Calendario pagamenti INPS Aprile 2023: da 150 a 350 euro contro il caro vita

Prosegue l’erogazione da parte dell’INPS del bonus contro il caro energia e l'aumento generalizzato dei prezzi: ecco chi se lo vedrà accreditato ad aprile 2023 e chi può ancora presentare domanda per beneficiare dell’indennità una tantum su SOStariffe.it.

In 30 secondi

La tabella dei pagamenti INPS del bonus 150 e 200 euro ad aprile 2023:
  1. L'identikit del bonus contro il caro vita e l'andamento dell'erogazione
  2. I beneficiari del bonus 150 euro ad aprile 2023
  3. Quali lavoratori possono ancora far domanda e come richiedere l'indennità una tantum
  4. Le migliori offerte di conti correnti su cui far accreditare il bonus 150 euro
Calendario pagamenti INPS Aprile 2023: da 150 a 350 euro contro il caro vita

È ancora in corso ad aprile 2023 l’erogazione del bonus 150 euro, l’indennità una tantum introdotta dal governo Draghi con il decreto Aiuti ter per supportare il potere d’acquisto delle famiglie indebolito da shock energetico e caro prezzi.

Questo intervento statale a sostegno dei cittadini a più basso reddito (sotto i 20mila euro annui) si innesta sulla scia di un altro “assegno” anti-inflazione di 200 euro previsto dal decreto legge 50/2022, ovvero il decreto Aiuti. Un doppio “tesoretto” che ha garantito (a chi lo ha già incassato) e garantirà (a quanti lo devono ancora ricevere) una boccata d’ossigeno nei bilanci domestici drenati da mesi di bollette di luce e gas alle stelle e inflazione galoppante.

Nei paragrafi che seguono, la fotografia dell’andamento dei pagamenti del contributo sociale una tantum scattata dagli esperti di SOStariffe.it. Per chi stia cercando un conto corrente vantaggioso su cui far accreditare il bonus 150 euro, il comparatore di SOStariffe.it per conti correnti è un valido alleato del risparmio a cui affidarsi per trovare le offerte del mercato bancario attivabili ad aprile 2023.

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Bonus 150 euro: chi sono i beneficiari ad Aprile 2023

BONUS 150 EURO: LE DOMANDE BONUS 150 EURO: LE RISPOSTE
Cos’è il bonus 150 euro? È una indennità una tantum di 150 euro per aiutare le famiglie e i lavoratori a pagare le bollette di luce e gas e a far fronte al caro prezzi
Chi gestisce la liquidazione del bonus 150 euro? L’INPS sulla base della tabella di marcia contenuta nella circolare INPS 127/2022
Quante fasi prevede la campagna di pagamenti INPS? L’erogazione del contributo avviene in due tranche:

  • la prima, conclusa, è scattata a novembre 2022
  • la seconda, partita a febbraio 2023, è ancora in corso

L’erogazione del bonus 150 euro è stata suddivisa in due finestre temporali fissate dalla circolare INPS 127/2022. È proprio questo documento di 20 pagine a contenere la tabella di marcia con cui l’Istituto nazionale di previdenza sociale sta seguendo la liquidazione del bonus 150 euro.

La prima tranche è scattata a novembre 2022, quando a vedersi accreditato l’importo sono stati i lavoratori dipendenti pubblici e privati, i pensionati, i percettori di reddito di cittadinanza o trattamenti assistenziali, le colf e le badanti.

A febbraio 2023 ha, invece, preso il via la fase 2 dell’erogazione del bonus 150 euro. Questa seconda tranche di pagamenti è ancora in corso e riguarda le seguenti categorie di lavoratori:

  • titolari di indennità di disoccupazione NASpI, DIS-COLL, mobilità ordinaria o in deroga nel mese di novembre 2022;
  • beneficiari di indennità di disoccupazione agricola 2022 (relativa all’anno 2021);
  • beneficiari delle indennità COVID-19;
  • lavoratori autonomi occasionali;
  • categorie di lavoratori che hanno presentato domanda per ottenere il beneficio (co.co.co, lavoratori stagionali, assegnisti e dottorandi, lavoratori dello spettacolo e partite Iva);
  • venditori porta a porta già beneficiari del bonus 200 euro.

Chi, tra i cittadini aventi diritto alla misura, non abbia ancora ricevuto l’indennità una tantum non deve preoccuparsi: essa sarà versata entro la fine di aprile 2023.

L’andamento dei pagamenti potrà essere verificato direttamente online sul sito web dell’Inps (www.inps.it) accedendo alla sezione “Prestazioni e servizi” e procedendo poi con l’autenticazione tramite:

  • SPID almeno di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

Bonus autonomi 200 euro ai non titolari di partita Iva: domande entro il 30 Aprile 2023

COME PRESENTARE DOMANDA ENTRO IL 30 APRILE 2023
1 Online (sul sito web dell’INPS)
2 Al telefono tramite il servizio di Contact Center Multicanale

  • al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuito)
  • al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori)
3 Fisicamente, attraverso gli Istituti di Patronato

Tra coloro che possono ancora presentare domanda (fino al 30 aprile 2023) per ottenere l’aiuto statale anti-inflazione ci sono i lavoratori autonomi e i professionisti non titolari di partita Iva.

Questi lavoratori, infatti, sono stati autorizzati ad accedere al bonus di 150 euro insieme al bonus 200 euro dal decreto interministeriale del 7 dicembre 2022 firmato dalla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, e dal ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Secondo i dati resi noti dai ministeri coinvolti, tale ampliamento interesserebbe una platea potenziale di ulteriori 30mila lavoratori autonomi e circa 50mila professionisti (tra cui circa 30mila specializzandi in medicina e chirurgia).

Stando alla circolare dell’INPS numero 30 del 16 marzo 2023, per accedere al beneficio si dovrà dimostrare di essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021;
  • avere percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro nel periodo d’imposta 2021;
  • essere già iscritti alla gestione autonoma dell’INPS con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022;
  • avere un’attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
  • avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità;
  • non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • non essere percettore delle prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti.