I “fringe benefit” esentasse fino a 3mila euro sono stati una boccata d’ossigeno per milioni di lavoratori dipendenti e assimilati alle prese con il pagamento di bollette alle stelle di luce e gas. Grazie a questa misura, introdotta dal governo Meloni nel decreto Aiuti quater (convertito in legge il 13 gennaio 2023), il welfare aziendale è diventato una leva strategica per sostenere la forza lavoro del Paese gravata da un caro energia senza precedenti in Italia.
Tuttavia, questa misura straordinaria non è più in vigore a gennaio 2023. Allo scadere del periodo d’imposta 2022 (scattato il 12 gennaio 2023), è tornato in vigore il tetto ordinario di non imponibilità dei premi aziendali, che ammonta a 258,23 euro. Ma cosa sono i “fringe benefit”, a chi sono destinati e perché non sono più impiegati nella lotta al caro bolletta? Ecco le risposte degli esperti di SOStariffe.it ai principali dubbi dei consumatori nel paragrafo che segue.
“Fringe benefit”: che cosa sono e quali sono i loro vantaggi
I VANTAGGI PER I LAVORATORI |
I BENEFICI PER LE AZIENDE |
I “fringe benefit” sono esenti da tassazione |
I “fringe benefit” sono interamente deducibili |
Come detto poco sopra, i “fringe benefit” (o benefit aziendali) rientrano nel perimetro del welfare aziendale: essi, infatti, sono i beni, i servizi o le somme che le aziende private possono concedere, su base volontaria, ai lavoratori in aggiunta alla busta paga o al compenso pattuito.
Auto aziendale, cellulare, computer, buoni benzina, buoni spesa, assicurazione sanitaria e programmi di formazione: ecco alcuni esempi “classici” di che cosa rientri nell’ecosistema dei premi aziendali. Tra i “fringe benefit” più insoliti si annoverano l’utilizzo di trattamenti benessere, i corsi di cucina o i servizi di concierge.
In ogni caso, questi premi aziendali hanno in comune due vantaggi:
- per il lavoratore sono esenti da tassazione perché non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini Irpef;
- per l’azienda sono interamente deducibili.
Fringe benefit esentasse contro il caro bolletta nel 2022
SOGLIA ORDINARIA DEI PREMI ESENTASSE |
SOGLIA CON AIUTI BIS |
SOGLIA CON AIUTI QUATER |
258,23 euro |
600 euro |
3.000 euro |
Per il solo 2022, anche il rimborso delle spese per le utenze domestiche di acqua, luce e gas è stato incluso nel ventaglio dei “fringe benefit”. Introdotta dall’ex premier Mario Draghi nel decreto Aiuti bis (Dl 115/2022), questa misura aveva una mission: assicurare un ulteriore sostegno economico alle famiglie in un momento in cui le spese di elettricità e metano erano alle stelle.
Oltre a concedere la possibilità alle aziende private di “premiare” i propri lavoratori (dipendenti e assimilati) con il pagamento delle fatture di energia e metano, il decreto ha anche innalzato a 600 euro (solo per il 2022) la soglia di non imponibilità dei “fringe benefit”, con un balzo all’insù rispetto al tetto ordinario pari a 258,23 euro.
Nel suo primo decreto economico dall’insediamento (l’Aiuti quater), il governo Meloni ha fatto un ulteriore passo avanti sui “fringe benefit”, estendendone la soglia di esenzione fiscale e contributiva da 600 euro a 3mila euro, pur consentendo di beneficiarne sempre e comunque per il solo 2022. Ribattezzata “Bonus bollette 3mila euro”, questa agevolazione è entrata in vigore il 19 novembre 2022 con scadenza al 31 dicembre 2022. I datori di lavoro hanno avuto tempo fino al 12 gennaio 2023 per erogarli, ovvero sino alla fine del periodo d’imposta 2022.
Qual è la soglia dei “fringe benefit” a Gennaio 2023?
A gennaio 2023, l’innalzamento della soglia di non imponibilità dei benefit aziendali a 3mila euro non è più in vigore. È tornato operativo il tetto ordinario dell’esenzione, che ammonta a 258,23 euro.
Sebbene i lavoratori non possano più beneficiare di questa misura, sono tuttora in vigore i seguenti aiuti statali contro il caro bolletta:
- azzeramento degli oneri di sistema su luce e gas (fino al 31 marzo 2023);
- taglio al 5% dell’IVA per il gas metano (fino al 31 marzo 2023);
- potenziamento dei bonus luce e gas per famiglie in condizioni di disagio economico e fisico (fino al 31 marzo 2023);
- innalzamento del tetto ISEE per l’accesso ai bonus sociali: da 12mila a 15mila euro annui (2023);
- sospensione dei distacchi dei clienti finali in caso di mancato pagamento delle bollette (fino al 31 gennaio 2023);
- proroga dello stop alle modifiche unilaterali da parte dei fornitori di luce e gas (fino al 30 giugno 2023).
Mercato Libero, alleato del risparmio a Gennaio 2023
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