Rinnovabili in Italia: autorizzazioni più veloci da Aprile 2023

Acceleratore schiacciato sulla produzione di energia da fonti pulite in Italia. Il decreto legge sul PNRR semplifica e velocizza l’iter per la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Tutto quello che c’è da sapere ad aprile 2023 su SOStariffe.it.

In 30 secondi

Via libera più veloce agli impianti alimentati da fonti rinnovabili ad aprile 2023:
  • Con il decreto legge sul PNRR, si accorciano i tempi di autorizzazione degli impianti a fonti rinnovabili
  • L'iter dovrà concludersi entro 150 giorni dalla ricezione dell’istanza di avvio del procedimento
  • Introdotta anche una “corsia veloce” per lo sviluppo dell’idrogeno verde e/o rinnovabile
  • Famiglie a caccia di energia pulita: come trovare le offerte luce green con il comparatore di SOStariffe.it
Rinnovabili in Italia: autorizzazioni più veloci da Aprile 2023

Procedure più snelle e tempi più veloci per l’iter di autorizzazione degli impianti che sfruttino le fonti rinnovabili di energia. È quanto prevede il decreto legge sul PNRR, approvato dal Consiglio dei ministri a febbraio 2023 e ora all’esame della commissione Bilancio del Senato per la sua conversione in legge (la discussione in Aula dovrebbe slittare a dopo Pasqua).

Prima di passare ai raggi X le novità contenute nel provvedimento, ricordiamo che, secondo l’ultimo report di Legambiente, il “nemico numero uno” per lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia è la burocrazia. Con gli intoppi e ostacoli maggiori che si riscontrano a livello locale: l’associazione ambientalista ha infatti rilevato che, nel 2022, gli enti locali (Regioni e Comuni) hanno rallentato l’iter dei progetti, autorizzando appena l’1% dei progetti di centrali solari e lo 0% di quelli di centrali eoliche.

Sprint rinnovabili: l’iter di autorizzazione è più veloce ad Aprile 2023

COSA CAMBIA PER GLI IMPIANTI A FONTI RINNOVABILI SPIEGAZIONE IN PILLOLE
L’iter di autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili si velocizza Esso deve essere concluso entro 150 giorni dalla ricezione dell’istanza di avvio del procedimento
Si snellisce l’iter di installazione degli impianti fotovoltaici La procedura si semplifica nelle seguenti aree di destinazione:

  • industriale
  • artigianale
  • commerciale
  • discariche e cave non più soggette a sfruttamento
Corsia veloce per lo sviluppo dell’idrogeno verde e/o rinnovabile Si rimette esclusivamente alla VIA statale l’esame dei progetti per impianti che producano energia da questa fonte pulita

Come precisa una nota del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, il decreto legge sul PNNR “introduce nuove disposizioni di semplificazione per la diffusione di impianti alimentati da fonti rinnovabili”.

Una di queste riguarda la decisione di rendere più veloce l’iter per l’autorizzazione degli impianti a fonti rinnovabili che, come si legge ancora nella nota, “dovrà concludersi entro 150 giorni dalla ricezione dell’istanza di avvio del procedimento, con un provvedimento di autorizzazione che comprenda anche la Valutazione di impatto ambientale (VIA), ove occorrente”.

A questo proposito, il decreto legge sul PNRR chiarisce inoltre che “il Ministero della cultura partecipa al procedimento autorizzatorio solo con riferimento a progetti, non soggetti a VIA, localizzati in aree sottoposte a tutela e non più nelle aree contermini”.

Tra le altre disposizioni previste nel decreto legge si annoverano anche “misure per rendere più semplice e snello l’iter di installazione di impianti fotovoltaici in aree a destinazione industriale, artigianale e commerciale, nonché in discariche e cave non più soggette a sfruttamento. È prevista, poi, una misura volta a ridurre la fascia di rispetto (da beni o aree sottoposte a vincoli paesaggistici) per l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici”.

Come si legge ancora nella nota del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, è stata anche prevista una “corsia veloce” per lo sviluppo dell’idrogeno verde e/o rinnovabile, rimettendo esclusivamente alla VIA statale l’esame di progetti per impianti che producano energia da questa fonte pulita, affidandone l’istruttoria alla Commissione tecnica PNRR-PNIEC. Sono state inoltre approvate semplificazioni normative riguardanti gli impianti di accumulo energetico e agro-fotovoltaici, oltre a interventi volti a liberalizzare il cosiddetto “mini-eolico”.

Intanto, durante il vaglio del provvedimento in commissione Bilancio del Senato, è stato depositato un nuovo emendamento del governo che allargherebbe ulteriormente le maglie della normativa: la proposta è infatti quella di cancellare l’obbligo della Valutazione di impatto ambientale fino al 30 giugno 2024 per i progetti legati all’energia rinnovabile purché rientrino in piani già sottoposti positivamente a Valutazione ambientale strategica (VAS).

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