Per quanto la crisi energetica abbia acceso i riflettori sulle fonti di energia pulita come asset per il sistema Paese, la crescita delle rinnovabili in Italia nel 2023 è rallentata dalla burocrazia e arranca rispetto ai target europei di emissioni stabiliti dal pacchetto “Fit for 55” per il 2030.
A scattare una fotografia (tra luci e ombre) dell’andamento delle fonti di produzione di energia verde in Italia sono i dati dell’Osservatorio Fer (Fonti di energia rinnovabili) di Anie rinnovabili e l’ultimo report di Legambiente, dal titolo “Scacco matto alle rinnovabili”. Quest’ultimo ha mappato le maggiori criticità, a livello nazionale e regionale, che limitano lo sviluppo delle fonti di energia pulita in Italia, ostacolando la transizione green del nostro Paese.
Fonti rinnovabili: 3,036 Gw di nuova potenza nel 2022 in Italia
FONTI PULITE: IL REPORT DI ANIE RINNOVABILI |
LA CRESCITA DEL COMPARTO IN CIFRE |
Nuova potenza da fonti rinnovabili installata nel 2022 in Italia |
3,036 gigawatt di nuova potenza di cui:
- 2,927 Gw da nuovi impianti
- 0,109 Gw dal potenziamento degli impianti esistenti
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Distribuzione della potenza generata |
- 2,482 Gw di fotovoltaico
- 0,526 Gw di eolico
- 0,031 Gw di idroelettrico
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Totale della potenza installata da fonti pulite |
60,7 Gw al 31 dicembre 2022 in Italia |
Secondo le cifre rese note dall’Osservatorio Fer di Anie rinnovabili e riportate dall’Agenzia Ansa, nel 2022 in Italia sono stati installati 3,036 gigawatt di nuova potenza da fonti rinnovabili, considerando sia i nuovi impianti (2,927 Gw) sia il potenziamento di quelli già esistenti (0,109 Gw). Ecco la distribuzione per fonti della nuova potenza generata:
- 2,482 Gw di fotovoltaico;
- 0,526 Gw di eolico;
- 0,031 Gw di idroelettrico.
Al 31 dicembre 2022 in Italia risultavano installati 60,7 Gw di fonti pulite.
Per quanto si sia schiacciato il piede sull’acceleratore delle fonti green negli ultimi 12 mesi, la strada verso la transizione energetica è però ancora in salita: “Seppure le Fer registrino un incremento del 109% di nuova potenza installata nel 2022 rispetto al 2021 – scrive l’Osservatorio -, siamo ben lontani dall’obiettivo di 9 Gw/anno previsti dallo scenario FitFor55 elaborato da Terna-Snam nel 2022, per il quale è necessario un incremento di nuova potenza pari al 200% di quanto conseguito nel 2022”.
Legambiente: le criticità che bloccano le rinnovabili in Italia ai raggi X
AUTORIZZAZIONI REGIONALI NEGLI ANNI |
FOTOVOLTAICO: PERCENTUALE DI AUTORIZZAZIONE |
EOLICO: PERCENTUALE DI AUTORIZZAZIONE |
2019 |
41% |
6% |
2020 |
19% |
4% |
2021 |
9% |
1% |
2022 |
1% |
0% |
Secondo Legambiente, è nelle Regioni che i progetti di nuove fonti rinnovabili si arenano in Italia. Colpa, stando all’indagine “Scacco matto alle rinnovabili”, di norme poco chiare, procedure burocratiche complicate, ma anche veti frequenti di comunità e amministratori locali. Indice puntato anche contro le Soprintendenze ai beni culturali accusate di frenare le procedure di approvazione.
Ecco la fotografia in cifre contenuta nel report di Legambiente: nel 2022, gli enti locali (Regioni e Comuni) hanno rallentato l’iter dei progetti, autorizzando solo l’1% dei progetti di centrali solari e lo 0% di quelli di centrali eoliche.
Per quanto riguarda il fotovoltaico, nel 2019 aveva ricevuto l’autorizzazione regionale il 41% dei progetti. Una percentuale scesa al 19% nel 2020, al 9% nel 2021 e all’1% l’anno scorso. Ancor peggio i dati dell’eolico, con una percentuale di autorizzazioni rilasciate dalle Regioni nel 2019 del 6%, del 4% nel 2020, dell’1% nel 2021, fino allo 0% nel 2022.
Le imprese del settore: serve una mappa delle aree idonee agli impianti
Anche le aziende del comparto vanno in pressing sul governo affinché sia pubblicato il decreto con le linee guida per le aree idonee ad ospitare i nuovi impianti, così da accelerare l’installazione di nuovi centri green.
“Il decreto energia del marzo 2022 ha semplificato le procedure per le autorizzazioni degli impianti di fonti rinnovabili nelle aree giudicate idonee – ha detto in un’intervista all’Agenzia Ansa Attilio Piattelli, vicepresidente di Italia Solare, l’associazione delle imprese del fotovoltaico -. Il problema è che la mappatura delle aree idonee non c’è ancora. Il decreto prevedeva che il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica desse le linee guida entro giugno dell’anno scorso, e che le Regioni individuassero le aree entro dicembre. Ma il decreto non è ancora uscito, e le aree idonee non ci sono”.
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