Contrastare l’inflazione: gli italiani scelgono e-commerce e servizi online

Il 60% degli italiani ritiene che l'e-commerce abbia portato benefici nel combattere l'inflazione. Dei canali online viene apprezzata anche la convenienza e la più ampia e variegata scelta di prodotti e servizi

In 30 secondi

E-commerce e inflazione: i dati della ricerca di The European House Ambrosetti
  1. il 60% degli italiani ritiene che acquistare online aiuti a combattere l'inflazione
  2. 2 italiani su 3 apprezzano la varietà e ricchezza dell'offerta sul digitale
  3. 3 italiani su 4 acquistano online prodotti Made in Italy
  4. Amazon è considerato il migliore per convenienza, ricchezza e varietà dell'offerta
Contrastare l’inflazione: gli italiani scelgono e-commerce e servizi online

L’accelerazione dell’economia nel 2021 dopo il periodo di stagnazione dovuta alla pandemia di Covid-19 ha portato a un’impennata dell’inflazione. Il trend si è ulteriormente amplificato nel 2022 con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. L’e-commerce e i servizi digitali sono quindi diventati gli strumenti che hanno permesso agli italiani di lenire gli effetti del carovita. A dirlo è la ricerca “Inflazione e e-commerce: abitudini e percezioni degli italiani” realizzata da The European House Ambrosetti in collaborazione con Amazon e presentata la scorsa settimana presso la Sala Zuccari del Senato, a Palazzo Giustiniani, a Roma.

L’inflazione spinge gli italiani a modificare le modalità di acquisto

Nel 2020 il tasso di inflazione era molto vicino allo zero. Nel 2022 l’aumento medio del costo del denaro è del’8,9%. Stando alla ricerca di Ambrosetti, il 70% degli italiani ritiene che l’incremento dei prezzi e del costo della vita sia il problema principale in Italia, quasi 30 punti percentuali in più rispetto alla disoccupazione, ovvero la seconda preoccupazione più sentita nel nostro Paese. Questa percezione è comune a tutte le fasce d’età e si presenta in modo uniforme in tutte le aree geografiche.

Nell’ultimo anno l’inflazione ha ridotto il potete d’acquisto degli italiani e li ha indotti nel 2023 a modificare in modo radicale i propri comportamenti in termini di acquisto. Il 90% del campione preso in esame dalla ricerca, infatti, afferma di aver subito un impatto economico dovuto al carovita nell’ultimo anno e le fasce d’età più colpite tra i 46 e i 60 anni e gli over 60. Per questo motivo i consumatori hanno confermato che nel 2023 cambieranno le modalità con cui acquistano con una maggiore attenzione ai prezzi (64,8%) e dando la priorità a promozioni e sconti (56,2%).

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Il 60% degli italiani considera l’e-commerce un mezzo per combattere l’inflazione

In questo senso ha un ruolo centrale l’e-commerce. Circa il 60% degli italiani ritiene che gli acquisti online nel 2022 abbiano contribuito a contenere inflazione e hanno permesso di mantenere invariato se non di avere addirittura accresciuto il proprio potere di acquisto. L’e-commerce viene percepito come più conveniente tra i giovani e i cittadini con un livello di istruzione alto. I più anziani invece evidenziano soprattutto la maggiore accessibilità e ampiezza dell’offerta sui canali digitali. In generale comunque 2 italiani su 3 apprezzano la varietà di prodotti e servizi proposti online e in particolare nei Comuni al di sotto dei 10mila abitanti.

Sono poi soprattutto gli abitanti del Mezzogiorno a percepire i benefici dell’e-commerce sul potere d’acquisto in quanto è nel Sud che l’inflazione ha avuto un impatto maggiore sul portafogli. The European House – Ambrosetti stima che nel 2022 oltre 300mila famiglie potrebbero cadere in povertà assoluta e che la crescita dei prezzi nel 2022 abbia portato alla perdita di circa 97,5 miliardi di euro di risparmi degli italiani.

E-commerce: cosa acquistano gli italiani online

La ricerca ha anche messo in luce come 3 italiani su 4 acquistano via ecommerce prodotti Made in Italy. Di questi e categorie merceologiche più apprezzate sono: Fashion (43,7%), Food & Beverage (32,5%) e Furniture (23,4%), che da sole rappresentano il 30% del valore aggiunto (74,8 miliardi di euro), il 37% dell’export (125,3 miliardi di euro) e il 40% dell’occupazione del sistema manifatturiero italiano (1,5 milioni di occupati).

Amazon è considerato il negozio che offre maggiori benefici per quanto riguarda il contenimento dell’inflazione, economicità e varietà e ricchezza dell’offerta. L’e-commerce poi porta vantaggi ai consumatori anche grazie al miglioramento del servizio da parte dei retailer fisici.

Quasi il 25% degli italiani ha notato passi avanti importanti negli ultimi anni in termini di convenienza (49,1%), maggiore facilità di accesso ad informazioni su sconti e promozioni (42,5%) e sotto l’aspetto dell’assistenza al cliente (40,3%). Tutto ciò emerge in modo evidente durante il Black Friday o il Cyber Monday, che sono diventati entrambi una consuetudine anche nel commercio tradizionale.

Inflazione e tariffe di telefonia fisso e mobile: previsti aumenti nel 2024

Tariffe mobili e fisse indicizzate all’inflazione TIM WindTre
Ogni quanto avverrà l’adeguamento? su base annuale a partire dal 1° aprile 2024 su base annuale a partire dal primo trimestre del 2024
Quanto aumenterà il prezzo? IPCA + 3,5% FOI + variazione minima del 5%
Quale sarà l’aumento massimo mensile? fino al 10% in più in base all’andamento del FOI

Gli effetti dell’inflazione si faranno sentire anche sulle offerte di telefonia mobile e di rete fissa. Alcuni operatori, infatti, hanno annunciato la rimodulazione delle tariffe indicizzate in base all’aumento del costo della vita su base annuale. Al momento gli unici gestori che hanno comunicato ufficialmente di voler procedere in questo senso sono TIM e WindTre, sia per quanto riguarda il mobile sia per le offerte Internet casa.

A cambiare non saranno le condizioni economiche del contratto ma struttura stessa delle promozioni. Le rimodulazioni prevedono un aumento dei costi, spesso motivato con l’intenzione di finanziare un miglioramento del servizio, che può essere accettato o meno dal cliente. Dato che si tratta di una modifica unilaterale da parte dell’operatore l’utente, infatti, può scegliere se mantenere attiva l’offerta rimodulata, accettare una proposta alternativa o recedere gratuitamente entro un certo lasso di tempo.

L’adeguamento delle offerte in base all’inflazione, invece, non dovrebbe consentire di esercitare il diritto di recesso per evitare i rincari in quanto, secondo la definizione data dagli operatori, sarebbe parte integrante delle condizioni contrattuali. I due operatori comunque hanno scelto di adottare due parametri di riferimento diversi. TIM ha deciso di indicizzare le sue tariffe in base allindice di inflazione IPCA (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i Paesi dell’UE).

Offerta soggetta ad adeguamento annuale dei prezzi: dal 1/04/2024 Il costo mensile dell’offerta sarà incrementato annualmente in misura percentuale pari all’indice di inflazione (IPCA) ISTAT, non tenendo conto di eventuali valori negativi, più un coefficiente pari a 3,5 punti percentuali. L’incremento complessivo non potrà superare il 10%“, si legge sul sito di TIM.

WindTre invece ha scelto l’indice di inflazione FOI (Indice dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai ed Impiegati) e ha annunciato un aumento minimo dele tariffe del 5% a prescindere dall’andamento del parametro di riferimento.

Quello che più ha indispettito gli utenti e le associazioni a difesa dei consumatori è che entrambi gli operatori non considerano nella rimodulazione delle offerte un tasso di inflazione nullo o negativo. Il costo delle tariffe, quindi, aumenterà anche se il costo della vita scende. Per conoscere l’impatto che avrà questa iniziativa si dovranno attendere i primi mesi del 2024 ma stando alle previsioni i rincari dovrebbero essere di 1-2 euro al mese per la telefonia mobile e fino a 5 euro per il fisso.

Scopri le offerte fisso »

Conoscere le offerte degli operatori è quindi fondamentale per fare una scelta più consapevole che quando i rincari diventeranno effettivi. Per confrontare le proposte dei diversi gestori potete utilizzare gratis il comparatore di SOStariffe.it. Bastano infatti pochi clic per costruire il vostro profilo di consumo e trovare l’offerta mobile più conveniente in base ad esso. Potrete poi attivare l’offerta desiderata comodamente online cliccando sul link diretto al sit dell’operatore.

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