La Cina domina il fotovoltaico con l’80% della capacità produttiva mondiale

Cina da primato nel 2024 nella filiera del fotovoltaico: l’ultimo report di Wood Mackenzie assegna al gigante asiatico una posizione di leadership globale, grazie ai costi nettamente inferiori rispetto ad Europa e Stati Uniti. Tutto quello che c’è da sapere su questa analisi e come trovare il miglior preventivo fotovoltaico a novembre 2023 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 secondi

Report Wood Mackenzie, leadership Cina nel segmento fotovoltaico dal 2024:
  1. Il gigante asiatico dominerà la catena di approvvigionamento dei moduli solari
  2. I prezzi più bassi battono la concorrenza di Europa e Stati Uniti
  3. Il comparatore di SOStariffe.it aiuta a trovare il miglior preventivo fotovoltaico a novembre 2023
La Cina domina il fotovoltaico con l’80% della capacità produttiva mondiale

Cina senza rivali nella filiera del fotovoltaico. Da inizio 2024, il gigante asiatico dominerà la catena di approvvigionamento dei moduli fotovoltaici, assicurandosi una posizione di leadership rispetto ad Europa e Stati Uniti: Pechino, infatti, deterrà oltre l’80% della capacità globale in tutta la catena di fornitura dei moduli solari.

A registrare il primato cinese del fotovoltaico, un segmento sempre più in espansione per il suo ruolo cruciale nella transizione green del nostro Pianeta, è l’ultimo report realizzato dagli analisti di Wood Mackenzie, il gruppo internazionale di ricerca e consulenza nel settore dell’energia e delle rinnovabili, con sede nel Regno Unito.

Prima di capire la portata dell’impatto che il gigante asiatico avrà sul mercato fotovoltaico e quali sono le ragioni della sua leadership, è bene segnalare che il comparatore di SOStariffe.it aiuta i consumatori a fare dell’installazione di un impianto fotovoltaico domestico un vero e proprio “matrimonio” tra convenienza e sostenibilità.

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Fotovoltaico: Cina leader con oltre l’80% della capacità globale

LEADERSHIP CINA: COSA SAPERE
1 Dal 2024 la Cina dominerà la catena di approvvigionamento dei moduli fotovoltaici
2 Il continente asiatico deterrà oltre l’80% della capacità globale lungo tutta la catena di fornitura dei moduli solari
3 I moduli fabbricati in Cina sono più economici di quelli prodotti in Europa e Stati Uniti

A partire dal 2024, la Cina dominerà la catena di approvvigionamento dei moduli solari con oltre l’80% della capacità globale, grazie a costi dei moduli significativamente inferiori rispetto a quelli proposti da Europa e Stati Uniti.

È questa, in sintesi, la conclusione a cui sono giunti gli analisti di Wood Mackenzie nel report dal titolo “How will China’s expansion affect global solar module supply chains?”, che accende proprio i riflettori sugli effetti che l’espansione di Pechino in questo segmento di mercato fino al 2026 avrà sul futuro delle catene di approvvigionamento dei moduli solari.

Dall’inizio del 2024, la Cina deterrà oltre l’80% della capacità globale lungo tutta la catena di fornitura dei moduli solari. Ciò è in parte dovuto al fatto che i moduli, inclusi silicio policristallino, wafer e celle, fabbricati in Cina sono sostanzialmente più economici di quelli europei o statunitensi”, spiega Huaiyan Sun, senior research analyst, Power & Renewables Research, APAC.

La capacità della Cina di produrre e fornire moduli solari sarà sufficiente a soddisfare tutta la domanda globale annuale entro il 2032 – aggiunge Huaiyan Sun Anche se prevediamo che l’India supererà il Sud-Est asiatico (SEA) per diventare la seconda regione di produzione di moduli entro il 2025, la maggior parte di questo mercato rifornirà gli Stati Uniti”.

Nel report, gli analisti di Wood Mackenzie hanno anche passato sotto la lente d’ingrandimento le ragioni che fanno viaggiare con il freno a mano tirato il segmento fotovoltaico tra i principali competitor della Cina. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, gli analisti evidenziano che “grazie agli incentivi e ai sussidi dell’IRA (l’Inflation Reduction Act), gli Stati Uniti stanno rapidamente sviluppando la propria catena di fornitura del fotovoltaico. Tuttavia, poiché negli Stati Uniti non esiste alcuna produzione di wafer, celle o vetro, la nazione dovrà comunque fare affidamento su materie prime importate”.

Volgendo lo sguardo all’Europa, invece, “la scarsa competitività dei moduli prodotti localmente – si legge ancora nella nota di sintesi del report di Wood Mackenzie – ha portato i fornitori europei a chiedere alla Commissione Europea di imporre tariffe sui prodotti cinesi. Lo European Solar Manufacturing Council (ESMC) ha inviato una lettera alla Commissione Europea, denunciando che i moduli cinesi a basso prezzo minacciano lo sviluppo produttivo locale”.