Transizione verde inarrestabile: il picco delle fonti fossili in arrivo, il report 2023 dell’Agenzia Internazionale dell’Energia

La transizione verde spinge verso le fonti di energia pulita e riduce la “fame” globale di combustibili fossili, che potrebbe raggiungere il suo picco entro il 2030. La fotografia del comparto energetico mondiale scattata dal World Energy Outlook 2023 dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) e un focus su come calcolare il miglior preventivo fotovoltaico a novembre 2023 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 secondi

La transizione verde al 2030, secondo l'ultimo World Energy Report di IEA:
  1. Entro il 2030 si registrerà il picco per la domanda di carbone, gas e petrolio
  2. Marcia inarrestabile per le rinnovabili: nel 2030 il 50% dell'elettricità globale arriverà da fonti pulite
  3. Circolerà quasi 10 volte il numero di veicoli elettrici che ora percorrono le strade nel mondo
  4. L'energia solare traina la transizione green: calcola il miglio preventivo fotovoltaico a novembre 2023
 
Transizione verde inarrestabile: il picco delle fonti fossili in arrivo, il report 2023 dell’Agenzia Internazionale dell’Energia

Il sistema energetico globale subirà una metamorfosi nei prossimi anni: entro il 2030 la domanda di gas, carbone e petrolio è destinata a raggiungere il suo picco, mentre le fonti rinnovabili contribuiranno per l’80% alla nuova capacità di energia prodotta, con un primato del fotovoltaico. E ancora: il numero di auto elettriche sulle strade sarà quasi dieci volte superiore a quello circolante oggi nel mondo, così come pompe di calore e altri sistemi di riscaldamento elettrici daranno il benservito alle tradizionali caldaie a combustibili fossili.

È lo scenario tratteggiato dal World Energy Outlook 2023 dell’Agenzia internazionale dell’Energia (IEA), organismo dell’Ocse, tenendo in considerazione le politiche adottate oggi dai governi di tutti i Paesi.

Prima di passare sotto la lente le evidenze contenute nel report, ricordiamo che ogni famiglia può contribuire alla transizione verde installando un impianto fotovoltaico domestico nell’ottica di centrare un duplice obiettivo:

  • puntare sull’indipendenza energetica;
  • ottenere risparmi in bolletta.

Uno strumento gratuito a disposizione di chi voglia calcolare il miglior preventivo fotovoltaico a novembre 2023 è il comparatore di SOStariffe.it. Questo tool consente, a fronte della compilazione di un apposito form con alcuni dati sul luogo dell’impianto e sul consumo energetico, di ottenere un elenco di preventivi “personalizzati” sulle esigenze dell’utente, con una classifica che va dal più vantaggioso al meno conveniente.

Clicca al link di seguito per avviare ora il calcolo dei preventivi per installare un impianto fotovoltaico:

CALCOLA IL MIGLIOR PREVENTIVO FOTOVOLTAICO »

Proprio per incoraggiare l’acquisto e l’installazione di questa tecnologia che sfrutta l’energia solare sono in crescita gli incentivi nazionali per privati messi in campo dal Governo e dalle amministrazioni locali, come gli incentivi fotovoltaico a fondo perduto disponibili in Sicilia.

Transizione verde: IEA, fonti fossili verso il picco nel 2030

LO SCENARIO ENERGETICO NEL 2030 
1 La domanda di fonti fossili è destinata a raggiungere il suo picco entro il 2030
2 La quota delle rinnovabili nel mix elettrico globale si avvicinerà al 50% (oggi è il 30%)
3 Gli investimenti nei progetti di eolico offshore saranno il triplo di quelli destinati a nuove centrali a carbone e gas
4 Il numero di auto elettriche sarà quasi 10 volte superiore a quello oggi circolante nel mondo
5 Si venderanno più pompe di calore e sistemi di riscaldamento elettrici rispetto alle caldaie a gas

Secondo quanto si legge nel documento di sintesi del World Energy Outlook 2023 di IEA, “l’eredità della crisi energetica globale potrebbe essere l’inizio della fine dell’era dei combustibili fossili: l’impulso alla transizione verso l’energia pulita è ora sufficiente per far sì che la domanda globale di carbone, petrolio e gas naturale raggiunga un punto massimo prima del 2030”.

Non solo: “la quota di carbone, petrolio e gas naturale nell’approvvigionamento energetico globale – bloccata per decenni intorno all’80% – inizierà a scendere e raggiungerà il 73% entro il 2030. Si tratta di un cambiamento importante”, certifica l’Agenzia internazionale dell’energia nel suo rapporto annuale sullo scenario mondiale dell’energia.

Al declino delle fonti fossili fa da contraltare la corsa inarrestabile delle fonti “pulite”, che nel 2030 “giocheranno un ruolo significativamente maggiore rispetto a quello che ricoprono oggi”, si legge ancora nelle 353 pagine del documento.

Un esempio? Nel 2030 la quota delle rinnovabili nel mix elettrico globale si avvicinerà al 50%, rispetto all’attuale 30% e il numero di auto elettriche sarà quasi 10 volte superiore a quello circolante nel mondo.

Nella classifica delle tecnologie che giocheranno un ruolo chiave nella “rivoluzione” verde ormai in marcia, il report assegna il primo gradino del podio al solare fotovoltaico. Questa fonte è infatti destinata a “generare più elettricità di quanta ne produca attualmente l’intero sistema elettrico statunitense”, dice il report. Ma uno posto di rilievo è assegnato anche all’eolico offshore: gli investimenti per i nuovi progetti per lo sviluppo di questa tecnologia “saranno tre volte superiori” rispetto a quelli investiti nella realizzazione di nuove centrali elettriche a carbone e a gas. E ancora: pompe di calore e altri sistemi di riscaldamento elettrici si imporranno sulle caldaie a combustibili fossili.

Evidenze che spingono Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), a sostenere che “la transizione verso l’energia pulita sta avvenendo in tutto il mondo ed è inarrestabile. Non è una questione di ‘se’, ma di ‘quanto presto’, e prima è, meglio è per tutti noi. I governi, le aziende e gli investitori devono sostenere la transizione verso l’energia pulita anziché ostacolarla. I vantaggi offerti sono immensi, tra cui nuove opportunità industriali e posti di lavoro, sicurezza energetica, aria più pulita, accesso universale all’energia e un clima più sicuro per tutti”.