Carte di pagamento: come scegliere quella giusta per gli acquisti

La scelta della carta di pagamento giusta per gli acquisti non è semplice, in particolare durante un periodo caotico come il mese di dicembre, quando gli acquisti si moltiplicano per via del Natale. Per i consumatori diventa importante scegliere la carta giusta per completare senza problemi gli acquisti online e in negozio, considerando costi, libertà e semplicità di utilizzo.

In 30 sec

Quale carta di pagamento scegliere?
  • l'analisi dell'Osservatorio SOStariffe.it prende in considerazione tre tipi di carte a disposizione dei consumatori
  • le carte di debito, direttamente collegate dal conto corrente
  • le carte prepagate, accessibili a tutti (anche a minorenni in alcuni casi) che possono avere anche un IBAN
  • le carte di credito, più costose ma con più servizi inclusi, come la possibilità di pagare a rate
Carte di pagamento: come scegliere quella giusta per gli acquisti

Il transato dei pagamenti digitali in Italia è cresciuto del +13% (dati Osservatorio Innovative Payments) e il sorpasso delle carte di pagamento ai danni del contante è sempre più vicino. In questo contesto, reso ancora più evidente dal periodo di Natale, diventa fondamentale scegliere la carta di pagamento giusta, andando a considerare vantaggi e svantaggi.

A fare il punto della situazione è la nuova indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it che ha preso in considerazione le tre tipologie di carte a disposizione degli utenti. Per completare un pagamento è possibile scegliere una carta di debito, direttamente abbinata al proprio conto corrente.

In alternativa, c’è la carta di credito, con possibilità di scegliere tra le carte a saldo e quelle a rate o revolving. La terza opzione è rappresentata da una carta prepagata che, in alcuni casi, può essere dotata di IBAN per sostituire, almeno in parte, il conto corrente. Ogni tipologia di carta ha punti di forza e di debolezza.

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Carte di debito: sempre incluse con il conto corrente

La prima opzione a disposizione degli utenti è la carta di debito, direttamente collegata al saldo del conto corrente a cui sono abbinate. Questa carta è, in genere, abbinata senza costi aggiuntivi al conto. I costi legati al possesso di questa carta sono minimi: il canone annuo, infatti, è in media pari a 3,91 euro. Bisogna, però, considerare i costi del conto abbinato: il canone è di 24,70 euro all’anno a cui bisogna sommare l’imposta di bollo di 34,20 euro all’anno in caso di giacenza media superiore a 5.000 euro. Da notare, però, che per il 36% dei conti analizzati dall’Osservatorio c’è il canone zero mentre per il 48% c’è la possibilità di riduzione/azzeramento, rispettando alcune condizioni.

CARTE DI DEBITO CARATTERISTICHE
Costo di emissione 0,77 €
Canone annuo 3,91 €
Canone conto abbinato 24,70 €

Carte prepagate: lo strumento adatto a tutti per gli acquisti

La carta prepagata è una delle opzioni migliori per gli acquisti. Il costo di emissione è pari a 6,30 euro con un canone annuo che, in media, risulta pari a 4,78 euro. Le carte prepagate, in molti casi, sono attivabili anche senza avere un conto corrente d’appoggio e, quindi, in modo indipendente. Quando il conto è richiesto, in ogni caso, bisogna considerare un canone annuo medio di 20,33 euro.

Per quanto riguarda il costo di ricarica, invece, la commissione media è di 0,54 euro, andando a considerare la modalità più economica di ricarica messa a disposizione dalla banca (via bonifico oppure tramite il canale Home Banking del conto, in genere). Scegliendo altre modalità di ricarica è possibile registrare una crescita dei costi.

Tra le carte prepagate ci sono anche le carte conto. Si tratta di prepagate con IBAN, utilizzabili per rimpiazzare, almeno in parte, il conto corrente. Queste carte hanno un canone leggermente più alto (6,86 euro). Da notare, inoltre, che il costo delle prepagate è calato in modo significativo negli ultimi anni. Rispetto al 2021, infatti, una prepagata prevede un canone di tenuta più basso del 35%.

COSTI CARTE PREPAGATE TUTTE LE CARTE CARTE CON IBAN SENZA IBAN
Costo di emissione 6,30 € 5,54 € 6,74 €
Canone annuo 4,78 € 6,86 € 3,61 €
Variazione canone rispetto al 2021 -35% -42% -29%
Commissione minima di ricarica 0,54 € 0,38 € 0,62 €
Canone conto abbinato 20,33 € 6,85 € 27,07 €

Carte di credito: costi più elevati ma anche più servizi

A completare le opzioni disponibili per gli utenti ci sono le carte di credito. Lo studio ha considerato, in particolare, le carte “entry level”, in genere chiamate carte Classic, che richiedono requisiti reddituali più bassi rispetto alle carte premium.

Per queste carte si registra un canone annuo medio di 30,97 euro che va a sommarsi al costo del conto corrente d’appoggio, pari a 29,52 euro. Il costo di tenuta aumenta per le carte a saldo, risultando pari a 34,90 euro. Per le carte revolving, che permettono pagamenti a rate, invece, il canone risulta di 19,83 euro.

Nel confronto con il 2021, si registra un leggero calo del canone annuo per le carte di credito (-6%) legato al calo delle carte a rate (-27,5%) mentre le carte a saldo non evidenziando cambiamenti significativi (+1,7%).

COSTI CARTE DI CREDITO TUTTE LE CARTE DI CREDITO CARTE A SALDO CARTE A RATE
Costo di emissione 0,43 € 0,00 € 1,66 €
Canone annuo 30,97 € 34,90 € 19,83 €
Variazione canone rispetto al 2021 -6,10% 1,70% -27,50%
Canone conto abbinato 29,52 € 30,47 € 25,50 €

Note
– Dati SosTariffe.it – ultima rilevazione del 14/12/2023 considerando 29 istituti e 73 carte di pagamento disponibili sul mercato per i consumatori alla data dell’analisi
– Per le carte di credito sono state considerate esclusivamente le proposte “entry level” degli istituti considerati
– Il dato relativo alla commissione di ricarica per le carte prepagate è calcolato considerando l’opzione più economica proposta dalla banca che ha emesso la carta

Quale carta scegliere per i pagamenti?

La scelta della carta di pagamento giusta non è solo una questione di costi ma anche di modalità di utilizzo e caratteristiche della carta stessa. Una carta di debito, infatti, utilizza i fondi presenti sul conto corrente. Per gli utenti che non vogliono utilizzare una carta legata direttamente al proprio conto principale c’è la necessità di valutare alternative: aprendo un conto secondario (con carta di debito) oppure scegliendo un’altra tipologia di carta.

Le carte prepagate sono un’ottima scelta per i consumatori e, in particolare, per i più giovani (molte prepagate sono disponibili anche per minorenni). I costi sono ridotti e, almeno in parte, le prepagate possono sostituire un conto corrente se dotate di IBAN. Bisogna, però, considerare i costi di ricarica, da non sottovalutare soprattutto in caso di utilizzo frequente. Da notare, inoltre, che le prepagate non sono accettate per tutte le transazioni ed è, quindi, necessario affiancarle a una carta principale (di credito o di debito).

Le carte di credito, infine, sono strumenti di pagamento ricchi di vantaggi, aggiungendo servizi extra per il cliente e permettendo di pagare le spese sostenute in un secondo momento (il mese successivo
per le carte a saldo e con un sistema rateale per quelle revolving che prevedono un tasso di interesse). Da notare, però, che i costi sono elevati (il canone è maggiore) e il prelievo prevede una commissione percentuale che comporta una spesa maggiore rispetto alla stessa operazione effettuata con una carta di debito o una prepagata.