SPID prorogato, ma il futuro è la CIE: come funzionerà?

Lo SPID continuerà ad essere uno strumento di riferimento per l'autenticazione online dei cittadini italiani e l'accesso ai servizi pubblici e privati. Il Governo, infatti, ha previsto uno stanziamento per garantire le risorse sufficienti per coprire una proroga biennale per l'attività dello SPID. In futuro, però, è previsto un passaggio di consegne. Seguendo le indicazioni dell'UE, infatti, sarà la CIE - Carta di Identità Elettronica a prendere il posto dello SPID. Ecco come.

In 30 secondi

SPID prorogato ma per il futuro si punta sulla Carta di Identità Elettronica - CIE
  • Il Governo ha stanziato fondi per garantire una proroga biennale per lo SPID
  • In futuro, l'autenticazione online avverrà tramite CIE che rimpiazzerà lo SPID
  • La CIE è stata recentemente semplificata con i nuovi livelli 1 e 2 per un accesso rapido ai servizi della Pa
SPID prorogato, ma il futuro è la CIE: come funzionerà?

Nel corso degli ultimi anni, in particolare dal 2020 per via della pandemia, lo SPID è diventato un vero e proprio punto di riferimento per i cittadini italiani. Il meccanismo che prevede la possibilità di autenticarsi e accedere in sicurezza a servizi pubblici online (oltre che a servizi privati come, ad esempio, l’apertura di un conto corrente con autenticazione tramite SPID) continua ad essere molto utilizzato.

Gli ultimi dati confermano che sono state erogati quasi 35 milioni di SPID. A febbraio 2020, invece, le identità digitali erano meno di 6 milioni. All’orizzonte, però, c’è ora un passaggio di consegne. Nel corso dei prossimi anni, infatti, sarà la CIE – Carta di Identità Elettronica a raccogliere il testimone dallo SPID, diventando il punto di riferimento assoluto per i cittadini italiani per l’autenticazione e la verifica dell’identità online.

Dopo le incertezze delle ultime settimane, le linee guida per il futuro sono state definite: lo SPID è stato prorogato per altri due anni, con uno stanziamento ad hoc. Nel frattempo, sono iniziati i preparativi per sostenere la crescita della CIE e la sua semplificazione. Nei prossimi anni, quindi, per i cittadini italiani sarà la CIE lo strumento giusto per autenticarsi online presso i servizi della Pa e non solo.

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SPID prorogato: altri due anni di utilizzo per l’identità digitale

3 COSE DA SAPERE SULLA PROROGA DELLO SPID
1. Il Governo ha stanziato fondi per una proroga biennale dello SPID che sarà attivo almeno fino al 2025
2. In futuro, lo SPID sarà probabilmente sostituito dalla CIE
La CIE è stata semplificata con l’attivazione del Livello 1 e del Livello 2 di autenticazione (analoghi a quelli previsti dallo SPID)

Grazie ad una misura una tantum definita dal Governo, è arrivata ad aprile 2023 l’attesa proroga per lo SPID. Un emendamento al decreto Pnrr, infatti, porta all’emissione di un contributo una tantum di 40 milioni di euro a favore dei fornitori dei servizi di identità digitale ovvero gli enti terzi come Poste Italiane che si occupano della gestione dello SPID oltre che della verifica dell’identità degli utenti.

Il contributo serve a rendere sostenibili le operazioni e l’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche. La proroga è biennale e, quindi, estenderà la validità dello SPID almeno fino al 2025. Per il futuro si punta alla razionalizzazione del sistema di identità digitale con la definizione di un unico strumento di accesso a tutti i servizi della Pa e del sistema sanitario.

Lo SPID sarà affiancato e, probabilmente, sostituito dalla CIE, destinata a diventare il punto di riferimento assoluto per l’autenticazione e il riconoscimento dell’identità online dei cittadini italiani. I lavori di preparazione per questo passaggio di consegne sono già stati avviati. Il 2025 potrebbe essere la data giusta per rendere la CIE lo strumento con cui i cittadini potranno autenticarsi online.

Il futuro è la CIE – Carta d’Identità Elettronica: come richiederla oggi

Il primo passo del processo che porterà all’adozione su scala nazionale della CIE è già stato compiuto con l’attivazione dei nuovi livelli 1 e 2 di autenticazione, analoghi a quelli già previsti per lo SPID. Al possessore della Carta di Identità Elettronica basterà avere a disposizione una coppia di credenziali (username e password) oltre alla CIE (oppure al codice PUK e al numero di serie della carta). Il sistema è già attivo.

La richiesta della CIE  può avvenire recandosi presso il Comune di residenza o domicilio oppure, per i residenti all’estero, presso il Consolato di riferimento. Tramite il sito ufficiale, cartaidentita.interno.gov.it, è possibile accedere al servizio di prenotazione online, andando a selezionare il Comune di riferimento e consultando l’elenco degli uffici preposti al rilascio della CIE.

Una volta ottenuta la carta sarà possibile tornare sul sito ufficiale della CIE per attivare le credenziali di livello 1 e livello 2 ed utilizzarle per usufruire dei servizi online della Pa. C’è anche la possibilità di accesso tramite app CieID per dispositivi mobili. Progressivamente, nel corso del prossimo futuro, la Carta di Identità Elettronica diventerà sempre più importante e rilevante, arrivando a rimpiazzare lo SPID come meccanismo di autenticazione e riconoscimento online.