UniCredit presentaun’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banco BPM per un controvalore complessivo di oltre 10 miliardi di euro. Dopo aver lanciato a settembre 2024 l’operazione per la fusione con la tedesca Commerzbank, il gigante bancario guidato da Andrea Orcel si muove anche per unirsi con il Banco BPM: “Tre anni fa abbiamo definito la nostra ambizione di costruire la Banca per il futuro dell’Europa. Oggi facciamo un passo avanti molto importante, estendendo un’offerta agli stakeholder di Banco BPM affinché si uniscano a noi e al nostro viaggio”, ha scritto su LinkedIn il ceo di UniCredit.
Una mossa che però ha immediatamente provocato le reazioni della politica. È subito scesa in campo la Lega, con i ministri Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti che frenano sull’operazione in quanto non concordata con il Governo e chiedono alla Banca d’Italia di esprimersi in merito all’offerta fatta da UniCredit.
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UniCredit e Banco BPM: dalla fusione nascerà una super banca
NOZZE UNICREDIT E BANCO BPM |
LE CIFRE |
Numero totale dei clienti |
19 milioni |
Numero complessivo delle filiali |
4.763 sportelli |
Numero totale dei dipendenti |
97.000 impiegati |
Se andasse in porto il matrimonio tra UniCredit e Banco BPM nascerebbe la seconda banca d’Italia, dopo Intesa Sanpaolo, ma la prima per capitalizzazione.E il nuovo gruppo bancario che nascerebbe dall’unione di UniCredit e Banco BPM diventerebbe ancor più grande e solido se andasse a buon fine anche la fusione con Commerzbank, la quarta banca tedesca.
I numeri riportati nella tabella qui sopra, danno un’idea delle dimensioni del nuovo gigante bancario italiano che potrebbe ridisegnare lo scenario del credito e della finanza non solo nel nostro Paese, ma anche in Europa.
Commentando il via all’operazione lanciata da UniCredit, l’amministratore delegato Orcel, in un post sul social network LinkedIn, scrive che “rafforzare la nostra presenza nel Paese unendo le forze con Banco BPM consoliderà la nostra posizione di seconda banca più grande in Italia, aumentando così la concorrenza all’interno del Paese e creando una banca ancora più forte nel mercato italiano, in grado di investire e competere sulla scena europea”.
Il banchiere Orcel spiega che “al momento, l’offerta che abbiamo presentato non è vincolante”. Il ceo di UniCredit chiarisce che spetterà al Consiglio di amministrazione di Banco BPM accettare o meno la proposta. Così come saranno chiamati ad esprimersi anche gli azionisti di entrambi gli istituti di credito. Orcel poi conferma che l’operazione Banco BPM “non ha alcun impatto sul nostro investimento in corso in Commerzbank, una banca che opera in un altro dei nostri mercati principali”.
Allargando lo scenario a un discorso più di prospettiva, UniCredit mira a “impiegare i prossimi tre-cinque anni per accelerare ulteriormente la nostra crescita, in termini di profitto, sostenibilità e capacità di gestire gli imprevisti e le sfide”, fa notare ancora Orcel.