Proroga Superbonus: arriva lo stop, cosa succede a ottobre 2023

Proroga Superbonus 110% bocciata. Niente da fare anche per i condomini. Il Senato ha respinto tutti gli emendamenti al Decreto asset, che puntavano ad allungare nel 2024 l’agevolazione per la riqualificazione energetica degli immobili con più appartamenti. Le novità sulla misura su SOStariffe.it e come provare a risparmiare sulle bollette di luce e gas a ottobre 2023.

In 30 secondi

Proroga Superbonus: arriva l’altolà. Le novità sull’agevolazione a ottobre 2023:
  1. Stop alla detrazione fiscale al 110% nel 2024 per condomini e per le villette
  2. La "sconto" scenderà al 70% il prossimo anno
  3. Rischio di stop per il 20.000 cantieri e per i crediti incagliati delle imprese
  4. Per risparmiare sulle bollette, confronta le migliori offerte luce e gas su SOStariffe.it
Proroga Superbonus: arriva lo stop, cosa succede a ottobre 2023

Proroga Superbonus respinta. L’agevolazione come conosciuta finora non continuerà dopo il 31 dicembre 2023. Né per le villette né per i condomini. La fine del Superbonus 110% è stata sancita dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nonostante gli appelli delle forze politiche per l’allungamento delle detrazioni fiscali anche nel 2024.

Le ultime novità sulla misura per la riqualificazione energetica di casa, insieme a un confronto delle migliori alternative di ottobre 2023 per cominciare a risparmiare subito sulle bollette di elettricità e metano, grazie al comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas. Per una panoramica delle soluzioni più vantaggiose, clicca sul pulsante verde qui di seguito:

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Proroga Superbonus: stop all’agevolazione fiscale al 110% dal 2024

SUPERBONUS 110%: LE NOVITÀ IN PILLOLE
1 No a una proroga del Superbonus 110% per i condomini e villette nel 2024
2 La detrazione fiscale scenderà al 70% nel 2024
3 20.000 mila cantieri rischiano di non terminare i lavori
4 L’associazione dei costruttori edili chiede al governo 6 mesi in più per finire gli interventi
5 Crediti incagliati per decine di miliardi per le imprese

Non è intenzione del governo procedere alla proroga delle misure relative agli interventi nelle forme finora conosciute”. Il ministro Giorgetti ha chiuso la porta alla richiesta di proroga del Superbonus 110% per i condomini arrivata al Senato in occasione delle audizioni sul Decreto asset dagli artigiani della Cna e dai costruttori dell’Ance. 

Secondo l’associazione dei costruttori edili è però fiduciosa su un punto: il governo non escluderebbe il 110% generalizzato ma sembra che “si stiano interrogando su quella che può essere una soluzione, magari in un’altra formula”, spiega la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio. In un’intervista al Sole 24 Ore, la presidente Brancaccio ribadisce che “la proroga è necessaria”. L’associazione dei costruttori non chiede al governo la riapertura completa della misura, chiede invece:

  • di consentire a chi ha in corso dei lavori in stato di avanzamento di portarli a termine con qualche mese in più;
  • di far continuare gli interventi nei cantieri che hanno subito un rallentamento a causa della difficoltà di monetizzare i crediti;
  • di concludere le riqualificazioni in un tempo adeguato e non far aprire contenziosi e non far fallire le imprese;
  • di non lasciare le famiglie con impalcature abbandonate davanti alle finestre e “scheletri” di edifici nelle città.

L’Ance rinnova la richiesta di sei mesi in più del Superbonus 110%: “Probabilmente, a questo punto, bisognerà aspettare la legge di Bilancio. Ma se ci sarà un rinvio, è bene che il governo dia un segnale subito, che si sappia il prima possibile, per evitare la paura che sta caratterizzando questi giorni“. 

Rimane però da sciogliere il nodo dei crediti incagliati. Per l’Ance, si tratta di decine di miliardi di euro. Le imprese, al 31 agosto 2023, hanno crediti giacenti nei cassetti fiscali per un valore non inferiore al 20% del loro fatturato, non ceduti e liquidati nell’anno e fino al 31 dicembre 2024 sono sospesi gli adempimenti per il rilascio del Documento unico di regolarità contributiva.

Da gennaio 2024, la detrazione fiscale per i lavori di riqualificazione energetica degli edifici scenderà come annunciato al 70%. Il risultato? Secondo la Confederazione nazionale degli artigiani:

  • questa percentuale più bassa renderà di fatto impraticabile e impossibile terminare i lavori in corso;
  • mette a rischio circa 20.000 cantieri che non riusciranno a finire gli interventi.

Tagliare le bollette di luce e gas con il Mercato Libero a Ottobre 2023

Per quanto l’efficientamento energetico della propria abitazione sia sempre più una priorità per gli italiani, la riqualificazione “green” di una casa richiede uno sforzo notevole in termini di tempi e costi. E i vantaggi sono visibili soltanto in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo.

Per chi, invece, sia a caccia di convenienza nell’immediato, una strada da percorrere per ridare ossigeno ai bilanci domestici è quella di affidarsi alle offerte luce e gas del Mercato Libero, accomunate da un costo della materia prima più contenuto rispetto a quello stabilito da ARERA nella Maggior Tutela.

Una “bussola” per orientarsi tra le soluzioni proposte dai fornitori energetici del Mercato Libero è il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas. Grazie a questo strumento, digitale e gratuito, i clienti domestici possono:

  • confrontare le promozioni disponibili a ottobre 2023;
  • scegliere quella maggiormente “cucita” sulle necessità della propria famiglia.

Grazie a questo tool gratuito, i clienti domestici possono confrontare le offerte luce e gas attivabili a ottobre 2023 sulla base del proprio consumo annuale. Un’operazione semplice e intuitiva che può essere effettuata:

  • sia inserendo il dato sul proprio consumo annuale di energia elettrica o metano (questa informazione è sempre consultabile in bolletta);
  • sia stimandolo attraverso i filtri integrati nel comparatore stesso.

Una volta individuata l’offerta su misura per il proprio fabbisogno energetico, non basta far altro che accedere al sito del fornitore scelto e seguire la procedura online di attivazione (tenere a portata di mano i dati anagrafici dell’intestatario della fornitura e il codice POD per la fornitura di energia o il codice PDR per quella del gas).