Mentre l’Italia è tenuta nella morsa dell’afa dall’anticiclone Cerbero, con il ministero della Salute che ha emesso il bollino rosso in 10 capoluoghi di provincia da Nord a Sud della Penisola per venerdì 14 luglio 2023, le famiglie cercano sollievo dal caldo torrido accendendo il condizionatore.
Coloro che abbiano un sistema di raffrescamento domestico già in funzione, possono contare su un refrigerio immediato. Chi, invece, stia pensando di acquistare (o sostituire) un climatizzatore a luglio 2023, può beneficiare di una serie di sconti e incentivi che ne incoraggiano la messa in posa, anche in nome dell’efficientamento energetico. Agevolazioni che si possono ottenere sia a fronte di una ristrutturazione di casa, sia in assenza di interventi edilizi.
Nei paragrafi che seguono, scatteremo una panoramica dettagliata delle misure che prevedono un bonus condizionatori a luglio 2023. Prima, però, ricordiamo che, per ricevere bollette di elettricità e metano più leggere, è bene puntare sulle migliori offerte luce e gas proposte dai gestori energetici del Mercato Libero, individuabili tramite il comparatore di SOStariffe.it:
SCOPRI LE offerte LUCE E GAS »
Bonus condizionatori: quali agevolazioni lo prevedono a Luglio 2023
TIPOLOGIA DI BONUS |
QUALE DETRAZIONE PREVEDE |
CON O SENZA RISTRUTTURAZIONE |
Superbonus 90% |
90% (nessun tetto massimo di spesa) |
detrazione prevista in caso di interventi edilizi |
Ecobonus |
65% (spesa massima 46.154 euro) |
detrazione fiscale senza ristrutturazione |
Bonus ristrutturazione |
50% (tesso massimo di spesa: 96mila euro) |
incentivo vincolato a lavori edilizi |
Bonus mobili |
50% (spesa massima 8mila euro) |
bonus legato alla ristrutturazione di casa |
A luglio 2023 è possibile acquistare un nuovo condizionatore o sostituire il vecchio con un prodotto di ultima generazione sfruttando una serie di incentivi e detrazioni fiscali previsti da:
- Superbonus 90%;
- Ecobonus al 65%;
- Bonus ristrutturazione al 50%;
- Bonus mobili al 50%.
Mentre il Superbonus 90%, il bonus Ristrutturazione (ribattezzato anche “bonus casa”) e il bonus mobili sono tutte detrazioni fiscali che possono essere utilizzate per acquistare (o sostituire) un condizionatore in concomitanza di interventi di ristrutturazione della propria abitazione, l’Ecobonus è un’agevolazione che consente la sostituzione di un vecchio condizionatore con impianto di climatizzazione ad alta efficienza energetica in assenza di opere edilizie avviate all’interno del proprio immobile.
Superbonus 90%
È possibile acquistare un nuovo condizionatore sfruttando le detrazioni relative al Superbonus 90%, misura che punta a migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni. Ricordiamo però che, affinché si possa ottenere l’agevolazione, è necessario eseguire un intervento cosiddetto “trainante” insieme a uno definito “trainato”: in altre parole, bisogna accompagnare l’installazione di un condizionatore (intervento “trainato”) con uno considerato “trainante” e che appartenga alle seguenti tipologie:
- interventi di isolamento termico sugli involucri;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
- interventi antisismici.
Inoltre, è bene ricordare che il Superbonus 90% può essere richiesto entro il 31 dicembre 2023 solo per lavori che riguardano l’intero immobile e a fronte di un miglioramento energetico della propria abitazione con un “salto” di almeno due classi energetiche.
Ecobonus
Chi voglia beneficiare di una detrazione fino al 65% per l’acquisto di un climatizzatore può rivolgere il proprio sguardo su un’altra agevolazione statale: l’Ecobonus. Essa prevede una detrazione fiscale riconosciuta a coloro che decidano di effettuare interventi per migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione, abbattendo di conseguenza i consumi, oltre che le emissioni inquinanti nell’ambiente.
Per quanto riguarda l’installazione di un nuovo condizionatore, si può beneficiare dell’aliquota ridotta in presenza dei seguenti requisiti:
- si deve sostituire un condizionatore di vecchia generazione con uno nuovo di classe energetica superiore e a risparmio energetico;
- il nuovo impianto deve essere a pompa di calore così da fungere sia da climatizzatore estivo sia invernale;
- la soglia massima di spesa è fissata in 46.154 euro, detraibili in 10 rate annuali.
Bonus ristrutturazione (o Bonus casa)
Si può ottenere un’agevolazione sulle spese per l’acquisto e la messa in posa di un condizionatore (di classe energetica almeno A+) anche grazie al Bonus ristrutturazione. Esso consiste in una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per effettuare interventi di ristrutturazione edilizia per un valore complessivo di 96mila euro per unità immobiliare, spalmata su dieci anni. Il bonus vale per spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024.
Tra le opere edilizie agevolabili ci sono:
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia.
Affinché si possa beneficiare della detrazione Irpef del 50% sul prezzo di acquisto del condizionatore, il risparmio energetico del condizionatore deve essere certificato dal produttore o dall’installatore.
Bonus mobili ed elettrodomestici green
Sempre legato alla ristrutturazione di casa è anche il Bonus mobili: è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (tra cui anche il condizionatore), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione, indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, va calcolata su un importo massimo di 8mila euro nel 2023, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Come spiegano dall’Agenzia delle Entrate, i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici, che devono essere di classe energetica elevata. L’acquisto agevolato di tali prodotti può avvenire, invece, entro il 31 dicembre 2024.
Bonus condizionatori: chi può beneficiarne a Luglio 2023
Possono accedere alle agevolazioni garantite dal Bonus condizionatori:
- le persone fisiche, gli esercenti arti e professioni e i titolari di partita IVA;
- le società di persone e di capitali nonché le associazioni di professionisti;
- i condomini;
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- gli istituti autonomi per l’edilizia sociale;
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
Per ottenere il Bonus condizionatori, inoltre, non è necessario essere proprietari degli immobili, ma basta essere titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili in cui si effettuano gli interventi da mettere in detrazione.
Bonus condizionatori: come richiederlo a Luglio 2023
DOMANDA PER IL BONUS: LE TAPPA |
DOMANDA PER IL BONUS: COSA FARE |
Fase 1 |
Compilare e trasmettere una comunicazione online all’ENEA entro 90 giorni dall’installazione del condizionatore, che comprenda:
- fattura di acquisto
- ricevuta del bonifico
|
Fase 2 |
Richiedere la detrazione fiscale in fase di dichiarazione dei redditi |
Come richiedere il Bonus condizionatori? Questa agevolazione può essere richiesta come detrazione fiscale in fase di dichiarazione dei redditi (sia per il modello 730 sia per il modello Unico). Nel compilare tale documentazione andranno segnalati il codice identificativo dell’intervento effettuato, l’anno nel quale sono state sostenute le spese, l’ammontare complessivo dei costi sostenuti e il numero delle rate per il rimborso dell’incentivo (che deve essere suddivisa in dieci anni).
Tuttavia, prima di questo passaggio, è necessario compilare e trasmettere una comunicazione online sul sito ufficiale di ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico) dedicato alle detrazioni fiscali, comprendente:
- la fattura di acquisto del condizionatore;
- la ricevuta del bonifico con cui è stato effettuato il pagamento.
Tale comunicazione deve essere trasmessa entro e non oltre i 90 giorni dall’installazione e dal collaudo del prodotto stesso.