- con una nuova delibera, AGCOM ha definito il filtro anti-spoofing
- il nuovo meccanismo permetterà di identificare e bloccare le chiamate da numeri contraffatti
- toccherà agli operatori implementare il nuovo filtro
AGCOM intensifica la lotta alle truffe telefoniche e lo fa con un nuovo strumento, filtro “anti-spoofing”. A delineare le caratteristiche del nuovo sistema è stata una delibera approvata la scorsa settimana. Il nuovo filtro diventerà operativo nei prossimi mesi e punterà a proteggere gli utenti dal rischio di dover fare i conti con tentativi di truffe telefoniche. Vediamo tutti i dettagli in merito.
Già da alcune settimane si parla del nuovo filtro “anti-spoofing”. Si tratta di una nuova misura definita da una recente delibera di AGCOM (106/25/CONS) ed è pronto a entrare in vigore a partire dal prossimo mese di luglio 2025.
L’obiettivo è chiaro: AGCOM punta a contrastare il telemarketing illegale che può sfociare, facilmente, in vere e proprie truffe telefoniche. Si tratta di un fenomeno che, per il momento, non si è ancora riusciti a contrastare in modo efficace.
La nuova misura dell’Autorità punta a garantire una protezione aggiuntiva che, nel lungo periodo, potrebbe essere decisiva per contrastare in modo efficace questo tipo di attività e proteggere i consumatori dal rischio di truffe.
Per i settore della telefonia mobile e fissa, il nuovo filtro può rappresentare una risorsa importante. Andiamo a scoprire tutti i dettagli in merito alla nuova misura definita da AGCOM per proteggere gli utenti.
Quello delle chiamate spam è un fenomeno sempre più diffuso in Italia. La conferma è arrivata da una recente indagine di Hiya. Secondo un report, relativo al solo quarto trimestre del 2024, gli utenti italiani hanno ricevuto una media di 14 chiamate spam ogni mese.
Il 58% delle chiamate ricevute è stato classificato come spam. Molte di queste chiamate utilizzano la tecnica dello spoofing per aggirare i filtri anti spam e aumentare la possibilità che l’utente risponda alla chiamata.
In informatica, lo spoofing è un particolare tipo di attacco informatico che, semplificando, permette all’attaccante di fingersi un’entità fidata, in modo da aggirare le difese e trarre in inganno l’utente che dovrà fare i conti con un malware o un tentativo di phishing.
Nel settore delle telecomunicazioni, lo spoofing è un termine che viene utilizzato per indicare la pratica con cui è possibile falsificare l’identità di un numero chiamante. Questo sistema può essere utilizzato per far apparire sul telefono di un utente un numero diverso da quello utilizzato per effettuare la chiamata.
Una chiamata in arrivo dall’estero, grazie alla tecnica dello spoofing, può apparire come una chiamata in arrivo da un numero italiano, magari con un prefisso della zona in cui risiede l’utente che riceverà la telefonata.
AGCOM punta a contrastare questa tecnica ricorrendo al filtro anti-spoofing. Gli operatori devono implementare un sistema in grado di identificare e bloccare le chiamate dall’estero che utilizzano numeri fissi italiani falsi. Questo software dovrà essere attivo entro i prossimi tre mesi.
Successivamente, entro 6 mesi, il sistema anti-spoofing dovrà estendersi anche ai numeri di cellulare. Dal punto di vista tecnico, una chiamata, per essere ritenuta valida e per poter superare il filtro voluto dall’Autorità, dovrà rispettare gli standard definiti dall’ITU (International Telecommunication Union).
È importante specificare che questo filtro non riguarda direttamente gli utenti ma gli operatori che gestiscono le chiamate. In sostanza, per i consumatori non ci sono operazioni da effettuare (a differenza di quanto avviene con il Registro delle Opposizioni a cui è necessario iscriversi).
Tocca agli operatori recepire la delibera AGCOM e attivarsi per implementare, in tempi rapidi, un sistema in grado di identificare e bloccare lo spam telefonico che sfrutta la tecnica dello spoofing per colpire gli utenti.
Ulteriori dettagli sull’implementazione di questo nuovo filtro e sulla sua reale efficacia arriveranno nel corso dei prossimi mesi. Per consultare la delibera completa, invece, è possibile visitare il sito ufficiale di AGCOM.