“Nei due anni trascorsi dall’avvio del piano RepowerEu abbiamo ridotto drasticamente le importazioni di carbone, petrolio e gas russi e assistito a un aumento senza precedenti del ricorso alle energie rinnovabili, con un riassetto storico delle nostre forniture energetiche e livelli record di stoccaggio di gas alla fine dell’inverno. La domanda di gas è diminuita quasi del 20% grazie al risparmio energetico e alle misure di efficienza energetica”. È quanto scrive Kadri Simson, commissaria UE per l’Energia, in un intervento sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” che fa il punto sull’indipendenza energetica dell’Europa a due anni dal lancio di REPowerEU, il maxi piano varato nel pieno della crisi energetica con la Russia.
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Indipendenza energetica in Europa: i risultati a maggio 2024
RISULTATI DI REPOWEREU: LE VOCI |
RISULTATI DI REPOWEREU: LE CIFRE |
Indipendenza energetica |
Le importazioni di gas naturale dalla Russia sono crollate dal 45% al 15% tra il 2021 e il 2023 |
Riduzione del consumo di gas in Europa |
La domanda di gas in Europa ha registrato una flessione del 18% tra agosto 2022 e marzo 2024 |
Sviluppo delle rinnovabili |
+96 GW di nuova capacità fotovoltaica e +33 GW di nuova capacità eolica dal 2022 |
Fonti fossili vs fonti rinnovabili |
Per la prima volta dal 2022, la produzione di elettricità a partire da energia eolica e solare ha superato quella generata dal gas |
“Due anni fa, quando i carri armati russi sono penetrati oltre i confini ucraini, l’Europa si è resa conto di una pericolosa condizione di dipendenza: facevamo così tanto affidamento sulla Russia per le forniture di gas, petrolio e carbone che la nostra sicurezza energetica era a repentaglio”, scrive ancora la commissaria UE per l’Energia sul quotidiano economico italiano. E aggiunge: “Eppure, dando prova di unità e determinazione, l’Ue ha fissato l’obiettivo di ridurre questa dipendenza, colpendo settori nevralgici dell’economia russa e sostenendo l’Ucraina nella sua lotta per la libertà”.
Cruciale in questa strategia verso l’indipendenza energetica del Vecchio Continente è stato il piano REPowerEU, i cui risultati (a due anni dal lancio) sono stati analizzati in una tavola rotonda che si è recentemente svolta a Bruxelles.
Ecco alcuni dei target centrati dal piano REPowerEU:
- c’è stata una flessione del 18% del consumo di gas naturale tra agosto 2022 e marzo 2024;
- sono crollate le importazioni di gas provenienti dalla Russia passando dal 45% al 15% tra il 2021 e il 2023;
- la produzione di elettricità da fonti eolica e solare ha superato per la prima volta quella da fonti fossili come il gas dal 2022;
- c’è stato un rapido incremento degli impianti di energia rinnovabile: si è raggiunto il record di quasi 96 GW di nuova capacità di energia solare installata e di 33 GW della capacità eolica dal 2022.
Ancora Kadri Simson su “Il Sole 24 Ore”: “Un continente povero di risorse fossili deve intraprendere la strada dell’energia pulita per raggiungere l’indipendenza energetica e la competitività economica. RepowerEu ci aiuta a conseguire gli obiettivi che ci eravamo prefissati nell’ambito del Green Deal e ad attenuare il rischio di nuove dipendenze”.
Per finanziare il piano REPowerEU, la Commissione ha mobilitato quasi 300 miliardi di euro, oltre a mettere in campo anche iniziative come “30 isole rinnovabili per il 2030”, che permetterà a trenta isole o gruppi di isole di 10 Paesi europei di ricevere supporto organizzativo e assistenza tecnica nei prossimi tre anni nell’ideazione, preparazione e attuazione di piani di decarbonizzazione per i loro sistemi energetici.