Canone Rai ridotto dal 2024: ecco come cambierà

Canone Rai 2024 meno caro. Il Governo prevede un taglio dell’imposta di 20 euro, scendendo da 90 a 70 l’anno.  Ma, nonostante le polemiche, la riscossione sembra che avverrà ancora tramite la bolletta della luce. Per scoprire le ultime novità e le migliori offerte di ottobre della pay TV c’è il comparatore di SOStariffe.it. 

In 30 secondi

Canone Rai 2024, allo studio del Governo ci sono una serie di modifiche dell’imposta:
  1. Riduzione del costo da 90 euro a 70 euro il prossimo anno
  2. Riscossione dell’imposta ancora tramite la bolletta elettrica
  3. Sono però allo studio nuovi metodi per il pagamento del canone
  4. Con il comparatore per pay TV di SOStariffe.it, le migliori offerte di ottobre 2023
Canone Rai ridotto dal 2024: ecco come cambierà

Taglio al canone Rai 2024. Il Governo, approvando la legge di Bilancio 2024 e il decreto legislativo di riforma fiscale, ha previsto una riduzione dell’imposta da 90 a 70 euro l’anno. Dal 2016, il canone Rai è riscosso con la bolletta dell’energia elettrica in 9 rate da gennaio a ottobre di ogni anno, anche se l’esecutivo Meloni sta valutando una piccola rivoluzione, forse modificando il metodo di pagamento.

Prima di vedere come cambierà il canone Rai 2024, va ricordato che è possibile conoscere quali siano le migliori offerte di ottobre 2023 per la pay TV grazie al comparatore di SOStariffe.it. Per saperne di più sulle alternative disponibili, clicca il bottone verde qui sotto:

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Canone Rai 2024: quali sono le novità in arrivo

CANONE RAI 2024: COSA CAMBIA
1 L’imposta diminuirà da 90 euro a 70 euro
2 La riscossione dovrebbe avvenire ancora tramite la bolletta elettrica, con l’importo totale suddiviso in rate mensili da gennaio a ottobre
3 Il Governo studia altri metodi di riscossione, come abbinare il canone Rai alle utenze di telefonia mobile

Canone Rai 2024 avrà una riduzione: si passerà dagli attuali 90 a 70 euro l’anno. Ma l’imposta si pagherà nelle utenze della bolletta elettrica da gennaio a ottobre:

  • per coloro che ricevono la bolletta bimestrale la spesa scenderà da 18 a 14 euro; 
  • per coloro già nel Mercato Libero la cadenza è mensile e da 9 euro scenderà a 7 euro.

Sul canone Rai 2024 però c’è apprensione in viale Mazzini, sede principale della TV pubblica, dopo l’annuncio arrivato dal Consiglio dei ministri sul taglio del canone in bolletta. La riduzione da 90 a 70 euro genererà minori introiti per circa 440 milioni. Le risorse da canone, in base al consuntivo 2022 e nell’assestamento 2023, ammontano in totale a circa 1,85 miliardi e sono destinate per la maggior parte alla Rai.

In audizione alla commissione parlamentare di Vigilanza, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha parlato di una pluralità di ipotesi allo studio del governo per la riforma del canone Rai.  Nel medio periodo – ha aggiunto il ministro – va aperta una riflessione sul pagamento del canone, attualmente legato al presunto possesso di un apparecchio televisivo. Ma le nuove modalità di sviluppo e di fruizione, come dimostra RaiPlay, consentono di fruire dei contenuti Rai usando vari device. Qualora il presupposto diventasse il possesso di un‘utenza telefonica mobile, si avrebbe un aumento della platea e quindi una riduzione del costo pro capite del canone. Oggi sono 21 milioni i cittadini che lo pagano, mentre le utenze telefoniche attive sono 107 milioni”. Ma Giorgetti ha puntualizzato che andrebbe fatto un “calcolo di utenze per nucleo familiare: andrebbe individuato un tetto massimo per evitare il pagamento di una somma più elevata”.

In attesa che il Governo sciolga il nodo sul fatto che il canone Rai debba essere pagato da chiunque abbia un cellulare, i vertici della TV pubblica in Commissione di Vigilanza hanno espresso la loro preoccupazione dato che, un calo delle risorse e una eventuale ripresa dell’evasione dell’imposta staccandola dalla bolletta elettrica, metterebbe in difficoltà l’azienda, sulla quale pesa un debito di 580 milioni di euro.

A introdurre il canone Rai nella bolletta della luce è stato l’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a fine 2015. L’intento era contrastare l’evasione dell’imposta per la TV pubblica, stimata intorno al 27%.

Tuttavia, sull’inserimento del canone Rai in bolletta si è pronunciata anche l’Unione europea, rimarcando che ogni Paese membro debba garantire la massima trasparenza riguardo le componenti aggiuntive delle tasse sull’energia. L’avvertimento è stato sottolineato anche di recente, dato che da Bruxelles hanno monitorato con attenzione il varo del Pnrr.

Canone Rai 2024, Codacons: non va ridotto, ma abolito

Il canone va abolito, non ridotto. È questa, in sintesi, la richiesta avanzata dal Codacons, commentando la manovra che prevede un taglio di 20 euro annui sul costo del canone nella bolletta della luce.

Il Coordinamento delle associazioni dei consumatori, sottolinea che il canone Rai “è l’imposta più odiata dagli italiani, e non va tagliato ma abolito definitivamente, con la Rai che deve concorrere ad armi pari con le TV commerciali”.

Il Codacons aveva contestato da subito linserimento del canone nelle fatture elettriche, perché: 

  • rappresenta una vera e propria vessazione a danno degli utenti;
  • i cittadini si ritrovano a pagare bollette più salate a causa della decisione assunta dall’allora Governo Renzi; 
  • l’associazione dei consumatori presentò anche un ricorso al Tar del Lazio, per contestare il fatto che la riscossione di un tributo legato al possesso del televisore avvenga attraverso le bollette elettriche.

Un taglio di appena 20 euro sul costo del canone – aggiunge il Codacons – non può apparire sufficiente, e riteniamo che i tempi siano oramai maturi per procedere ad una abolizione totale del canone Rai, considerato il nuovo scenario del mercato televisivo italiano e la possibilità per la Rai di concorrere ad armi pari con le altre reti attraverso la raccolta pubblicitaria. Senza contare che il canone inserito in bolletta aggrava la spesa degli utenti per le forniture elettriche, che rischiano di salire ulteriormente nelle prossime settimane per effetto della guerra in Israele“.

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