Open banking: cos’è il conto connesso e quanti italiani ne hanno uno

Open banking è un sistema bancario di dati aperti autorizzato dal cliente che facilita i pagamenti. E in Italia, come nel resto dell’Europa, il cosiddetto conto connesso è sempre più diffuso tra i risparmiatori. Per scoprire che cos’è, come funziona questa tendenza c’è SOStariffe.it, insieme alle offerte più vantaggiose per un conto corrente a novembre 2023.

In 30 sec

Open banking, un fenomeno in crescita in Italia nel 2023:
  1. Che cos’è e come funziona l’open banking, la condivisione dei dati finanziari con parti terze
  2. Nel primo semestre 2023 è aumentato del +30% il numero degli italiani con un conto connesso
  3. Con il comparatore di SOStariffe.it, una selezione dei migliori conti correnti a novembre 2023
Open banking: cos’è il conto connesso e quanti italiani ne hanno uno

Open banking è una scelta di condivisione dei propri dati bancari. Si riferisce alla possibilità che terze parti (per esempio, un’impresa) accedano a dati e informazioni relativi a un conto corrente dopo che il cliente ha concesso l’assenso. L’open banking permette di fornire nuovi servizi e applicazioni. Ed è un fenomeno che va progressivamente diffondendosi anche nel nostro Paese, tanto che nel primo semestre 2023, secondo una ricerca della società CRIF (Centrale rischi finanziari), c’è stata una crescita del 6,2% nell’uso delle sue soluzioni.

L’innovazione tecnologica sta trasformando il settore del risparmio e dei pagamenti. E il consenso del cliente permette agli istituti di credito di condividere i dati con imprese terze e proporre servizi di pagamento, per esempio online, sempre più immediati e sicuri.

Le opportunità offerte dall’open banking fanno presumere a una crescita in futuro, mentre i risparmiatori che, a novembre 2023, stiano valutando l’apertura di un conto corrente online vantaggioso, possono affidarsi al comparatore di SOStariffe.it per conti correnti. Questo strumento digitale e gratuito consente di setacciare le proposte bancarie attualmente disponibili sul mercato e individuare quella più conveniente e in linea con le proprie abitudini di pagamento e possibilità di spesa. Per saperne di più clicca sul bottone verde qui sotto:

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Open banking: sempre più italiani hanno il conto connesso a novembre 2023

OPEN BANKING: FOTOGRAFIA IN CIFRE 
1. Condivisione dei dati bancari con parti terze autorizzate in Italia nel primo semestre 2023:

  • +30% il numero di utenti che connettono almeno un conto
  • +25% degli utenti sono donne
  • 20% dei cosiddetti “New to credit”, in genere i giovani, scelgono l’open banking
  • 6% di persone della Generazione X e Boomers è migrata verso l’open banking
2. Erano 1 milione nel 2022 gli utenti attivi nell’open banking in Italia secondo Bankitalia
3. La Banca d’Italia stima che saranno 10 milioni gli utenti attivi nell’open banking nel 2025

L’Europa può essere definita la “culla dell’open banking”. E le cifre lo confermano. A questa scia di crescita si allinea anche l’Italia, con l’indagine della società CRIF, che ha fotografato questa tendenza del conto connesso lungo la Penisola al primo semestre 2023:

  • +30% il numero di utenti che connettono almeno un conto;
  • +25% degli utenti sono donne;
  • 20% dei cosiddetti “New to credit”, in genere i giovani, scelgono l’open banking;
  • 6% di persone della Generazione X (i nati tra il 1965 e il 1980) e Boomers (i nati tra il 1946 e il 1964) è migrato verso questo sistema di dati bancari aperti.

Non a caso, la Banca d’Italia, in una sua analisi sulla diffusione di questa tendenza, rileva che:

  • gli utenti attivi nell’open banking erano circa 1 milione nel 2022; 
  • nel 2025 il loro numero potrebbe salire a quota 10 milioni.

La transizione digitale sta cambiando la gestione delle finanze personali. Infatti, l’open banking permette la condivisione sicura dei dati finanziari dei clienti tra banche, istituzioni finanziarie non bancarie e fornitori di servizi finanziari di terze parti attraverso l’utilizzo di API (Application programming interface).

Nel 2018 la Direttiva europea PSD2 (Payment Services Directive 2) ha fissato il quadro normativo per l’open banking in Europa. In sostanza, le banche sono obbligate a mettere a disposizione i dati finanziari dei propri clienti a parti terzi autorizzate dai clienti stessi. 

Il comparto bancario e finanziario, con la trasformazione digitale, sta vivendo una vera e propria rivoluzione, al punto che ormai non si parla più soltanto di open banking, ma anche di open finance per accrescere gli investimenti, grazie a una tecnologia integrata e connessa.

Stando a una ricerca condotta dalle società CBI e PwC Italia, risulta che a livello globale nel 2021, oltre 60 Paesi avevano avviato iniziative in ambito open banking, mentre nel 2022 oltre 40 Paesi hanno iniziato a muoversi verso l’open finance.

Sempre da questo dossier emerge che i servizi a valore aggiunto basati sulle logiche di open banking hanno registrato un +8% nel 2022 rispetto al 2021. Secondo questa indagine i principali servizi utilizzati sono: 

  • account aggregation (85%); 
  • check dell’IBAN (62%); 
  • personal financial management (62%).   

Guardando al futuro, sempre sulla base di questo studio realizzato da CBI e PwC, le banche punteranno sui seguenti servizi: 

  • digital onboarding (80%); 
  • account aggregation (85%); 
  • check dell’IBAN  (62%); 
  • personal financial management (62%).