- Pignoramento del conto bancario: quando avviene e come funziona
- Pignoramento dello stipendio: come e quanto
- I migliori conti correnti a zero spese di dicembre 2022
Sul pignoramento dei conti correnti per il pagamento dei debiti ci sono una serie di nuove disposizioni. Con SOStariffe.it scopri norme e limiti a dicembre 2022 che consentono a una banca di bloccare il conto di un debitore o di attuare il prelievo di un quinto di stipendio o pensione accreditati.
Per il pignoramento di conti correnti, stipendi e pensioni, la Corte di Cassazione ha emesso recentemente una sentenza che stabilisce alcuni nuovi principi procedurali per il 2022 e il 2023 che sono diventati fonti di giurisprudenza. Così come la legge di Bilancio 2022 ha fissato che i tempi della procedura di pignoramento nel caso di debiti verso la pubblica amministrazione siano più brevi: il provvedimento, infatti, scatta già dopo la mancata risposta alla prima intimazione di pagamento (o avviso di accertamento).
Ma prima di conoscere più nel dettaglio le novità normative, vediamo in sintesi che cos’è il pignoramento.
TRE TIPOLOGIE DI PIGNORAMENTO | SPIEGAZIONE |
Immobiliare | Concerne i beni immobili (Per esempio: case, terreni, uffici, negozi) |
Mobiliare | Ha per oggetto i beni mobili (Per esempio: auto, moto barche) |
Presso terzi | Riguarda crediti o beni del debitore che sono nella disponibilità di terzi. L’esempio classico è il pignoramento del saldo di un conto corrente bancario |
Per il diritto italiano, il pignoramento è un vincolo giuridico che riguarda il valore di scambio di beni, ma non la loro fruizione. Proprio per questo motivo, il debitore può continuare a disporre materialmente dei beni sottoposti a pignoramento, ma non può effettuare azioni che ne comportino sottrazione, distruzione o deterioramento degli stessi.
LE NOVITA’ DEL 2022 |
Il decreto Aiuti bis ha quantificato l’assegno sociale in 468,28 euro per 13 mensilità per il 2022 |
Minimo vitale è stato elevato da 750 euro al mese a 1.000 euro al mese |
La Corte di Cassazione ha stabilito che il blocco e prelievo di soldi da un conto corrente è “illegittimo” nel caso in cui le motivazioni citate nell’atto di notifica “risultino essere generiche”. Ecco perché la Suprema Corte impone di chiarire con precisione la ratio del provvedimento.
Sempre la Cassazione ha allargato la platea dei destinatari del pignoramento. Adesso può applicarsi anche a consumatori, start-up, professionisti, imprenditori agricoli.
Inoltre, per il pignoramento di pensioni e degli altri assegni di liquidazione, non si possono pignorare somme per un ammontare pari al doppio della misura massima mensile prevista dall’assegno sociale, con un “minimo vitale” di 1.000 euro.
Infine, il decreto Aiuti bis ha determinato che l’assegno sociale per il 2022 ammonti a 468,28 euro per 13 mensilità. Sulla base di quest’importo è poi fissato il limite massimo di pignorabilità su stipendio o pensione già accreditati su un conto corrente. Tale “tetto” può riguardare solo le somme sul conto che eccedano la cifra di 1.404,84 euro, cioè l’ammontare dell’assegno sociale moltiplicato per tre.
Come avviene il pignoramento di un conto corrente, o anche detto pignoramento verso terzi? In estrema sintesi, l’operazione di pignoramento di un conto corrente intestato al debitore è la conseguenza di una procedura giudiziaria avviata da creditore verso un debitore e composto da tre documenti fondamentali:
Quest’ultimo è l’atto esecutivo per mezzo del quale vengono vincolati determinati beni del debitore allo scopo di soddisfare il diritto di credito del creditore. Dal punto vista formale, l’atto di pignoramento contiene un’intimazione da parte dell’ufficiale giudiziario al debitore di non sottrarre i beni pignorati e i frutti della garanzia del credito.
C’è da notare che invece non si passa dal Tribunale per i debiti verso il Fisco: infatti l’Agenzia delle Entrate può pignorare direttamente il conto corrente del debitore. E può procedete in tal senso già dopo la mancata risposta alla prima intimazione di pagamento (o avviso di accertamento).
Quando un atto di pignoramento è trasmesso a una banca, essa è autorizzata a bloccare una determinata somma di denaro dal conto corrente del debitore. Nel momento in cui scatta il pignoramento di un conto corrente non sarà possibile prelevare il denaro depositato. Il blocco del conto rimane in vigore finché il debitore non è riuscito a saldare il proprio debito.
Per un conto corrente cointestato, il pignoramento si applicata soltanto sulla metà del saldo.
Anzitutto va ricordato che, in caso di pignoramento del conto stesso, lo stipendio o la pensione accreditati sul medesimo non potranno mai essere sottratti del tutto al debitore. Infatti, il provvedimento si applicata sul saldo eccedente il limite del triplo dell’assegno sociale.
In secondo luogo, dal momento che l’assegno sociale è rivalutato ogni 12 mesi, anche il limite del pignoramento dello stipendio o della pensione accreditati sul conto corrente sono aggiornati di anno in anno. Invece le mensilità versate successivamente alla notifica dell’atto di pignoramento saranno pignorate di volta in volta nella misura di 1/5, fino all’estinzione del debito, direttamente dal datore di lavoro sulla busta paga o dall’INPS sull’assegno pensionistico.
Oltre alla misura massima pari a 1/5 dell’emolumento versato sul conto per debiti di lavoro o di tributi provinciali o comunali, secondo la regolamentazione in vigore per il 2022, il pignoramento di stipendio o pensione è previsto:
Non sono pignorabili invece i sussidi di grazia o di sostentamento a persone comprese nell’elenco dei poveri, oppure sussidi dovuti per maternità, malattie o funerali da casse di assicurazione, da enti di assistenza o da istituti di beneficenza.
Sia per lo stipendio che per la pensione, il pignoramento deve salvaguardare il “minimo vitale” fissato per legge e che, nel 2022, è pari a 1.000 euro al mese. Si tratta dell’importo previsto per condurre una vita dignitosa.
C’è da osservare che qualora il creditore sia il Fisco, per l’Agenzia delle Entrate applica limiti differenti per il pignoramento dello stipendio:
NOME DELL’OFFERTA | PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA | |
1 | Conto Fineco di FinecoBank |
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2 | Conto Corrente Arancio di ING |
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3 | Conto BBVA |
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Quella che segue è un’analisi delle offerte di altrettanti conti correnti online che sono risultati più convenienti oggi sul mercato bancario poiché taglino le spese di gestione sul canone e sulle commissioni per le principali operazioni.
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