Il fotovoltaico fonte energetica dominante prima del 2050

La fonte energetica fotovoltaico dominerà il mix energetico globale entro il 2050: lo rivela uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Exeter e dall’University College di Londra. Tutto quello che c’è da sapere su questa nuova ricerca e come ottenere il miglior preventivo per impianto fotovoltaico a ottobre 2023 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 secondi

Primato fonte energetica fotovoltaico entro il 2050, i risultati di uno studio inglese:
  1. Il solare fotovoltaico dominerà il mix energetico globale entro la metà del secolo
  2. Fotovoltaico al galoppo grazie a prezzi in calo e rapida implementazione tecnologica
  3. Le quattro barriere che ancora frenano lo sviluppo dell'energia solare nel mondo
  4. I migliori preventivi fotovoltaico a ottobre 2023 individuati con il comparatore di SOStariffe.it
Il fotovoltaico fonte energetica dominante prima del 2050

Il solare fotovoltaico ha raggiunto un tale “punto di svolta” da renderlo la principale fonte di produzione di energia globale entro il 2050. È la tesi contenuta in uno studio realizzato dai ricercatori dell’Università di Exeter e dall’University College di Londra e recentemente pubblicato sulla rivista “Nature Communications”.

Prima di entrare nelle pieghe della ricerca, ricordiamo che le famiglie che vogliano combinare tutela dell’ambiente, risparmio in bolletta ed indipendenza energetica possono procedere con l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico nella propria abitazione.

Il primo passo in questa direzione è affidarsi al comparatore di SOStariffe.it per preventivo fotovoltaico: grazie a questo strumento gratuito è possibile avere un quadro dettagliato e “personalizzato” delle migliori alternative per attrezzare la propria casa con un impianto fotovoltaico conveniente e in linea con le proprie esigenze.

Cliccando sul bottone verde qui sotto, è possibile avviare subito il confronto dei preventivi fotovoltaico:

CALCOLA ORA IL TUO PREVENTIVO FOTOVOLTAICO »

La procedura per ottenere le stime di spesa più vantaggiose è semplice e intuitiva: basta compilare un apposito form inserendo una serie di dati relativi all’impianto che si intenda installare (indirizzo e posizione), al calcolo del proprio fabbisogno energetico, così come ai dati di contatto. Una volta superata questa fase, il comparatore di SOStariffe.it restituirà un elenco di preventivi che “su misura” rispetto alle esigenze dell’utente.

Oltre a selezionare la miglior opzione per installare un impianto fotovoltaico, è possibile risparmiare sull’acquisto di tale dispositivi di produzione dell’energia solare beneficiando degli incentivi fotovoltaico per privati messi a disposizione dal Governo a ottobre 2023.

Fonte energetica fotovoltaico da primato entro il 2050, lo studio

PRIMATO FOTOVOLTAICO: LA RICERCA IN CIFRE
1 Secondo un recente studio, l’energia solare dominerà il mix energetico globale entro il 2050
2 La corsa del solare fotovoltaico è trainata da:

  • costante riduzione dei prezzi per questa tecnologia
  • rapida implementazione tecnologica
3 Tra il 2010 e il 2020, il costo del solare fotovoltaico è diminuito del 15% ogni anno, mentre la la capacità installata è aumentata del 25% all’anno

Come accennato poco sopra, una recente ricerca che arriva da Oltremanica suggerisce come l’energia solare abbia raggiunto (o sia a un passo dal farlo) un “inevitabile punto di svolta”, tanto che la fonte energetica fotovoltaico dominerà il mix energetico globale entro la metà di questo secolo. E questo accadrà anche in assenza di nuove, ambiziose politiche contro il cambiamento climatico.

Lo studio, dal titolo “Lo slancio della transizione energetica solare”, è stato realizzato dai ricercatori dell’Università di Exeter e dell’University College di Londra, nell’ambito del progetto Economics of Energy Innovation and System Transition (EEIST), finanziato, tra l’altro, dal Dipartimento per la sicurezza energetica del governo britannico.

I recenti progressi delle energie rinnovabili significano che le proiezioni basate sui combustibili fossili non sono più realistiche”, spiega Femke Nijsse, del Global Systems Institute di Exeter.

Utilizzando un modello tecnologico ed economico basato sui dati, il team di studiosi ha previsto che “il solare fotovoltaico dominerà il mix energetico globale entro la metà di questo secolo”, grazie al connubio tra prezzi in costante calo per l’accesso a questa tecnologia e rapida implementazione tecnologica.

Un “galoppo” certificato dai numeri. Infatti, nell’introduzione della ricerca si sottolinea che “tra il 2010 e il 2020, il costo del solare fotovoltaico è diminuito del 15% ogni anno, con un tasso di apprendimento tecnologico di circa il 20% per raddoppio della capacità installata. Allo stesso tempo, la capacità installata è aumentata del 25% all’anno, in parte causando queste riduzioni dei costi”.

Fonte energetica fotovoltaico: cosa ne frena lo sviluppo

GLI OSTACOLI NELLA CORSA DEL FOTOVOLTAICO
1 Resilienza della rete elettrica a causa della variabilità delle condizioni meteo e della stagionalità delle fonti di energia pulita
2 Accesso ai finanziamenti nei Paesi sottosviluppati, in particolare l’Africa
3 Gestione delle catene di approvvigionamento (serviranno più minerali e metalli per elettrificazione e batterie per lo stoccaggio)
4 Resistenza dei settori produttivi legati ai combustibili fossili

Eppure, l’inesorabile marcia della fonte energetica fotovoltaico, non è tuttora priva di ostacoli. La ricerca ha infatti portato alla luce quattro “barriere” allo sviluppo dell’energia solare che la politica – è la tesi degli studiosi – dovrebbe contribuire ad abbattere.

Nello studio, infatti, si legge che sorgono incertezze in merito ai seguenti aspetti:

  • come garantire stabilità della rete elettrica e continuità nell’erogazione della fornitura in un sistema energetico dominato da fonti rinnovabili (variabilità delle condizioni meteo, intermittenza legata alla stagionalità o al ciclo giorno/notte);
  • come assicurare l’accesso ai finanziamenti per lo sviluppo di questa fonte di energia nelle economie sottosviluppate (come l’Africa), carenti di investimenti nonostante l’enorme potenziale;
  • come gestire la capacità delle catene di approvvigionamento: con lo sviluppo del solare fotovoltaico, aumenterà infatti la domanda di metalli e minerali come il litio e il rame utilizzato per l’elettrificazione e le batterie di stoccaggio dell’energia;
  • come affrontare la resistenza da parte di quei settori produttivi (come le industrie dei combustibili fossili) ad alto rischio di disoccupazione.

Sul fronte della barriera finanziaria nei Paesi sottosviluppati, Nadia Ameli dell’Istituto per le risorse sostenibili dell’University College di Londra (UCL), commenta: “C’è una crescente convinzione che, con il calo del costo medio globale delle energie rinnovabili, possa essere più facile per i paesi in via di sviluppo decarbonizzarsi”. Tuttavia, “il nostro studio rivela ostacoli persistenti, soprattutto se si considerano le sfide che queste nazioni devono affrontare per accedere al capitale in condizioni eque. Una finanza adeguata rimane fondamentale per accelerare l’agenda di decarbonizzazione globale”.