Consumi elettrici 2023 in calo e crescita record per le rinnovabili

Consumi elettrici 2023 in frenata in Italia: -2,8% rispetto al 2022. Record storico per la produzione di energia pulita da fonte eolica (23,4 TWh) e fotovoltaica (30,5 TWh). La fotografia di Terna sulla “fame” di energia elettrica da Nord a Sud della Penisola e un focus su come calcolare il miglior preventivo fotovoltaico a febbraio 2024 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 secondi

La fotografia dei consumi elettrici 2023 in Italia nel report di Terna:
  1. Diminuisce ancora la domanda di elettricità: -2,8% nel 2023 rispetto al 2022
  2. Il calo della domanda riguarda la Penisola da Nord a Sud e anche il comparto industriale
  3. Boom della produzione da fonti rinnovabili: +15,4%, con 5,8 GW di nuove attivazioni
  4. Come puntare sulla transizione energetica con il miglior preventivo fotovoltaico a febbraio 2024
Consumi elettrici 2023 in calo e crescita record per le rinnovabili

Famiglie italiane meno “affamate” di elettricità. I consumi elettrici 2023 nel nostro Paese hanno registrato un calo del -2,8% rispetto al 2022, confermando un trend in discesa già ben evidente nei primi nove mesi dell’anno scorso.

Se la domanda elettrica, da Nord a Sud della Penisola, è andata in flessione, ha fatto segnare un boom la produzione di energia da fonti rinnovabili (+15,4%), con il 2023 che ha centrato il record storico da fonte eolica (23,4 TWh) e fotovoltaica (30,6 TWh)

Prima di addentrarci nelle pieghe del report sui consumi elettrici 2023 di Terna (la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale), ricordiamo che una mossa vincente per contribuire alla produzione di energia green, puntando al contempo sull’indipendenza energetica e il risparmio in bolletta, è dotare la propria casa di un impianto fotovoltaico chiavi in mano.

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Consumi energetici 2023 in frenata: -2,8% rispetto al 2022

I CONSUMI ELETTRICI 2023 IN CIFRE
1 I consumi elettrici italiani sono diminuiti del 2,8% nel 2023 rispetto al 2022, attestandosi a 306,1 miliardi di kWh
2 Giù la domanda in tutto il Paese:

  • -4% al Nord
  • -2% al Centro
  • -0,9% al Sud e nelle Isole
3 Rallenta anche la domanda del settore industriale: -3,9% rispetto al 2022

Il report di Terna segnala una nuova frenata della domanda di elettricità in Italia: i consumi energetici 2023 sono diminuiti del 2,8% rispetto al 2022, attestandosi a 306,1 miliardi di kWh.

La minor “fame” di energia ha attraversato la Penisola in lungo e in largo nei dodici mesi che si sono da poco conclusi:

  • -4% al Nord;
  • -2% al Centro;
  • -0,9% al Sud e nelle Isole.

Così come il rallentamento non ha risparmiato il comparto industriale: secondo le cifre rese note da Terna, l’indice IMCEI (che prende in esame i consumi industriali di circa 1.000 imprese “energivore”) ha registrato una variazione negativa del 3,9% nel 2023 rispetto al 2022.

Il calo della domanda, si legge nella nota di sintesi del report, “è il risultato di forti variazioni negative nella prima metà dell’anno che hanno progressivamente lasciato spazio a moderate variazioni positive a partire dal mese di settembre. Tale andamento è però conseguenza del confronto con l’anno passato, che era stato caratterizzato da una riduzione significativa della domanda nel secondo semestre come conseguenza della crisi energetica. Analizzando l’andamento temporale della domanda è quindi evidente che la riduzione osservata a partire dalla seconda metà del 2022 si è mantenuta sostanzialmente invariata sino a oggi, attestandosi su livelli costantemente inferiori rispetto al trend storico precedente”.

Consumi energetici 2023: boom di produzione di energia pulita

PRODUZIONE DI ENERGIA GREEN: COSA SAPERE
1 Le fonti rinnovabili hanno coperto il 36,8% della domanda di energia elettrica nel 2023, rispetto al 31% del 2022
2 L’anno scorso si è registrata una crescita rilevante della produzione rinnovabile (+15,4%), con 5,6 GW di nuove attivazioni
3 Record storico di produzione da fonte eolica (23,4TWh) e fotovoltaica (30,6TWh)

Alla frenata dei consumi energetici 2023 fa da contraltare l’impennata della produzione rinnovabile (+15,4%). Sempre secondo le cifre snocciolate da Terna, considerando tutte le fonti rinnovabili, nel 2023 “ci sono state nuove attivazioni per circa 5,8 GW, valore superiore di circa 2,7 GW rispetto al 2022. Il dato sottolinea l’accelerazione nello sviluppo delle rinnovabili: infatti si è passati dalle nuove attivazioni pari a 1 GW nel 2021, ai circa 3 GW del 2022”.

In generale, nel 2023, le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 36,8% della domanda, dato in crescita rispetto al 31% del 2022. “Il valore è in aumento – rileva Terna – grazie al contributo tendenziale positivo di tutte le fonti e, in particolare, della produzione idroelettrica, tornata in linea con i valori storici”.

In particolare, nel 2023 si è raggiunto il record storico di produzione da fonte eolica (23,4TWh) e fotovoltaica (30,6TWh). Ecco l’andamento delle singoli fonti rinnovabili nei dodici mesi da poco conclusi:

  • idroelettrico +36,1;
  • eolico +15,1%;
  • fotovoltaico +10,6%;
  • termico -17,4%;
  • geotermico -1,9% .