Mutui a tasso variabile: come sono cambiati i tassi dal 2022

Mutui tasso variabile sotto assedio: le rate mensili sono cresciute del +36% dai minimi di metà 2022. Un aumento rilevato dal CRIF di Bologna. Scopri la ricerca della Centrale Rischi Finanziari e trova le migliori offerte mutui tra i partner del comparatore di SOStariffe.it ad aprile 2024. 

In 30 secondi

Mutui tasso variabile più cari con i dieci rialzi consecutivi della BCE. Le novità della ricerca CRIF:
  1. Rate in crescita del +36% rispetto ai minimi di metà 2022 e aumento dell'esposizione finanziaria
  2. Registrato un picco del +49% per i mutui a tasso variabile erogati negli ultimi 5 anni
  3. Con il comparatore di SOStariffe.it, le offerte mutui più convenienti tra i partner ad aprile 2024
Mutui a tasso variabile: come sono cambiati i tassi dal 2022

Suona l’allarme per i mutui tasso variabile, dato che le rate mensili sono aumentate del +36% nell’arco di meno di 24 mesi, ovvero dai minimi registrati alla metà del 2022. L’analisi condotta da CRIF sull’impatto dell’innalzamento dei tassi sui mutui evidenzia anche un picco del +49% per i mutui erogati negli ultimi 5 anni. 

Inoltre l’indagine della Centrale Rischi Finanziari di Bologna mostra che, per i mutui a tasso variabile sottoscritti negli ultimi 5 anni, è cresciuta del 25% l’esposizione residua a fine 2023, così come è aumentata la tensione finanziaria con un incremento di oltre il 15% per le fasce medio-alte. 

Ricordiamo che se sei alla ricerca di un’offerta mutuo vantaggiosa, un aiuto arriva dal comparatore diSOStariffe.it, che seleziona e confronta le migliori proposte tra i partner di aprile 2024 sia per un nuovo mutuo, sia per la surroga di un mutuo già in corso al fine di risparmiare sulla rata mensile. Per avere una panoramica delle offerte più convenienti, premi il bottone verde qui sotto:

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Mutui tasso variabile: rate su del +36% e aumento dell’esposizione finanziaria

MUTUI TASSO VARIABILE: GLI AUMENTI
1 +36% della rata mensile dai minimi di metà 2022
2 +49% della rata per i mutui erogati negli ultimi 5 anni
3 +25% aumento del livello di indebitamento dei mutuatari negli ultimi 5 anni
4 +8% peggioramento del rapporto rata-reddito dei mutuatari da metà 2022

L’inevitabile risposta della BCE (Banca centrale europea) per contrastare l’inflazione, con l’aumento dei tassi di interesse, ha generato una serie di conseguenze per coloro che hanno sottoscritto mutui a tasso variabile.

Secondo l’analisi condotta da CRIF sull’impatto dell’innalzamento dei tassi sui mutui, il 26% dei mutui ipotecari attivi a gennaio 2022 era a tasso variabile. L’effetto più tangibile dell’innalzamento dei tassi è stato sulla rata media mensile:

  • cresciuta del +36% rispetto ai minimi di metà 2022;
  • aumento record del +49% per i mutui erogati negli ultimi 5 anni.

Tale incremento inevitabilmente ha inciso anche sull’esposizione finanziaria di chi ha sottoscritto un mutuo  tasso variabile. Difatti, la principale evidenza emersa dall’analisi CRIF è l’aumento dell’esposizione finanziaria dei mutuatari, nonostante le 24 rate pagate nel periodo fra gennaio 2022 e dicembre 2023. L’analisi registra che il trend di crescita dei tassi ha significato un incremento del +25% sul livello complessivo di indebitamento di chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile negli ultimi 5 anni.

In parallelo, l’aumento delle rate mensili ha prodotto un peggioramento significativo del rapporto rata-reddito, in media di 8% dai minimi di metà 2022. Inoltre, per i mutui erogati negli ultimi 5 anni tale peggioramento ha raggiunto i 10 punti percentuali.

Nonostante l’aumento dei tassi di interesse, i soggetti con mutui a tasso variabile non hanno mostrato un incremento nel tasso di insolvenza. L’analisi dell’indice di tensione finanziaria, costruito da CRIF per identificare casi di eccessivo indebitamento e prevenire situazioni di dissesto, mostra invece un peggioramento. In questo caso, i soggetti con mutui a tasso variabile mostrano un aumento della tensione finanziaria, con uno spostamento di oltre 15% dalle classi di livello basso e medio-basso a quelle di livello medio-alto e alto.

“Le dinamiche di crescita dei tassi di interesse hanno portato nell’ultimo biennio a un significativo impatto sui mutuatari a tasso variabile – Simone Capecchi, executive director di CRIF. Tuttavia, nonostante questi impatti, i dati evidenziano che non c’è stato un incremento significativo nel tasso di insolvenza sebbene si sia osservato un aumento della tensione finanziaria. Le prospettive di un possibile abbassamento dei tassi a giugno 2024 fanno sperare per un sollievo ai mutuatari, riducendo la pressione e contribuendo a stabilizzare la situazione finanziaria”.

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Mutui: come risparmiare sulla rata mensile ad aprile 2024

Allo scopo di risparmiare sulla rata mensile, con il comparatore di SOStariffe.it, puoi trovare le offerte più convenienti tra i partner di aprile 2024 per attivare un nuovo mutuo o per procedere con la surroga di un mutuo in corso. Inoltre è anche disponibile un servizio di assistenza telefonica gratuita e senza impegno, chiamando il numero verde 800.99.99.95.

Se invece hai già in corso un mutuo, per esempio per l’acquisto della casa, una mossa decisamente conveniente è quella della surroga del mutuo per provare ad abbassare la rata di ogni mese. L’operazione per trovare un’opzione vantaggiosa è semplice e veloce con il comparatore di SOStariffe.it. È sufficiente: 

  • cliccare su “Sostituzione mutuo“;
  • indicare il tipo di tasso desiderato (fisso o variabile);
  • inserire il valore del finanziamento da richiedere;
  • valutare le soluzioni più vantaggiose.

La surroga è la portabilità del mutuo da una banca a un’altra. Ed è gratuita. Trasferire da un istituto di credito a un altro il mutuo ti consente di rinegoziarlo a condizioni migliori. Per esempio: passando da un poco conveniente tasso variabile (in questo momento) ad un più vantaggioso tasso fisso. Oppure, allungando la durata del mutuo, per abbassare l’importo della rata mensile.