Immatricolazioni auto in calo rispetto al 2023: i dati di Aprile 2024

Immatricolazioni auto in calo in Italia a marzo 2024, dopo 19 mesi in crescita. Il futuro del mercato dell’auto rimane in bilico in attesa della nuova campagna di incentivi statali per la rottamazione delle vecchie auto inquinanti. Intanto, ecco come trovare una polizza RC auto conveniente ad aprile 2024 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 secondi

Immatricolazioni auto in frenata. La fotografia in cifra dell’andamento del mercato:
  • Immatricolazioni in discesa del -3,7% a marzo 2024 rispetto allo stesso mese del 2023
  • Per rilanciare il mercato dell’auto si aspetta la nuova campagna di incentivi statali
  • Per risparmiare sulla RCA, con SOStariffe.it, le offerte assicurazioni auto di aprile 2024
Immatricolazioni auto in calo rispetto al 2023: i dati di Aprile 2024

Rallentano le immatricolazioni auto in Italia: a marzo 2024 sono state immatricolate 162.083 autovetture con un calo del -3,7% su marzo 2023. Questo dato emerge dall’indagine congiunturale mensile condotta dal Centro Studi Promotor.

Questa contrazione interrompe una serie di incrementi mensili che durava dall’agosto 2022 ed è un bruttissimo segnale perché il mercato dell’auto italiano per ritornare ai livelli ante-crisi, cioè a quelli del 2019, deve colmare ancora un vuoto molto consistente”, osservano dal Centro Studi Promotor.

Prima di analizzare nei dettagli l’andamento del mercato dell’auto in Italia, ricordiamo che il comparatore di SOStariffe.it per assicurazioni auto è uno strumento molto utile se sei in procinto di acquistare un nuovo veicolo e se sei alla ricerca di una polizza auto con il miglior rapporto qualità/prezzo ad aprile 2024.

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Il tool digitale di SOStariffe.it, che è gratuito, è anche molto semplice da utilizzare: è sufficiente inserire i propri dati (anagrafici, assicurativi e del veicolo) per avere una panoramica dei migliori preventivi tra i partner. Per rendere ancora più immediata per l’utente la fruizione delle stime di spesa, il comparatore di SOStariffe.it “classificherà” le polizze in base alla convenienza e tenendo conto dei prezzi proposti dalle principali compagnie assicurative partner. 

La stima di spesa “personalizzata” riguarda sia la copertura RC auto (obbligatoria per circolare) sia le garanzie accessorie: incendio e furto, atti vandalici, kasko, assistenza stradale, tutela legale, agenti atmosferici. Ricordiamo che le garanzie accessorie sono facoltative ma che incidono sul premio finale della tua polizza. 

Inoltre, chiamando il numero verde 800 99 95 65, puoi richiedere assistenza telefonica gratuita sia per la scelta della polizza (senza impegno all’acquisto ) sia per la sua attivazione.

Immatricolazioni auto in ribasso del -3,7%: la fotografia dei dati di aprile 2024

IMMATRICOLAZIONI AUTO  IN ITALIA LE CIFRE A CONFRONTO
Nuove auto immatricolate a marzo 2024 162.083 in diminuzione del -3,7% rispetto a marzo 2023
Nuove auto immatricolate nel primo trimestre 2024 451.261 in aumento del +5,7% rispetto al primo trimestre 2023, ma il calo del -16,1% rispetto ai primi tre mesi del 2019
Mercato delle auto usate nel primo trimestre 2024 +9,4% rispetto al primo trimestre 2023
L’allarme dei concessionari di auto
  • 62% segnala un basso livello di ordini
  • 60% registra una bassa affluenza di visitatori negli show room
  • 64% prevede per i prossimi mesi stabilità sui bassi livelli di marzo 2024

Frenata della immatricolazioni auto a marzo 2024. Secondo il Centro Studi Promotor c’è stata una diminuzione del -3,7 rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Inoltre, c’è da notare che, nel primo trimestre del 2024 le immatricolazioni sono state infatti 451.261 con una crescita del 5,7% sul primo trimestre del 2023, ma con un calo del 16,1% sullo stesso periodo del 2019.

“Le attese del settore dell’auto non erano certo per una interruzione della “ripresina” in atto da agosto 2022, ma per una vigorosa intensificazione delle vendite”, commentano dal Centro Studi Promotor

Il dato di marzo, con la discesa del 3,7% e 162.083 autovetture immatricolate, è una doccia fredda e a ciò si aggiunge che, dall’indagine congiunturale mensile di marzo condotta dal Centro Studi Promotor, emerge che: 

  • il 62% dei concessionari intervistati segnala un basso livello di acquisizione di ordini; 
  • il 60% di essi dice che è stata bassa anche l’affluenza di visitatori negli showroom;
  • il 64% dei concessionari prevede per i prossimi mesi stabilità sui bassi livelli di marzo 2024.

Per superare il temuto tonfo del mercato dell’auto di marzo 2024 si sperava in una tempestiva introduzione degli incentivi annunciati dal Governo, i quali dovrebbero arrivare nei primi giorni di maggio 2024, essendo attualmente il provvedimento che stanzia i fondi all’esame della Corte dei Conti.  

Secondo gli analisti del Centro Studi Promotor, proprio l’attesa di incentivi ha contribuito al raffreddamento della domanda. Tanto che numerosi operatori hanno ora anche seri dubbi sulla possibilità che gli incentivi possano portare risultati significativi. 

Finora gli stanziamenti dedicati ad auto elettrica e dintorni – spiegano – sono stati sistematicamente snobbati dagli automobilisti, mentre quelli dedicati alle auto con alimentazioni tradizionali, ma con emissioni non superiori a 135 gr di CO2 al chilometro, sono sempre stati bruciati in pochi giorni”. 

E questo perché gli stanziamenti per le “auto green” sono sempre stati modesti, un fattore che non è stato finora positivo, considerando che il loro impatto sull’ambiente sarebbe stato importante contribuendo a far rottamare numerose auto vecchie, inquinanti e poco sicure che restano invece in circolazione. Senza tralasciare il fatto che si alimenta un mercato dell’usato in crescita anche nel primo trimestre di questo 2024 del +9,4%.

Tra l’altro, in alcuni Paesi all’avanguardia per la diffusione dell’auto elettrica, si comincia a sostenere che, per accelerare la transizione, il ricorso agli incentivi sia uno strumento superato e che occorrerebbero ora misure strutturali come l’eliminazione dell’IVA sull’auto elettrica”, dice Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor. E aggiunge che per l’Italia servirebbe “anche l’allineamento della normativa fiscale sull’auto aziendale allo standard europeo che prevede IVA e costi di esercizio integralmente deducibili per le auto aziendali”. 

L’Italia – continua Quagliano – è oggi il fanalino di coda per la diffusione dell’auto elettrica nell’Unione europea. L’adozione di misure strutturali in materia di tassazione sulle auto, ed in particolare l’eliminazione dell’Iva sulle auto elettriche, potrebbe consentirci di recuperare il terreno perduto e di essere, una volta tanto, all’avanguardia nella transizione energetica”.