Accise sui carburanti, è bufera politica. L’ipotesi di un possibile allineamento delle aliquote fiscali di benzina e gasolio allo studio del governo Meloni fa insorgere opposizioni e associazioni dei consumatori. Tanto che il Codacons va all’attacco: questa stretta sulle accise “rischia di creare danni su danni ai cittadini italiani, provocando aumenti dei listini in tutti i settori”.
Nel paragrafo che segue accendiamo i riflettori sull’ipotesi al vaglio dell’esecutivo Meloni e l’impatto che potrebbe avere sui bilanci delle famiglie italiane. Prima, però, ricordiamo che se stai cercando un’assicurazione auto che ti faccia risparmiare sul premio annuale della polizza, puoi affidarti al confronto online dei preventivi tramite il comparatore di SOStariffe.it per RC Auto.
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Accise sui carburanti, è polemica. L’impatto sulle famiglie a ottobre 2024
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ACCISE SUI CARBURANTI: NOVITÀ A OTTOBRE 2024 |
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Il governo sta valutando un possibile allineamento delle aliquote fiscali di benzina e gasolio |
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Per il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, l’allineamento delle accise sui carburanti sarà graduale e non percepibile |
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L’Unem ha calcolato che, nel caso estremo in cui l’accisa sul gasolio sia allineata a quella sulla benzina, le famiglie pagherebbero 70 euro in più all’anno |
Continua a far discutere l’annunciato allineamento delle aliquote fiscali di benzina e gasolio, uno dei tanti dossier su cui l’esecutivo guidato dalla premier Giorgia Meloni è al lavoro anche in vista della legge di Bilancio 2025. La settimana che si è appena aperta è peraltro decisiva per questo provvedimento, il cui “scheletro” (il documento programmatico di bilancio) dovrà essere trasmesso a Bruxelles entro martedì 15 ottobre 2024.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha chiarito che non ci sarà un aumento tout court delle accise sul diesel ma un allineamento tra benzina e gasolio “perché ridurremo le accise sulla benzina e aumenteremo quelle sul gasolio, ma gradualmente con un impatto che praticamente non sarà neanche percepibile”. Inoltre, ha spiegato il titolare del MEF (ministero dell’Economia e delle Finanze), questo passo “lo dobbiamo fare per gli impegni europei sul gasolio, considerato un sussidio ambientalmente dannoso”. Restano, però, ancora da definire modalità e tempistiche di questa operazione.
Tuttavia, la segretaria nazionale del PD, Elly Schlein, evidenzia che nel Piano strutturale di bilancio (Pbs) approvato dal Consiglio dei ministri, “c’è scritto allineamento delle accise del diesel alla benzina. Vuol dire alzare le accise, le stime parlano di 3 miliardi in più per le tasche delle famiglie e delle imprese italiane, 70 euro a famiglia secondo i conti dell’Unem. Ecco, questa è una nuova tassa Meloni e noi chiediamo a Giorgia Meloni di chiarire davanti al Paese”.
Il riferimento di Schlein è ai calcoli elaborati dall’Unem. Secondo l’associazione delle imprese dei carburanti, “nell’ipotesi estrema in cui l’allineamento delle attuali aliquote si traducesse nell’equiparazione dell’accisa sul gasolio a quella della benzina, l’effetto sarebbe un aumento immediato dei prezzi al consumo del gasolio di 13,5 centesimi di euro al litro, includendo la componente dell’Iva (pari al 22% del prezzo industriale maggiorato delle accise). Un aumento che si tradurrebbe in un maggiore esborso per le famiglie stimato a quasi 2 miliardi di euro, ovvero circa 70 euro all’anno per le 26 milioni di famiglie”.
In pressing anche il Codacons. Per il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti dei consumatori, “il Governo gioca col fuoco”: l’incremento della tassazione sul gasolio, infatti, “innescherebbe un effetto domino con rialzi di prezzi e tariffe in tutti i settori, e una conseguente riduzione dei consumi da parte delle famiglie”, per una mannaia sulle famiglie italiane di ben 7,5 miliardi di euro all’anno in termini di maggiori costi di rifornimento e rincari dei prezzi al dettaglio.
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