Crisi climatica e assicurazioni: i premi continueranno ad aumentare?

Disastri naturali sempre più frequenti a causa della crisi climatica. Si impennano le perdite economiche: 380 miliardi di dollari nel 2023 nel mondo, secondo il report Aon. Effetto domino sul comparto assicurativo, con il rischio di nuovi rialzi sulle polizze. La fotografia a marzo 2024 e come trovare il miglior preventivo fotovoltaico per frenare il cambiamento climatico.

In 30 secondi

L'impatto economico della crisi climatica nel 2023 sul comparto assicurativo:
  1. Le 398 catastrofi naturali hanno causato perdite economiche globali per 380 miliardi di dollari
  2. Le perdite assicurative legate ai risarcimenti hanno superato i 100 miliardi di dollari nel 2023
  3. Per ridurre la loro esposizione alle perdite, le compagnie assicurative aumentano le tariffe delle polizze
  4. Più rinnovabili contro il cambiamento climatico: ecco il miglior preventivo fotovoltaico a marzo 2024
Crisi climatica e assicurazioni: i premi continueranno ad aumentare?

Crisi climatica e impatto sul settore assicurativo. La fotografia è contenuta nel rapporto 2024 “Climate and Catastrophe Insight”, realizzato da Aon, il colosso mondiale specializzato nella consulenza dei rischi.

Dall’analisi emerge che le perdite economiche per le catastrofi naturali nel mondo sono salite dai 355 miliardi di dollari del 2022 ai 380 miliardi del 2023, con un balzo all’insù del +22% rispetto alla media del 21esimo secolo. In rialzo (+31%) anche le perdite assicurative globali, che hanno superato la soglia dei 100 miliardi di dollari. Cifre che allarmano famiglie e imprese, preoccupate che i prezzi delle polizze anti catastrofe possano impennarsi ulteriormente.

Prima di accendere i riflettori sull’analisi di Aon, ricordiamo che una mossa cruciale per arginare gli effetti del cambiamento climatico è quella di abbattere le emissioni di gas serra nell’ambiente. Un traguardo che può essere raggiunto ingranando la marcia delle rinnovabili, anche tramite l’installazione impianto fotovoltaico chiavi in mano a marzo 2024.

Grazie al comparatore di SOStariffe.it per pannelli fotovoltaici, puoi confrontare i preventivi con il miglior rapporto qualità/prezzo attualmente a disposizione e avere così una classifica delle migliori stime di spesa, a partire da una serie di informazioni relative al luogo in cui intendi installare il dispositivo, la tipologia del prodotto stesso e il fabbisogno energetico della tua famiglia.

Clicca al link qui sotto per trovare subito il tuo preventivo “personalizzato” per un impianto fotovoltaico:

SCOPRI IL MIGLIOR PREVENTIVO PER FOTOVOLTAICO »

Crisi climatica: perdite record nel 2023 per il comparto assicurativo

CRISI CLIMATICA: GLI EFFETTI IN CIFRE
1 95mila: le persone che hanno perso la vita nel mondo nel 2023
2 380 miliardi di dollari: le perdite economiche causate dalle 398 catastrofi naturali che si sono abbattute nel 2023
3 118 miliardi di dollari: le perdite nei bilanci delle compagnie assicurative legate ai risarcimenti di danni per eventi estremi
4 37: i disastri da almeno 1 miliardo di dollari nel 2023

Nel 2023, l’anno più “torrido” di sempre, sono state 95mila le persone che hanno perso la vita nel mondo a causa dei disastri naturali: si tratta del numero più alto dal 2010. A questo già tragico bilancio di vite spezzate, c’è poi la conta dei danni per i sopravvissuti. Secondo l’ultima edizione del “Climate and Catastrophe Insight” di Aon, le 398 catastrofi naturali che si sono abbattute nel 2023 hanno causato perdite economiche globali per 380 miliardi di dollari, il 22% in più rispetto alla media del 21° secolo. È l’ottavo anno consecutivo che le perdite globali superano i 300 miliardi di dollari.

Focus sulle perdite assicurative legate ai risarcimenti elargiti dalle compagnie a causa di eventi estremi: esse sono cresciute del +31% rispetto alla media del 21esimo secolo, superando i 100 miliardi di dollari per il quarto anno consecutivo. La siccità negli Stati Uniti e la sequenza di terremoti in Turchia e Siria sono stati gli eventi più salati per le assicurazioni, considerando sia gli enti pubblici che privati.

Nel complesso, nel 2023, ci sono stati almeno 37 disastri da un miliardo di dollari, cifra che ha segnato un nuovo record storico. Inoltre, Nuova Zelanda, Italia (con l’alluvione in Emilia-Romagna), Grecia, Slovenia e Croazia hanno fatto registrare gli eventi assicurativi legati al maltempo più costosi mai registrati.

Come si legge nel report di Aon, con una copertura assicurativa di soli 118 miliardi di dollari (il 31% delle perdite totali), il “gap di protezione” si è attestato al 69%: questa percentuale indica che un’ampia fetta dei danni causati da disastri naturali nel mondo non è ancora coperta da assicurazione.

Per arginare l’impatto di perdite economiche così elevate, le compagnie assicurative stanno mettendo in campo diverse strategie. Tra le principali, c’è l’aumento del premio assicurativo per i proprietari di beni più a rischio. Secondo il “Policygenius Home Insurance Pricing Report” della Columbia University di New York, dal 2021 al 2022, i premi hanno già registrato un’impennata del +12,1% in tutti gli Stati Uniti. Oltre ad aumentare i premi, il mercato assicurativo sta rivedendo all’insù anche le franchigie per i disastri naturali. In Australia, invece, l’impennata delle tariffe avrebbe spinto 1,24 milioni di persone a rimettere in discussione la possibilità di acquistare una polizza assicurativa.

Crisi climatica in Italia, sottoscrizione di polizze rischi ancora lenta

Anche l’Italia finisce sotto i riflettori del report di Aon: infatti, al sesto posto della top ten dei disastri naturali più pesanti a livello economico nel 2023, si è piazzato l’alluvione dell’Emilia-Romagna dello scorso maggio: lo studio indica che il bilancio complessivo dei danni ha raggiunto la cifra di 9,8 miliardi di dollari. L’autunno 2023 ha portato anche l’alluvione in Toscana, tra fine ottobre e inizio novembre, con perdite stimate in circa 2 miliardi di euro.

Eppure, nonostante gli eventi estremi siano sempre più frequenti e l’Italia sia considerata tra i Paesi più vulnerabili d’Europa sotto questo punto di vista (+35% rispetto alla media europea), la copertura assicurativa contro i danni catastrofali è ancora molto carente.

Da nord a sud della Penisola, secondo una rilevazione IVASS (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), a fine 2021, la raccolta premi per la copertura dai rischi climatici (2,1 miliardi di euro), era pari al 5,6% del totale del business danni di settore; la raccolta premi a copertura del rischio sismico (0,4 miliardi di euro) era pari a circa l’1% del totale del business danni di settore.

E ancora: il 58% della raccolta premi a copertura dei rischi climatici è generato dal rischio grandine, per il quale le compagnie registrano il “combined ratio” (cioè il rapporto tra la somma di oneri per sinistri e spese di gestione e i premi di competenza) più elevato, superiore al 100%.