- Il costo dei mutui in Italia aumenta più della media europea
- I tassi alti frenano il mercato dei finanziamenti per comprare la casa
- Con SOStariffe.it, le offerte mutui di ottobre 2023 per risparmiare sulla rata mensile
Mutui e tassi in crescita rallentano l’accensione di nuovi prestiti per acquistare casa in Italia rispetto alla media dei Paesi europei. Il caro mutui pesa sulle famiglie, anche dopo i rialzi del costo del denaro varati dalla BCE. Per risparmiare sulla rata del mutuo a ottobre 2023, c’è il comparatore di SOStariffe.it che confronta le migliori offerte disponibili.
Con mutui e tassi in crescita, gli italiani sono poco indebitati a confronto della media dei cittadini europei, ma sono gravati dai costi di un finanziamento per comprare casa rispetto agli abitanti del Vecchio Continente. Il risultato è un rallentamento dei mutui in un mercato immobiliare con una domanda che rimane elevata e insoddisfatta. A scattare una fotografia dello stato di salute del segmento mutui e del settore residenziale lungo la Penisola è l’ultima edizione del report “Italian Living Overview”di Savills, una delle società leader nell’immobiliare nel mondo e fondata nel Regno Unito nel 1855.
Prima di analizzare nel dettaglio l’andamento dei mutui per acquistare casa, un aiuto per abbassare la rata mensile in tempi di aumenti dei prestiti a tasso variabile, dopo l’innalzamento del costo del denaro deciso dalla Banca centrale europea (BCE), arriva dal comparatore mutui di SOStariffe.it, che mette a confronto le migliori soluzioni anche per una surroga del mutuo in corso. Per saperne di più, clicca sul bottone verde qui sotto:
LE DOMANDE | LE RISPOSTE |
Perché la BCE aumenta i tassi? | Per ridurre l’inflazione, riportandola al 2% |
Quanto è l’inflazione in Italia a settembre 2023? | È al 5,3% (fonte ISTAT), al 4,3% nell’Eurozona |
Di quanto sono cresciuti i mutui per comprare casa in 12 mesi? | Del 22% per un mutuo a 20 anni da luglio 2022 a luglio 2023 |
Quanto era a luglio 2023 il tasso medio dei prestiti per acquistare un’abitazione? | Il tasso d’interesse medio era del 4,19% a luglio 2023 (fonte Sole 24 Ore) |
È più conveniente un mutuo a tasso fisso oppure a tasso variabile? | È più vantaggioso un mutuo a tasso fisso, perché non varia durante la durata del prestito |
La BCE, con il decimo rialzo consecutivo dei tassi di settembre 2023, ha innescato un aumento delle rate dei mutui a tasso variabile, penalizzando numerose famiglie e imprese. La mossa dell’Istituto di Francoforte è stata fatta per domare l’inflazione elevata (5,3% in Italia a settembre 2023 e 4,3% nell’Eurozona). Ma, almeno sino a fine 2023, i mutui per la casa a tasso fisso saranno più salati. Un incremento già in corso da mesi.
Infatti a luglio 2023 (ultimo dato disponibile), stando al Sole 24 Ore,in Italia:
Di fronte a questi rialzi, gli esperti di MutuiOnline.it, il comparatore di mutui leader in Italia fotografano una fuga dai mutui a tasso variabile scesi sotto la soglia del 5% del totale, mentre quelli a tasso fisso rappresentano ormai oltre il 90% dei mutui attivati. Una tendenza destinata a proseguire anche nei prossimi mesi: infatti il picco degli aumenti è previsto per il trimestre ottobre, novembre e dicembre 2023. Poi, nel 2024, potrebbe cominciare una discesa.
Per chi invece avesse già un mutuo in corso, gli esperti di MutuiOnline.it consigliano una serie di mosse alternative per trovare soluzioni che facciano risparmiare sulle rate mensili. Ecco quali:
In questi mesi la scelta della BCE di proseguire nella politica di rialzo dei tassi sta avendo un impatto sul panorama dei mutui casa. Come era prevedibile, l’aumento del costo del denaro, anche a ottobre 2023 rallenta l’accesso al credito da parte di chi desideri comprar casa contraendo un mutuo.
Secondo il rapporto “Italian Living Overview”di Savills, il mercato immobiliare rimane vivace a Milano e Roma, con un crescente interesse per Firenze, Bologna e Torino.
Peter Allen, head of Operational Capital Markets UK&EMEA di Savills ha spiegato al Sole 24 Ore che per acquistare un appartamento di 106,8 metri quadri (la metratura preferita) con un loan to value del 79% (ovvero il rapporto tra l’importo del mutuo e il valore dell’immobile), “una famiglia italiana ha bisogno di uno stipendio netto mensile di 3.300 euro, mentre un anno fa ne bastavano 2.700 euro”.
Nel nostro Paese, purtroppo, secondo gli analisti di Savills:
Tutti fattori che rischiano di frenare il mercato immobiliare e, di conseguenza, anche quello dei mutui.