La disdetta ADSL o fibra ottica, in senso stretto, è una procedura che riguarda tutti coloro che vogliono disattivare la propria linea internet casa e dunque desiderano interrompere quella già attiva (cessazione).
Questo procedimento viene, molto spesso, confuso, in modo errato, con il processo che deve seguire chi vuole cambiare operatore telefonico e sottoscrivere un nuovo contratto.In questo caso, infatti, si tratta di un procedimento completamente differente dalla disdetta ADSL e fibra in quanto l’utente punta ad effettuare il passaggio ad altro operatore.
Per cambiare operatore, conservando il numero e senza procedere con la cessazione della linea, sarà sufficiente procedere con la richiesta di attivazione della nuova offerta del provider prescelto ed essere in possesso del codice di migrazione.
In questo caso, quindi, non è necessario procedere con la cessazione del servizio e chiudere la linea: tutto l'iter per l'interruzione dell'attuale offerta attiva sul numero viene presa in carico dal nuovo provider.
L’utente deve unicamente richiedere l’attivazione della nuova offerta ADSL o Fibra Ottica. Di solito, conviene, prima di avviare l’iter di cambio operatore, verificare, contattando il servizio clienti del provider attuale, i costi legati al passaggio (contributo di disattivazione, eventuale corrispettivo di recesso o pagamenti rateali in corso).
Se si è quindi interessati a cambiare operatore e non a cessare la linea è possibile ricevere informazioni sulle offerte e assistenza da parte di SosTariffe.it compilando il box qui a fianco.
Moduli disdetta ADSL e fibra ottica operatori
È utile, dunque, sapere cosa bisogna fare per la disdetta ADSL, quali sono i costi previsti e i documenti necessari per disattivare un contratto. Gli operatori telefonici mettono a disposizione dei moduli a disdetta ad hoc con tutte le informazioni necessarie per chiudere la linea. Questi moduli, compilati in ogni parte, andranno inviati (tramite i canali forniti dai singoli operatori) per dare il via all’iter di disdetta.
È possibile scaricarli direttamente da qui:
Disdetta contratto internet casa: costi e restituzione dispositivi
Effettuare la disdetta ADSL o fibra comporta, per l’utente, dover affrontare costi di disattivazione che vengono chiariti, in modo completo, dalle condizioni contrattuali dell’abbonamento attivato con il proprio operatore.
Oltre al contributo di disattivazione, previsto sia in caso di passaggio ad altro operatore che di disdetta con cessazione della linea, l’utente potrebbe dover affrontare altre spese extra per completare il processo di disdetta e chiudere il contratto.
Tra i principali costi legati alla disdetta di una linea ADSL o fibra troviamo le rate residue del contributo di attivazione, che speso è incluso nel canone di sottoscrizione e, quindi, non viene espresso chiaramente dall’operatore, o di alcuni dispositivi, solitamente il modem Wi-Fi, acquistati al momento della sottoscrizione dell’abbonamento.
Per avere un’idea ben precisa in merito ai reali costi da affrontare per chi richiede la disdetta di un abbonamento di rete fissa è opportuno contattare il servizio clienti del proprio operatore, sfruttando uno dei canali a disposizione degli utenti, per richiedere tutte le informazioni legate ai costi connessi alla disdetta, in caso di cessazione della linea o in caso di passaggio ad altro operatore.
Per quanto riguarda il contributo di attivazione e le rate dei dispositivi, in molti casi, l’utente ha la possibilità di scegliere se saldare tutte le rate residue in un’unica soluzione oppure se continuare con il pagamento rateale sino all’esaurimento delle rate rimanenti.
Le modalità di tale scelta cambiano a seconda dell’operatore ed è, quindi, importante contattare il servizio clienti per chiarimenti anche su questo punto.
Nel caso in cui nel contratto d’abbonamento che si sta per disdire ci siano dispositivi inclusi in comodato d’uso da restituire, sarà necessario procedere con la restituzione (seguendo le modalità indicate dall’operatore) in parallelo alla richiesta di disdetta al fine di evitare costi aggiuntivi.
Cosa fare: la procedura con mantenimento o chiusura della linea
Se si vuole cambiare operatore, richiedendo anche la portabilità del numero di telefono, non è necessario inviare una disdetta al proprio provider.
La situazione cambia radicalmente, invece, nel caso in cui l’utente sia intenzionato a chiudere la linea (sia per le telefonate, che per Internet o per entrambe).
Per procedere con la cessazione della linea è necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno (A/R) con una dichiarazione scritta simile a quelle che trovate cliccando nei moduli per la disdetta di ogni operatore in alto.
Ovviamente il modulo potrà essere personalizzato in base alle diverse esigenze: ad esempio si potrà eliminare il termine “anticipatamente” nel caso in cui il periodo minimo di permanenza con il provider sia già concluso.
Come si potrà leggere sul modulo, inoltre, si parla di liberazione della linea entro 30 giorni: il cliente, infatti, è tenuto a effettuare la richiesta di disdetta Internet Casa almeno un mese prima, così da poter permettere all'operatore di prendere tutte le misure necessarie alla disattivazione del servizio.
Oltre all'invio della raccomandata è possibile spedire il modulo anche via PEC al servizio clienti del provider. Alcuni operatori permettono di eseguire la disdetta ADSL e fibra ottica per cessazione linea anche chiamando il servizio clienti (sarà necessario verificare la propria identità in questo caso) oppure recandosi in un negozio del provider abilitato a raccogliere tale richiesta.
Il modulo dovrà essere accompagnato dalla fotocopia di un documento d'identità valido dell'intestatario dell'abbonamento da disdire.
Quanto costa la disdetta ADSL o Fibra in base all'operatore
Come già trattato all'inizio, nonostante le penali non siano più permesse dalla legge, esistono dei costi di disattivazione e dei costi di rimborso dei dispositivi in comodato d'uso. Di seguito viene indicato quanto bisogna pagare per la disdetta ADSL o Fibra in base alla tipologia di disdetta e all'operatore.
-
Disdetta Fastweb: a prescindere dalla tipologia di disdetta, l’operatore prevede un costo di dismissione del servizio pari a 29,95 Euro;
-
Disdetta TIM: la disdetta costa 49 Euro per chi vuole cessare definitivamente la linea e 35 Euro per chi passa ad un altro operatore.
-
Disdetta Vodafone: la disdetta comporta un contributo di disattivazione di 28 Euro da versare sia in caso di passaggio ad altro operatore che nel caso in cui si richieda la cessazione della linea;
-
Disdetta Infostrada: in caso di disdetta, anche se per passaggio ad altro operatore, sarà addebitato il valore più basso tra i costi sostenuti per dismettere la linea o trasferire il servizio (55 e 66 Euro rispettivamente) ed il valore del contratto ovvero l’importo pari ad una mensilità di canone;
-
Disdetta Tiscali: la disdetta comporta un costo di disattivazione pari ad una mensilità del canone sia in caso di passaggio ad altro operatore che in caso di cessazione della linea;
-
Disdetta Linkem: in caso di contratto d’abbonamento con l’operatore, la disdetta comporta l’addebito di un costo di disattivazione pari al “valore del contratto” che equivale ad una mensilità dell’offerta;
La procedura per la disdetta ADSL o Fibra è, dunque, semplice e non comporta la raccolta di troppa documentazione.
I costi di disattivazione, invece, sono un caso più particolare e complesso: possono variare per diversi motivi (cessazione o migrazione ad altro operatore, tipo di tecnologia utilizzata per il servizio, offerte solo ADSL o ADSL e telefono, etc...), quindi è necessario leggere attentamente il contratto che si è sottoscritto e, se possibile, contattare il servizio di consulenza di SosTariffe.it per avere maggiori informazioni in merito e capire quanto effettivamente bisognerà pagare per il recesso.
Confronta offerte ADSL o Fibra e richiedi consulenza VaiCasi particolari che non prevedono alcun costo di disdetta
1. Disdetta Internet Casa in caso di modifiche unilaterali del contratto
Nel caso di modifiche unilaterali del contratto da parte dell’operatore, l’utente è libero di scegliere se disattivare la linea oppure se passare ad altro operatore senza costi aggiuntivi.
In questo secondo caso è necessario inviare una raccomandata di cessazione del contratto Internet in essere ed effettuare, contestualmente, la portabilità del numero attivando un’offerta di un altro provider.
Questo è l'unico caso in cui è necessario inviare una raccomandata di disdetta (oppure utilizzare uno degli altri metodi alternativi messi a disposizione dal provider) anche se si sta effettuando un passaggio ad un nuovo operatore mantenendo il proprio numero (portabilità).
Nel caso in cui il provider effettui delle modifiche non concordate al contratto in essere (denominate appunto “modifiche unilaterali”) non sono dovuti costi di disattivazione e disdetta.
Generalmente si hanno a disposizione 30 giorni di tempo, a partire dalla ricevuta comunicazione delle modifiche contrattuali, per rescindere dal contratto senza costi aggiuntivi.
Talvolta, gli operatori avvisano con anticipo ulteriore i propri clienti di future modifiche unilaterali. In generale, è sempre molto importante leggere con attenzione gli avvisi di modifiche unilaterali (spesso sono riportati anche in bolletta) per tutti i dettagli relativi alle modalità di recesso ed alle relative tempistiche.
In ogni caso, è sempre molto importante richiedere, al servizio clienti, tutte le informazioni relative alle modalità di recesso per modifiche unilaterali del contratto da parte del proprio operatore.
Questa procedura, se eseguita correttamente, è molto semplice e lineare. I casi di errori o ritardi nell’invio delle richieste di disdetta sono numerosi. Per questo motivo, sarà necessario prestare la massima attenzione nel completamento di questa pratica.
Ricordiamo che con il servizio di consulenza di SosTariffe.it è possibile trovare le tariffe migliori a seconda delle proprie esigenze e necessità: in questo modo, attivando l'offerta desiderata, il nuovo operatore si occuperà di fornire tutte le informazioni necessarie per recedere a causa di modifiche contrattuali e attivare una nuova offerta più conveniente.
2. Recesso per diritto di ripensamento entro 14 giorni
Il recesso per “diritto di ripensamento” è una delle tutele più importanti dei consumatori che, purtroppo, non sempre sono a conoscenza di tale diritto. La normativa vigente, infatti, prevede la possibilità, entro 14 giorni dall'attivazione di una nuova offerta Internet, di "ripensarci" e annullare - senza alcun costo - il contratto.
Questo diritto è valido solo per gli acquisti effettuati a distanza e fuori dai locali commerciali, ossia:
-
Attivazioni online;
-
Attivazioni telefoniche;
-
Attivazioni presso stand temporanei presieduti da operatori commerciali (pop-up store, stand promozionali etc);
In questo caso è necessario inviare via raccomandata A/R il modulo per il recesso esercitato in virtù del diritto di ripensamento, specificando come riferimento "Ai sensi dell'art. 49, comma 1, lett. h) del Codice del Consumo" e indicando se si vuole contestualmente cessare la linea oppure passare ad un altro operatore.
Nei casi di vendita o noleggio di dispositivi associati all'offerta questi andranno rispediti intatti, negli imballaggi integri e corredati da tutti gli accessori all'indirizzo indicato dal provider.