Bonus 600 euro INPS: a chi spetta, lavoratori e Partite IVA che ne hanno diritto

Sono disponibili sul sito dell'INPS i form per inviare la domanda per il bonus da 600 euro per i lavoratori autonomi in crisi per il lockdown per fermare il contagio da coronavirus. Ecco quali sono i requisiti e a chi spetta questo contributo e come richiederlo sul sito della previdenza sociale

Bonus 600 euro INPS: a chi spetta, lavoratori e Partite IVA che ne hanno diritto

Un bonus di 600 euro per partite iva, lavoratori autonomi e con contratti co.co.co, impiegati stagionali del settore turistico e agricolo, artigiani e commercianti, e lavoratori del mondo dello spettacolo (se iscritti al Fondo pensione dello spettacolo). Ecco quali sono i requisiti posti per poter accedere a questo contributo e qual è la procedura per inviare la domanda all’INPS.

Sito dell’Inps preso d’assalto

Il 31 Marzo quando l’Istituto di previdenza sociale ha aperto il canale telematico ha ricevuto 100 domande al secondo, secondo quanto ha affermato il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, intervistato dall’ANSA. Un numero di domande costante che dà idea di quanto questa chiusura straordinaria del Paese stia provando i lavoratori di tutte le categorie.

Si era scatenato il panico tra gli utenti nei giorni precedenti all’apertura delle procedure di domanda perché in una prima ipotesi era stato prospettato un click day. Con questa espressione si intende in genere il fenomeno che si scatena quando si aprono le vendite online dei biglietti di concerti o altre manifestazioni, oppure appunto l’invio di un gran numero di richieste.

Il click day avrebbe garantito il bonus a chi fosse riuscito a prendere la linea e ad inoltrare per primo la domanda. Tridico nell’intervista all’Agenzia di stampa nazionale ha però rassicurato i contribuenti e ha specificato che la presentazione delle richieste potrà avvenire durante tutto l’arco del periodo di crisi.

Il Governo si starebbe già muovendo anche per trovare nuovi finanziamenti per implementare le risorse destinate a questo bonus per gli autonomi. Dalle prime stime ci si attende che saranno 5 milioni i cittadini che faranno richiesta di questo contributo.

Come richiedere il bonus da 600 euro

I 600 euro potranno essere richiesti solo tramite il sito dell’INPS e i cittadini dovranno avere il PIN per poterlo richiedere. La somma del contributo non verrà conteggiata nel reddito alla fine dell’anno. Tra l’altro tutto lo definiscono il bonus da 600 euro, ma quella è la cifra del contributo per marzo ad aprile il bonus potrebbe diventare anche di 800 euro.

La procedura per richiedere il bonus, come detto, avviene tramite il canale telematico dell’Istituto. Collegandovi alla pagina dovrete avere il PIN rilasciato dall’INPS, se non ne siete già in possesso potete richiederlo con una procedura straordinaria. Il PIN semplificato vi sarà inviato dall’INPS via sms o mail.

In alternativa sarà possibile accedere con lo SPID di 2° livello, l’identificativo digitale si attiva sul sito di Poste italiane. Altri canali validi sono la carta elettronica o la Carta nazionale dei servizi. Se non si è in grado di attivare nessuna di queste procedure si potrà richiedere il bonus anche tramite il centralino, il servizio è disponibile chiamando il numero verde 803.164 per chi telefona da fisso o lo 06.164.164 per i mobili.

Chi può accedere a questo bonus?

I requisiti d’accesso  sono molto precisi ed ecco quali sono i parametri per le diverse categorie. Le partite Iva dovranno risultare attive in data 23 Febbraio 2020, i professionisti potranno inoltrare la richiesta anche se parte di studi associati o di società. In ogni caso si dovrà essere iscritti  alla gestione separata dell’INPS.

Il contributo sarà attivabile da lavoratori con contratti co.co.co., anche in questo caso sarà necessario che questi contribuenti abbiano un contratto attivo al 23 Febbraio 2020 e un rapporto di lavoro esclusivo. Viene anche specificato per questi lavoratori che si deve essere iscritti con versamento dell’aliquota al 34.23%.

Casse professionisti e limiti di reddito

Per i liberi professionisti iscritti alle proprie casse di previdenza e si dovrà verificare quali sono i limiti di reddito posti per ciascuna categoria. In ogni caso non si potrà avanzare richiesta per il bonus per chi abbia un reddito pari o superiore a 50 mila euro. Per chi invece oscilli nella fascia da 35 mila euro a 50 mila euro si dovrà dimostrare di aver subito un decremento rispetto alle precedenti dichiarazioni superiore al 33%.

Questi requisiti e le stesse modalità di richiesta sono validi anche per contadini (anche mezzadri e coloni), artigiani e commercianti. Questi soggetti devono essere regolarmente iscritti alla gestione separata o per i commercianti all’Ensarco, Ente nazionale di assistenza per agenti e rappresentanti del commercio.

I lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo

Hanno diritto al bonus anche gli operai agricoli stagionali, per loro il limite posto per poter accedere al contributo è di aver accumulato almeno 50 giornate di attività. Chi chiederà il bonus di 600 euro non potrà anche accedere agli assegni familiari.

Per i lavoratori dello spettacolo i requisiti per poter avere il contributo di Marzo sono essere iscritti al Fondo pensione dello spettacolo e aver versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri. Rimane la condizione di un reddito inferiore ai 50 mila euro lo scorso anno.

Bonus 600 euro per impiegati del settore turistico

Infine il decreto Cura Italia e le successive circolari ammettono come beneficiari di questo contributo anche i lavoratori stagionali del settore turistico e degli stabilimenti termali. I vincoli per questa categorie sono di non avere dei rapporti di lavoro attivi al 17 Marzo 2020, di non essere tra i beneficiari del reddito di cittadinanza e/o di non avere la pensione. Possono fare richiesta i lavoratori di questo settore che abbiano perso il lavoro tra il 1 Gennaio 2019 e il 17 Marzo 2020.

Bonus e incompatibilità con altri contributi

Coloro che hanno diritto alla Naspi (nei settori spettacolo e per i lavoratori stagionali) e che rientrano anche nelle categorie descritte sin qui possono percepire entrambi i contributi statali. Il bonus invece entra in conflitto con l’Ape (anticipo pensionistico sociale), con gli assegni di invalidità con pensioni e reddito di cittadinanza.

Come visto inoltre non si potrà richiedere sia il bonus da 600 euro che gli assegni familiari. Inoltre per chi non avesse dei rapporti esclusivi di lavoro o per chi riceva la pensione ma abbia anche dei contratti co.co.co. il bonus è precluso.