Pagamenti digitali: nei supermercati italiani è addio al contante

Più pagamenti digitali nei supermercati e nei negozi di alimentari. Il contante si utilizza sempre meno alla cassa. Lo rivela l’Osservatorio Alimentari Cashless di SumUp. E i pagamenti cashless stanno diventando una tendenza sempre più diffusa nel nostro Paese, come confermano anche i dati dell'indagine di The European House - Ambrosetti. Per trovare una carta per pagamenti e un conto corrente vantaggiosi a maggio 2024, consulta il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 sec.
Pagamenti digitali in crescita nei supermercati e negozi di alimentari. Scopri la ricerca di SumUp:
  1. Pagamenti senza contanti aumentati del +29% nei primi tre mesi del 2024
  2. Più di due terzi dei pagamenti digitali valgono meno di 20€
  3. Le province d’Italia dove i pagamenti cashless sono cresciuti di più
  4. Cosa rivela la fotografia in cifre dell'indagine di The European House - Ambrosetti
  5. Con SOStariffe.it, scopri le migliori offerte conto corrente tra i partner a maggio 2024
Pagamenti digitali: nei supermercati italiani è addio al contante

Pagamenti digitali sostituiscono sempre più spesso i contanti nei supermercati e nei negozi di alimentari per pagare la spesa. Nel primo trimestre del 2024, i pagamenti cashless in questo settore, infatti, sono cresciuti in tutta Italia del +29,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È diminuito, invece, il valore dello scontrino medio digitale, sceso da 21,9 euro a 20,4 euro, facendo registrare un -6,7%. Quest’ultimo è il segno di una maggiore propensione da parte dei consumatori a pagare con carta anche i piccoli acquisti.  

È quanto emerge dall’Osservatorio Alimentari Cashless di SumUp che ha analizzato l’evoluzione dei pagamenti digitali nella spesa alimentare degli italiani nel primo trimestre 2024, a livello nazionale e provinciale, per fornire a commercianti e consumatori una panoramica sull’andamento del trend in tutta la Penisola. E, allargando il focus su come gli italiani pagano i propri acquisti oltre la spesa degli alimentari, anche i risultati della Survey 2024, realizzata da The European House – Ambrosetti, conferma che la tendenza ai pagamenti cashless continua la sua parabola ascendente.

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Pagamenti digitali: come cresce il cashless nei supermercati a maggio 2024

PAGAMENTI DIGITALI: DOVE CRESCONO DI PIÙ
1 Parma +165,9%
2 Prato +104,2% 
3 Pescara +103,9%
4 Pisa +103,4% 
5 Macerata +84,6%
6 Padova +76,4%
7 Ravenna +74,6%
8 Fermo +72,1% 
9 Forlì-Cesena +66,9%
10 Viterbo +64,5%

I dati dell’Osservatorio Alimentari Cashless di SumUp conferma che la spesa degli italiani è sempre più cashless: che si tratti di riempire il carrello o di passare sul nastro solo qualche articolo, i clienti dei supermercati di tutta Italia sembrano “apprezzare la rapidità e l’efficienza dei pagamenti digitali. Di conseguenza, sono in aumento i merchant del settore alimentari che si stanno dotando di soluzioni innovative per rendere più smart l’esperienza di acquisto dei consumatori”.

Il podio delle province che, nel primo trimestre 2024, registra la crescita più alta di transazioni digitali è così formato: 

  • Parma (+165,9%);
  • Prato (+104,2); 
  • Pescara (+103,9%). 

In questa speciale graduatoria stilata da SumUp, al quarto posto c’è Pisa (+103,4%), al quinto Macerata (+84,6%). E poi via via le altre province a completare la top ten: Padova (+76,4%), Ravenna (+74,6%), Fermo (+72,1%), Forlì-Cesena (+66,9%) e Viterbo (+64,5%).

Pagamenti digitali anche per una spesa alimentare di pochi euro

PAGAMENTI DIGITALI: SCONTRINI PIÙ BASSI
1 Prato 12,9 € 
2 Trapani 14,8 €
3 Aosta 15,7 € 
4 Modena 16,1 €
5 Bologna 16,1 € 
6 Milano 16,7 € 
7 Livorno 16,7 € 
8 La Spezia 17 € 
9 Roma 17 €
10 Firenze 17,2 €

Sempre sulla base dei dati raccolti dall’Osservatorio Alimentari Cashless di SumUp e relativi ai primi tre mesi del 2024, risulta che a fronte di un leggero calo dell’inflazione nei beni alimentari (secondo l’ISTAT passata da +2,6% a +2,2%), il carovita continua a incidere sulle abitudini di consumo degli italiani, che si orientano su una spesa di importo sempre più contenuto: tra gennaio e marzo 2024 il 38,8% delle transazioni digitali è avvenuto per acquisti inferiori a 10 euro, mentre il 29,7% sotto i 20 euro; il 14,5% è compreso tra 20 e 30 euro; il 10,3% tra 30 e 50 euro. Solo inferiore al 7%, invece, il totale di transazioni che supera i 50 euro. Guardando la crescita delle transazioni cashless dal 2023  le spese inferiori a 10 euro segnano un +39,4% di pagamenti senza contanti, mentre quelle sotto i 20 euro un +22,6%. 

Nei supermercati e nei negozi di alimentari, quindi, la carta si usa non soltanto per la spesa nel carrello ma, soprattutto, per gli acquisti più piccoli da pagare rapidamente in cassa”, spiegano dall’Osservatorio di SumUp.

La classifica delle province con gli scontrini digitali più bassi d’Italia, invece, evidenzia una maggiore varietà tra Nord, Centro e Sud. Ai primi posti si trovano Prato (12,9 euro), Trapani (14,8 euro) e Aosta (15,7 euro). Seguono le province di Modena e Bologna (16,1 euro), Milano e Livorno (16,7 euro), La Spezia e Roma (17 euro). A chiudere la top 10 c’è, infine, la provincia di Firenze (17, 2 euro).

Pagamenti digitali: l’Italia diventa sempre più cashless a maggio 2024

PAGAMENTI DIGITALI IN ITALIA LE CIFRE
Valore del transato cashless nel 2023 450 miliardi di €, pari al 40% dei consumi
Transato cashless dal 2015 al 2022 +226 miliardi di €, passando da 174 a 400 miliardi di €
Ricorso a pagamenti elettronici 67,2% degli italiani lo esegue più volte a settimana
Riduzione del contante 1 italiano su 2 è favorevole
Quanti vogliono aumentare i pagamenti cashless 70% degli italiani

L’Italia corre lungo la strada che la sta portando a diventare un Paese senza contanti, dove i pagamenti degli acquisti fatti dai consumatori sono eseguiti per la maggior parte con il “denaro elettronico“.

Secondo gli analisti di The European House – Ambrosetti, nel 2023 si stima che il valore transato cashless sia aumentato fino a 450 miliardi di euro, ossia il pagamento del 40% dei consumi. Un valore che è quasi triplicato nel periodo 2015-2022, passando da 174 miliardi a 400 miliardi di euro. Nonostante la crescita di queste cifre, il nostro Paese è solo al 21esimo posto nella speciale classifica dei 27 Stati membri dell’UE per numero di transazioni senza contanti pro-capite. 

Stando ai risultati della Survey 2024 realizzata da The European House – Ambrosetti, quest’anno si conferma il consolidamento iniziato dal 2020, con la quota di italiani che dichiara di voler aumentare il ricorso al cashless pari a oltre il 70% per il terzo anno consecutivo. L’incremento della preferenza verso il cashless è spinto dai pagamenti innovativi (digital wallet e P2P) che hanno quintuplicato il loro peso sul totale negli ultimi 5 anni (da 2% a 10,7%). Circa 3 italiani su 5 riportano di aver aumentato l’utilizzo dei pagamenti cashless rispetto all’anno precedente e oltre 1 italiano su 2 afferma di voler ridurre l’utilizzo del contante nei prossimi anni.

Dalla ricerca messa a punto da The European House – Ambrosetti, per il 60% degli italiani i principali vantaggi dei pagamenti cashless sono velocità e comodità. Al punto che oltre 2 italiani su 3 (il 67,2%) ricorrono a pagamenti elettronici più volte a settimana oppure ogni giorno, mentre solo l’1% dei cittadini sostiene di non fare mai ricorso alla “moneta digitale”.

Per quanto riguarda, le opinioni degli esercenti, 2 su 5 ritengono che rifiutando di accettare pagamenti cashless perderebbero in media il 26% dei clienti, con valori oltre il 60% per alcune categorie: alimentari, abbigliamento al dettaglio, bar/tabacchi e hotel/strutture ricettive. 

Da ultimo, ma non meno significativo, l’indagine di The European House – Ambrosetti evidenzia che oltre 7 italiani su 10 non sono a conoscenza che i pagamenti cashless generano meno impatti ambientali rispetto al contante, pari a -21% di emissioni di CO2 per singola transazione.

Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.