Pagamenti digitali in crescita, ma la predilezione per il contante permane

Pagamenti digitali in aumento in Italia, anche se rimane ancora forte l’uso del contante. Scopri i dati della ricerca della Cashless Society 2024 e trova le carte di credito più vantaggiose di marzo 2024 tra i partner del comparatore di SOStariffe.it.

In 30 secondi

Pagamenti digitali e uso del contante, qual è la fotografia dell’Italia della Cashless Society 2024:
  1. Otto commercianti su 10 accettano pagamenti con carte di credito e debito
  2. Senza uso del “denaro elettronico”, gli esercenti rischiano di perdere in media il 26% dei clienti
  3. L’uso del contante rimane forte e diffuso in tutta Italia, ma soprattutto al Sud
  4. Con SOStariffe.it, trova le migliori offerte carte di credito fra i partner a marzo 2024
Pagamenti digitali in crescita, ma la predilezione per il contante permane

Pagamenti digitali in crescita in Italia, ma la predilezione per il contante resta ancora forte lungo la Penisola. È, in estrema sintesi, quanto emerge dal sondaggio tra gli esercenti condotta dalla Community Cashless Society di The European House – Ambrosetti (TEHA).

Prima di analizzare nel dettaglio la fotografia dell’Italia dei pagamenti scattata dalla Cashless Society 2024, ricordiamo che, se sei alla ricerca di una carta di credito vantaggiosa, una bussola della convenienza è il comparatore di SOStariffe.it. Questo tool digitale e gratuito ti permette infatti di trovare le migliori carte di credito fra i partner di marzo 2024. Per una panoramica delle alternative disponibili, premi il bottone verde qui di seguito:

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C’è inoltre da osservare che una carta di credito deve sempre avere un conto corrente d’appoggio. Fra questi ultimi, i risparmiatori preferiscono i conti correnti online perché sono quelli che hanno minori costi fissi di gestione, essendo spesso a zero spese e a zero commissioni, oppure con canoni di tenuta del conto stesso molto bassi. I conti 100% digitali di solito hanno la carta di debito inclusa e mettono a disposizione carte di credito o carte prepagate a condizioni molto vantaggiose. 

Pagamenti digitali e uso del contante: fotografia in cifre dell’Italia

  PAGAMENTI DIGITALI: LA RICERCA E I RISULTATI
1 Sondaggio tra 500 esercenti in Italia
2 8 esercenti su 10 accettano: pagamenti digitali oltre che in contanti
3 6 esercenti su 10 (pari al 58%) ha detto sì ai pagamenti digitali per andare incontro alla richiesta dei clienti
4 26% in media la clientela che i commercianti rischiano di perdere senza pagamenti digitali
5 60% il picco di clienti che si rischia di perdere senza “moneta elettronica” nei settori alimentari, bar, abbigliamento e alberghi
6 20% degli esercenti ritiene ancora il contante il metodo di pagamento più sicuro

Il sondaggio condotto da TEHA su un panel di 500 esercenti mette in luce come sia l’aumento della domanda da parte della clientela a spingere l’accettazione del cashless. Nel dettaglio:

  • 8 commercianti su 10, oltre al contante, accettano pagamenti digitali;
  • solo una piccola percentuale accetta modalità P2P (come Paypal e Satispay);
  • il 58% degli esercenti ha introdotto i pagamenti digitali per venire incontro alla richiesta dei clienti. 
  • Infatti, senza pagamenti digitali, gli esercenti stimano di perdere in media il 26% della clientela, con picchi superiori al 60% in settori come:
  • alimentari; 
  • abbigliamento; 
  • bar/tabacchi; 
  • hotel/strutture ricettive.

Oltre il 50% degli intervistati ha registrato un aumento delle vendite con l’introduzione del cashless, ma solo il 13,7% degli intervistati ha aumentato l’adozione del cashless per questo motivo. 

Anzi, il 20% degli esercenti considera ancora il contante il metodo di pagamento più sicuro, rivelando una certa resistenza al cambiamento. Interessante notare come la dipendenza dal contante e la percezione di sicurezza sia più pronunciata nelle regioni del Mezzogiorno. Questo suggerisce la presenza di forti divari Nord-Sud relativi all’accettazione e all’utilizzo del “denaro elettronico”.

L’Italia sta abbracciando sempre più i pagamenti digitali, ma restiamo un Paese ancora cash-based. – afferma Lorenzo Tavazzi, senior partner e responsabile area scenari e intelligence di The European House Ambrosetti -. La ricerca sui comportamenti degli esercenti rivela un quadro complesso, dove le dinamiche di sviluppo del cashless si intrecciano con ostacoli culturali e preconcetti”.

Oltre ai pregiudizi culturali, un altro ostacolo è rappresentato dalla cultura digitale diffusa tra gli esercenti: 

  • il 60% giudica basso o molto basso il grado di raccolta e valorizzazione dei dati dei propri clienti;
  • il 26% non utilizza affatto il web per la propria attività; 
  • quasi il 50% dei rispondenti non ritiene di avere bisogno di competenze digitali avanzate. 

Tuttavia, questo scenario contrasta con l’ampio spazio che metodi di pagamento avanzati come il Buy now pay later (BNPL) stanno guadagnando. Nel 2023, ben il 40% degli utenti ha effettuato almeno il 10% dei propri acquisti online rateizzando i pagamenti digitali con soluzioni BNPL. Dato ancora più interessante è che il 60% degli utenti, senza questa opzione, non avrebbe finalizzato l’acquisto.

Serve rimuovere le barriere che ostacolano la promozione dei pagamenti digitali – spiega ancora Tavazzi -. La spinta della clientela, che rappresenta il driver principale di trasformazione, potrebbe diventare ancora più importante con la diffusione, ad esempio, delle soluzioni Buy now pay later“.