Indebito utilizzo della carta di credito: 5 consigli per evitare le truffe

L’indebito utilizzo della carta di credito è un illecito che viene disciplinato dall’articolo 493 ter del Codice penale: vediamo di seguito come funziona e quali sono le sanzioni previste, parlando anche dei consigli da mettere in pratica al fine di evitare le possibili truffe nelle quali si potrebbe incappare. 

Indebito utilizzo della carta di credito: 5 consigli per evitare le truffe

L’indebito utilizzo della carta di credito viene considerato da molti come un esempio di reato di frode informatica, disciplinato dall’articolo 640 del Codice penale. Tuttavia, l’utilizzo illecito di una carta di credito (o di debito) non comporta alcuna alterazione di un sistema informatico né l’intervento sulle informazioni, i dati o i programmi che esso contiene. 

L’indebito utilizzo della carta di credito è, invece, disciplinato da un apposito articolo, ovvero il 493 ter del Codice penale. Vediamo di seguito qual è il suo contenuto e quali sono le sanzioni che vengono applicate a chi commette questo illecito. 

L’articolo 493 ter del Codice penale

A proposito dell’utilizzo indebito delle carte di credito, nell’articolo 493 ter del Codice penale si legge che:

“Chiunque al fine di trarne profitto per sé o per altri, indebitamente utilizza, non essendone titolare, carte di credito o di pagamento, ovvero qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all’acquisto di beni o alla prestazione di servizi, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 310 euro a 1.550 euro

Alla stessa pena soggiace chi, al fine di trarne profitto per sé o per altri, falsifica o altera carte di credito o di pagamento o qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all’acquisto di beni o alla prestazione di servizi, ovvero possiede, cede o acquisisce tali carte o documenti di provenienza illecita o comunque falsificati o alterati, nonché ordini di pagamento prodotti con essi.

In caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell’articolo 444 del codice di procedura penale per il delitto di cui al primo comma è ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato, nonché del profitto o del prodotto, salvo che appartengano a persona estranea al reato, ovvero quando essa non è possibile, la confisca di beni, somme di denaro e altre utilità di cui il reo ha la disponibilità per un valore corrispondente a tale profitto o prodotto.

Gli strumenti sequestrati ai fini della confisca di cui al secondo comma, nel corso delle operazioni di polizia giudiziaria, sono affidati dall’autorità giudiziaria agli organi di polizia che ne facciano richiesta”. 

Le truffe sulle carte di credito

Oggi utilizzare una carta di credito per gli acquisti online è di gran lunga più sicuro rispetto al passato: viene infatti richiesto l’inserimento di un PIN digitale, ovvero di un codice che si riceve via SMS e che, dopo essere stato inserito, permette di perfezionare il pagamento. 

Prima che tale sistema venisse introdotto, ai truffatori bastava essere a conoscenza dei dati anagrafici del titolare della carta di credito, oltre che che numero a 16 cifre riportato sulla stessa e del codice CCV, per portare a termine una transazione. 

I truffatori hanno comunque trovato altri escamotage per riuscire a realizzare i propri tentativi di frode: negli ultimi tempi chiamano i titolari delle carte di credito, fingendo di essere il servizio antifrode delle rispettive banche. 

Comunicano che è in corso un tentativo di frode e che, per impedirlo, sarà necessario fornire il codice ricevuto via SMS in modo tale da poter bloccare la carta: una volta riuscito a ottenere tale codice, i malviventi potranno procedere con le loro losche attività. 

Al fine di evitare che ciò possa verificarsi, la Polizia di Stato consiglia di avere sempre a propria disposizione i numeri con i quali si potrà bloccare la carta, i quali vengono forniti nel momento in cui quest’ultima viene rilasciata.

Nel caso in cui si dovesse ricevere una telefonata di questo tipo, è sempre bene affidarsi al buonsenso e insospettirsi, chiudendo subito la chiamata e ricontattando il vero servizio antifrode della propria banca al fine di sapere come stiano effettivamente le cose. 

Di seguito saranno presentati 5 consigli da seguire al fine di evitare le truffe con le carte di credito che, purtroppo, non sono diffuse soltanto online, ma anche presso i negozi fisici. 

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1. Prestare attenzione nel momento in cui si fa un prelievo

Può sembrare il consiglio della nonna, ma si tratta di un’azione che si dovrebbe sempre fare. Tutte le volte in cui si utilizza la carta di credito per fare un prelievo allo sportello, si consiglia sempre di essere cauti e fare attenzione alla presenza di altre persone. 

Nel momento in cui si digita il PIN si suggerisce, pertanto, di coprire la tastiera con la mano e verificare che non siano presenti degli skimmer, ovvero dei dispositivi elettronici che vengono collocati allo sportello automatico al fine di clonare le carte di pagamento, oppure delle micro-telecamere. 

2. Controllare l’estratto conto

Il controllo periodico del proprio estratto conto è molto importante per un semplice motivo: spesso non ci si rende conto subito di aver subito una truffa alla propria carta di credito. Agire per tempo, invece, potrebbe risultare fondamentale. 

3. Attivare i servizi di alert

Le notifiche in tempo reale via mail o sul cellulare sono uno dei principali vantaggi della modernità: quando si ha una carta di credito (o qualsiasi altra tipologia di carta di pagamento), si consiglia sempre di attivarle per tempo in modo tale da tenere sempre sotto controllo tutte le movimentazioni. 

4. Bloccare la carta

Se, durante il controllo dell’estratto conto, si nota una transazione sospetta o che non si ricorda di avere mai fatto quello che bisogna subito fare consiste nel blocco della carta. Per farlo, sarà sufficiente chiamare il numero dell’istituto che l’ha emessa. 

Generalmente si tratta di un numero verde disponibile h24, ogni giorno della settimana che:

  • si potrà trovare facilmente il rete;
  • si consiglia sempre di salvare, in anticipo, sul proprio cellulare. 

5. Presentare la denuncia alle Forze dell’Ordine

Subito dopo aver bloccato la carta di credito, si dovrà sporgere denuncia ai Carabinieri oppure alla Polizia. Questo passaggio risulta davvero fondamentale: le autorità forniranno infatti la copia della denuncia che dovrà essere presentata per ottenere dalla propria banca il rimborso per la somma sottratta in modo illecito dal truffatore

Per quanto riguarda il rimborso, si tratta di un diritto che l’utente truffato potrà far valere direttamente con la propria banca o, in alternativa, con il circuito della propria carta di credito. 

Le condizioni da rispettare per poter ottenere il rimborso sono:

  • avere custodito la carta che è stata clonata;
  • avere bloccato la carta;
  • aver contestato una notifica ricevuta via SMS dalla propria banca relativa a una transazione effettuata da qualcun altro. 

La domanda per ricevere il rimborso dovrà essere inviata alla propria banca o al circuito emittente della carta di credito, per mezzo di una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, assieme alla copia della denuncia presentata alle Forze dell’Ordine. 

Rientra tra gli obblighi dell’istituto di credito o del circuito della banca quella di restituire l’importo oggetto della truffa, che sarà erogato dopo le opportune verifiche sulla transazione incriminata. 

Come trovare una carta di credito online

Nell’ipotesi in cui si volesse richiedere una carta di credito e si volessero conoscere quali sono le soluzioni più convenienti disponibili oggi online, si consiglia di fare un salto sul comparatore di carte di credito di SOStariffe.it, dove sarà disponibile un’analisi comparativa delle migliori proposte del momento. 

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In generale, considerato che le carte di credito sono legate a un conto corrente, si consiglia sempre prima di dare un’occhiata anche ai conti correnti online con carta di credito a basso costo, che permetteranno di risparmiare notevolmente sul costo del canone mensile e sulle spese tipiche di un conto corrente tradizionale, quali quelle legate alle principali operazioni bancarie. 

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