Bonus 150 euro su RDC: arriva l’accredito a Maggio 2023?

Ecco le date in cui sarà caricata l’indennità una tantum contro il caro energia sulla Carta per il reddito di Poste Italiane e le novità che riguardano il reddito di cittadinanza a maggio 2023 su SOStariffe.it.

In 30 secondi

Reddito di cittadinanza più ricco a maggio 2023 per chi non abbia ancora ricevuto il bonus 150 euro:

  1. Le date in cui è pagata l'indennità una tantum di 150 euro agli aventi diritto
  2. Come cambia il reddito di cittadinanza dal 1° gennaio 2024: si chiamerà Assegno di inclusione
  3. Con il comparatore per conti correnti di SOStariffe.it le offerte più vantaggiose di maggio 2023
Bonus 150 euro su RDC: arriva l’accredito a Maggio 2023?

Quando sarà liquidato a maggio 2023 il bonus 150 euro contro il caro energia per i titolari di Reddito di cittadinanza che, pur avendone diritto, non lo abbiano ancora ricevuto?

Le date che i beneficiari di RDC si dovranno segnare sul calendario sono le seguenti:

  • da lunedì 15 maggio 2023 è scattato il pagamento per coloro che abbiano richiesto la prestazione assistenziale per la prima volta, oppure per quanti abbiano avanzato domanda per un rinnovo della misura stessa;
  • da venerdì 26 maggio 2023 avverrà, invece, l’erogazione del beneficio economico per gli altri cittadini titolari di RDC.

Ricordiamo che il bonus 150 euro è l’indennità una tantum contro il caro bolletta introdotta dal decreto Aiuti ter (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 settembre 2022) per aiutare le famiglie a far fronte all’impatto economico che il caro energia e l’inflazione a doppia cifra hanno avuto sui bilanci di casa.

Come è ormai noto, per i titolari di Reddito di cittadinanza, tale somma sarà versata, insieme alla carica mensile, sulla Carta per il reddito, che è l’apposita carta di pagamento elettronica emessa da Poste Italiane.

Tuttavia, per chi sia anche alla ricerca di un conto corrente che aiuti a tenere sotto controllo i costi bancari, è possibile confrontare le migliori soluzioni proposte dagli istituti finanziari a maggio 2023 grazie al comparatore per conti correnti di SOStariffe.it. Per consultarlo premi il bottone verde qui sotto:

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Come cambia il Reddito di cittadinanza: dal 1° gennaio 2024 arriva l’Assegno di Inclusione

L’ASSEGNO DI INCLUSIONE: I TRE PUNTI CHIAVE
1 Entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024
2 Sarà destinato a famiglie a basso reddito con minori, disabili e over 60 a carico
3 Sarà erogato per 18 mesi e, dopo un mesi di sospensione, sarà riattivato per altri 12 mesi

Il decreto Lavoro approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 1° maggio ha “mandato in pensione” il Reddito di cittadinanza così come era stato originariamente pensato ed erogato alle persone aventi diritto.

Questa misura di contrasto alla povertà (introdotta dal governo Giuseppe Conte con il decreto legge numero 4 del 28 Gennaio 2019) continuerà a esistere sino alla fine del 2023. Poi a iniziare dal 1° gennaio 2024 entrerà in servizio l’Assegno di inclusione varato dal governo guidato dalla premier Giorgia Meloni.

Questo sostegno sarà destinato alle famiglie con disabili, minori o over 60. La somma che sarà liquidata non potrà essere inferiore a 480 euro al mese che salirà a 630 euro se le famiglie sono composte da over 67 o hanno a carico disabili gravi, con ulteriori 280 euro mensili se in affitto.

Ecco qui di seguito quali saranno le due principali caratteristiche che contraddistingueranno l’Assegno di inclusione:

  • sarà erogato per 18 mesi;
  • potrà essere rinnovato, dopo lo stop di un mese, per altri 12 mesi.

Mentre per quanto concerne i requisiti da soddisfare per accedere all’Assegno di inclusione, occorrerà:

  • essere residenti in Italia da almeno cinque anni;
  • avere un ISEE non superiore a 9.360 euro;
  • iscriversi al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl).

Per quanto riguarda le persone occupabili, cioè quanti abbiano un’età compresa tra i 18 e i 59 anni  e non rientrino tra le categorie individuate come “fragili”, il beneficio decadrà “nel caso di rifiuto di una offerta di lavoro a tempo pieno o parziale, non inferiore al 60 per cento dell’orario a tempo pieno e con una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi e che sia, alternativamente: – a tempo indeterminato, su tutto il territorio nazionale; – a tempo determinato, anche in somministrazione, se il luogo di lavoro non dista oltre 80 km dal domicilio”, ha spiegato il Consiglio dei ministri in una nota.

Inoltre, l’esecutivo Meloni ha previsto dal 1° settembre 2023 lo Strumento di attivazione al lavoro. Si tratta di un provvedimento di sostegno all’occupazione che prevede l’erogazione di 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi, vincolati alla partecipazione a progetti formativi, di qualificazione o riqualificazione professionale.

Conti correnti online: perché sono a vantaggiosi a Maggio 2023

CONTO CORRENTE ONLINE: FORMULA CONVENIENZA SPIEGAZIONE
Principali operazioni
  • Bonifico ordinario e istantaneo in area SEPA
  • Domiciliazione delle utenze (per esempio le bollette di luce e gas)
  • Pagamento di bollettini MAV e RAV e modelli F24
  • Ricarica delle carte prepagate
  • Accredito di stipendio o pensione
  • Ricarica telefonica
  • Prelievo di contanti da sportello ATM con la carta di debito
Principali vantaggi
  • Nessun costo fisso di gestione
  • Nessuna commissione sulle principali operazioni bancarie
  • Nessuna spesa di apertura e nessuna spesa di chiusura
  • Carta di debito inclusa gratuitamente

Anche a maggio 2023 i risparmiatori sono alla continua ricerca di un conto corrente che tagli costi fissi di gestione e commissioni. E in testa alla speciale classifica della convenienza ci sono i conti correnti online che di solito sono a zero spese, oppure hanno un canone annuo molto. E, proprio per questo motivo, sono i più apprezzati.

Essendo 100% paperless, non avendo bisogno di andare in una filiale per eseguire le operazioni, i conti correnti online sono più convenienti rispetto ai conti tradizionali. E ricordiamo che per aprire un conto 100% digitale tramite Internet servono:

  • carta d’identità, o patente di guida o passaporto o, in alcuni casi, lo SPID;
  • web o fotocamera;
  • cellulare con numero italiano;
  • indirizzo email.

È vero che con un conto online non si ha un rapporto diretto con la filiale, poiché apertura, gestione e operazioni possono essere eseguite direttamente tramite home banking o mobile banking, ma è altrettanto vero che i conti online garantiscono sia la massima sicurezza nelle transazioni, sia un servizio clienti sempre pronto a fornire supporto a distanza e a risolvere i principali problemi.