Emissioni in aumento in Italia: a rischio gli obiettivi per il 2023

Crescono le emissioni di gas serra in Italia e la strada verso i target UE da centrare nel 2030 è in salita. La fotografia in cifre scattata da ISPRA nel suo National Inventory Report 2023. In aggiunta, un focus su come trovare le migliori offerte luce e gas green per ridurre le spese in bolletta salvaguardando il Pianeta su SOStariffe.it.

In 30 secondi

Nel report di ISPRA, la fotografia in cifre delle emissioni di gas serra in Italia:
  1. Tra il 2020 e il 2021, le emissioni di gas serra sono cresciute del +8,5% 
  2. Nel 2022, si stima un incremento del +0,1%
  3. I settori trasporti e produzione di energia i più "colpevoli" per i livelli delle emissioni
  4. Poco promettenti gli scenari al 2030 per il raggiungimento dei target UE
  5. Con SOStariffe.it è possibile trovare le offerte luce e gas più convenienti di maggio 2023
Emissioni in aumento in Italia: a rischio gli obiettivi per il 2023

Le emissioni di gas serra in Italia tornano a crescere, invertendo così la tendenza registrata durante la pandemia da Covid-19 quando lo stop delle attività produttive ne aveva favorito una battuta d’arresto.

Secondo il National Inventory Report 2023 di ISPRA (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), le emissioni di gas serra, da Nord a Sud della nostra Penisola, sono aumentate del +8,5% in un solo anno (2020-2021). Un’accelerata che, secondo le prime stime a disposizione, è destinata a mantenere la rotta anche nel 2022, con una crescita del +0,1% dei livelli emissivi, a fronte di un aumento previsto del PIL (il prodotto interno lordo) pari all’1,7%.

Per quanto questo balzo in avanti delle emissioni sia lontano dai livelli del 1990 (da allora c’è stato un abbattimento del 20%) grazie anche allo sprint delle rinnovabili, il nostro Paese procede comunque a rilento verso i target del decennio 2021-2030: “Secondo gli obiettivi proposti dalla Commissione europea, al 2030 le emissioni Effort sharing di gas serra dovrebbero ridursi del 43,7% rispetto ai livelli del 2005, mentre gli scenari attuali indicano una riduzione di meno del 30%”, fanno sapere da ISPRA.

Su le emissioni di gas serra: trasporti ed energia sul banco degli imputati

I QUATTRO PILASTRI DEL REPORT DI ISPRA
1 Le emissioni di gas serra in Italia sono aumentate del +8,5% in un solo anno (2020-2021), pur con un calo del 20% rispetto al 1990
2 Le stime del 2022 prevedono una crescita del +0,1% dei livelli emissivi
3 La metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti è prodotta da trasporti ed energia
4 Sempre più in salita la strada verso il raggiungimento dei target UE per l’abbattimento dei livelli di gas serra

Come accennato poco sopra, le emissioni di gas serra in Italia stanno percorrendo un trend di crescita. Quali sono i comparti che trainano questa parabola ascendente?

Il report di ISPRA individua come i principali responsabili di circa la metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti i settori della produzione di energia e dei trasporti, anche se il settore energetico mostra una riduzione del 21,8% dal 1990 al 2021 dovuta al calo delle emissioni provenienti dalle industrie energetiche, manifatturiere e delle costruzioni (nel 2021 diminuiscono del 37,2% e del 41,5%)”.

In calo rispetto al 1990, come evidenziano dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, anche le emissioni provenienti dal settore delle industrie energetiche (-37% nel 2021), anche a fronte di un aumento della produzione di energia termoelettrica.

Non meno “colpevole” è il settore dei trasporti che “contribuisce in maniera importante alle emissioni nazionali di gas serra: nel 2021 il settore ha contribuito complessivamente per il 24,7% rispetto al totale nazionale”, spiegano da ISPRA in una nota. In particolare, il trasporto stradale costituisce “la fonte maggioritaria di emissioni (93% del settore dei trasporti)”.

Se i dati del 2020 sono stati influenzati dalla riduzione della mobilità per i lockdown legati alla diffusione del Covid-19, nel 2021 “le emissioni tendono a riallinearsi con gli anni precedenti la pandemia mostrando una crescita del 19% rispetto all’anno precedente”, proseguono gli esperti di ISPRA.

Le emissioni nel 2022 e la strada in salita verso i target UE

  GAS SERRA NEL 2022: I SETTORI GAS SERRA NEL 2022: LE PERCENTUALI
1 Trasporti +5,5% 
2 Produzione di energia +9,6%
3 Riscaldamento -11,3%
4 Industria -5,9%

Secondo i dati disponibili per il 2022, ISPRA prevede un lieve aumento dei livelli emissivi rispetto al 2021 (+0,1%) a fronte di una crescita del PIL che si attesterebbe all’1,7%.

I responsabili di questo andamento? La crescita delle emissioni nel settore trasporti (+5,5%) e nella produzione di energia (+9.6%), mentre per gli altri comparti sono attese marcate riduzioni delle emissioni, in particolare per il riscaldamento (-11.3%) e per l’industria (-5.9%).

Una situazione che, secondo la radiografia di ISPRA, rende “poco promettenti” gli scenari al 2030, tanto che si prevedono “una scarsa riduzione delle emissioni nei settori trasporti e riscaldamento e un disallineamento rispetto agli obiettivi stabiliti dall’Effort Sharing che nel 2030 potrebbe superare i 15 Milioni di tonnellate”. Da qui l’appello a cambiare rotta: è “fondamentale invertire il trend se vogliamo rispettare gli obiettivi di riduzione delle emissioni”.

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