p anche adoperata per semplificare e le procedure per il rinnovo dei bonus sociali: bonus energia, gas e acqua. I requisiti per poter richiedere questi strumenti di sostegno sono:

  • ISEE della famiglia (con 3 figli a carico) inferiore ai 20 mila euro
  • ISEE  per famiglie fino a 8.265 euro
  • essere titolari del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza
  • gravi casi di malattia che costringano all’uso di apparecchi per il mantenimento in vita

Per le procedure di rinnovo di questi sconti in scadenza nei mesi di Marzo e Aprile, l’authority ha disposto un periodo di 60 giorni aggiuntivi per poter presentare le domande per avere di nuovo il bonus. Visto poi il protrarsi delle difficoltà l’ARERA ha stabilito un ulteriore rinvio della scadenza al 31 Luglio 2020. Anche se la scadenza del vostro bonus è prevista per Maggio e si presenta la domanda a Luglio o se aveste dovuto rinnovarlo nei mesi scorsi, l’ARERA puntualizza che i beneficiari “avranno garantito lo sconto in modo continuato e retroattivo a partire dalla data di scadenza originaria”.

L’ARERA in un documento circolato prima dell’approvazione del Decreto aveva proposto in verità un rinnovo automatico per 12 mesi dei bonus già concessi, un’operazione che avrebbe velocizzato i tempi e ridotto la burocrazia necessaria per l’assegnazione di questi sconti.

In cosa consistono il bonus energia e quello gas? Si tratta di sconti applicati sulle bollette delle utenze e sono distribuiti sui 12 mesi di utilizzo delle forniture. Per il disagio economico delle famiglie composte da 1 o 2 persone, nel 2020, viene riconosciuto una riduzione sulla bolletta della luce di 125 euro, per le famiglie con 4 o più componenti lo sconto è di 173 euro.

Quantificare il valore del bonus gas è invece più complicato, sul sito dell’ARERA si trova una tabella che specifica l’ammontare degli sconti in base alle zone climatiche in cui si abita e alla tipologia di uso del gas che si fa. Per esempio, una famiglia che sia composta da meno di 4 persone che utilizzi il gas solo per avere acqua calda e per cucinare il bonus sarà di 32 euro. Se invece si considera una famiglia, sempre di 3 persone, che però abbia anche il riscaldamento a gas, allora il calcolo del bonus è diverso in base alla zona, si va dai 72 euro delle aree più calde ai 183 dei comuni con temperature più rigide.

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