Emissioni Net Zero: l'obiettivo UE per la trasformazione energetica

L'UE ha avviato un importante programma di trasformazione energetica che, per il prossimo futuro, punta a raggiungere l'obiettivo di emissioni "Net Zero". Nel corso dei prossimi anni, infatti, l'Unione Europa punta a ridurre in modo progressivo le sue emissioni in atmosfera, con un ambizioso programma di decarbonizzazione che seguirà vari livelli. Raggiungere il traguardo delle emissioni zero entro il 2050 non sarà facile e già nei prossimi anni bisognerà valutare lo stato di avanzamento del programma. Ecco i dettagli.

In 30 secondi

L'UE punta ad un futuro "Net Zero" per le emissioni di gas serra
  • L'obiettivo dell'UE è raggiungere il traguardo delle emissioni Net Zero entro il 2050
  • Il report Energy Market Redesing: for a Decarbonised Europe evidenzia le principali criticità della trasformazione energetica
  • Anche l'Italia è impegnata nella trasformazione energetica ma la strada verso le emissioni Net Zero è ancora lunga
 
Emissioni Net Zero: l'obiettivo UE per la trasformazione energetica

La crisi energetica del 2022, con i prezzi di luce e gas schizzati su valori da record, così come i cambiamenti climatici rinnovano l’attenzione verso uno dei più importanti obiettivi per il futuro dell’UE. La trasformazione energetica e il raggiungimento di emissioni Net Zero entro il 2050 rappresenta una delle principali priorità per l’Europa nel corso dei prossimi anni. La trasformazione energetica dovrà seguire più direzioni, per coinvolgere tutti gli aspetti dell’economia.

I traguardi di decarbonizzazione saranno raggiunti in modo progressivo ma già nel corso dei prossimi anni sarà necessario verificare lo stato di avanzamento del programma Net Zero. Le sfide da superare per azzerare le emissioni in UE sono numerose e il raggiungimento di tutti gli obiettivi entro i tempi previsti non è scontato. La trasformazione richiederà impegno e una serie di importanti modifiche al settore dell’energia.

Gli obiettivi per le emissioni Net Zero potrebbero, infatti, non essere raggiunti del tutto, almeno non entro il 2050. La conferma è arrivata, di recente, da uno studio di Wärtsilä, azienda finlandese che ha pubblicato il report Energy Market Redesing: for a Decarbonised Europe. In questo report vengono evidenziati alcuni elementi critici che dovranno essere risolti per raggiungere il target emissioni Net Zero entro il 2050 in UE.

 Cosa vuol dire Net Zero e come diventare Carbon Neutral

Prima di entrare nei dettagli della questione è opportuno chiarire il significato di Net Zero. Con questa locuzione si intende un programma di riduzione delle emissioni di gas serra (e quindi non solo la CO2) che mira a raggiungere un risultato più vicino possibile allo zero, considerando anche il riassorbimento delle emissioni eccedenti prodotte dall’atmosfera, dagli oceani e dalle foreste. Gli obiettivi sulle emissioni Net Zero puntano a contenere il riscaldamento globale entro 1,5° C entro il 2050.

Strettamente connesso agli obiettivi Net Zero è il concetto di Carbon Neutral. Un’organizzazione può diventare Carbon Neutral o raggiungere la Carbon Neutrality se riesce a compensare tutte le emissioni di gas serra prodotte sia in modo diretto che in modo indiretto. Quest’aspetto è molto importante per le aziende che vogliono ridurre, fino ad annullare, l’impatto della propria attività sull’ambiente andando ad azzerare le emissioni.

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A che punto è l’obiettivo emissioni Net Zero in UE?

3 COSE DA SAPERE SULL’OBIETTIVO EMISSIONI NET ZERO IN UE
1. L’UE punta a raggiungere emissioni Net Zero entro il 2050
2. Per raggiungere l’obiettivo è necessaria una capacità rinnovabile di 1.100 GW entro il 2030
3. Serviranno almeno 19 GW di capacità flessibile di gas e 50 GW di stoccaggio dell’energia per compensare i cali di produzione delle rinnovabili

Il 2050 è ancora lontano ma il programma di trasformazione energetica dell’UE richiederà tempo per poter essere completato nel modo corretto, senza tralasciare gli essenziali aspetti di sostenibilità economica oltre che ambientale. È necessario, quindi, monitorare già da oggi l’evoluzione del settore energetico in modo da valutare quali sono le principali criticità del settore e su quali aspetti bisognerà lavorare in modo maggiore in UE.

Secondo quanto evidenziato dal report Energy Market Redesign: for a Decarbonised Europe, è necessario concentrare gli sforzi su alcuni aspetti essenziali per rendere sostenibile la trasformazione energetica nel corso dei prossimi anni. In particolare, l’UE deve raggiungere una capacità rinnovabile di 1.100 GW entro il 2030. Nel corso dei prossimi decenni, infatti, le fonti rinnovabili diventeranno sempre più importanti ed il ruolo sarà di primissimo piano nel programma Net Zero. Raggiungere gli step intermedi del programma di trasformazione è un requisito essenziale per poter arrivare al 2050 nel modo giusto.

Le fonti rinnovabili sono però incostanti (il fotovoltaico produce energia solo di giorno e il suo rendimento è legato al clima così come l’eolico produce energia solo in presenta di vento). Per questo motivo, è necessario supportare il settore delle rinnovabili con almeno 19 GW di capacità flessibile di gas e 50 GW di stoccaggio dell’energia. In questo modo, il settore UE sarà in grado di compensare eventuali cali della produzione di energia da fonti rinnovabile. Anche l’idrogeno, come combustibile alternativo, giocherà un ruolo importante in questo processo. Per questo motivo, l’UE sta lavorando a definire i requisiti del cosiddetto idrogeno verde o rinnovabile.

Håkan Agnevall, Presidente e CEO di Wärtsilä, ha così commentato i risultati del report: “Ci troviamo sull’orlo di una trasformazione dei sistemi elettrici europei, in quanto l’eolico e il solare diventeranno la fonte di energia dominante per raggiungere lo zero netto. Ma la transizione non può essere realizzata solo dalle energie rinnovabili. Affinché l’UE possa continuare a beneficiare dei costi competitivi delle energie rinnovabili, abbiamo urgentemente bisogno di una riforma del mercato che garantisca la sicurezza dell’approvvigionamento e fornisca chiari segnali di mercato agli investitori per incoraggiare investimenti molto più consistenti nelle tecnologie di bilanciamento flessibile dell’energia”.

Obiettivo emissioni Net Zero: a che punto è la trasformazione energetica in Italia?

Anche l’Italia, come il resto dell’UE, guarda ad un futuro caratterizzato da una progressiva riduzione delle emissioni di gas serra. La decarbonizzazione caratterizzerà anche il sistema energetico italiano che, di certo, non può seguire un programma di trasformazione differente rispetto a quanto sta avvenendo nel resto dell’UE. Anche in questo caso, ci troveremo di fronte ad un programma di trasformazione progressivo e a step che, di anno in anno, andrà a cambiare il settore energetico italiano.

Un recente studio di Accenture, “Accelerating global companies toward net zero by 2050″, mette in evidenza, però, che in Italia solo un’azienda su cinque sarà in grado di raggiungere gli obiettivi Net Zero entro il 2050. Questo scenario si prefigurerà se il programma di decarbonizzazione continuerà a mantenere il ritmo attuale e non ci sarà un’accelerata alla trasformazione energetica del settore italiano. Nel nostro Paese, quindi, servirà una decisa accelerazione nel corso dei prossimi anni per poter centrare gli obiettivi di decarbonizzazione.