Con l’approvazione del Senato della legge di conversione del decreto cessioni crediti (Dl 11/2023) e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale poi, entrano in vigore una serie di novità sul Superbonus 110. Vediamo che cosa cambia ad aprile 2023 per questa agevolazione che punta a migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni.
In sintesi, ecco che cosa prevedono le principali novità per questa misura che a marzo 2023, secondo i dati mensili dell’Enea, ha generato investimenti totali ammessi a detrazione pari a 72,7 miliardi:
- sei mesi in più per ottenere il 110% sui lavori delle villette;
- sconto in fattura e cessione del credito ancora possibili per chi deve installare una caldaia o degli infissi nuovi;
- compensazione dei crediti incagliati con i titoli di Stato;
- creazione di una piattaforma finanziaria ad hoc per acquistare e rivendere i crediti incagliati.
Bonus 110: ecco le novità più importanti ad Aprile 2023
Quella che segue è una panoramica delle più importanti novità introdotte per il Superbonus 110 e che sono entrate in vigore ad aprile 2023.
Più tempo per le villette: i cantieri negli edifici unifamiliari saranno “salvi” ancora per un po’. Scavalcando il termine del 31 marzo, la detrazione massima al 110% spetterà ancora per le spese sostenute fino al 30 settembre 2023. Ma solo rispettando la condizione di base: aver effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi entro il 30 settembre del 2022.
Inoltre, c’è un’opportunità in più per i redditi bassi con scarsa capienza fiscale. Per le spese sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, i privati cittadini potranno avere maggior spazio fiscale su più annualità perché:
- si allunga da 4 a 10 anni la detrazione fiscale del Superbonus 110%;
- si potranno usare i crediti fiscali dell’agevolazione per compensare i debiti previdenziali.
In arrivo anche una soluzione al problema dei crediti incagliati. A questo proposito sarà creata una piattaforma finanziaria ad hoc per la compravendita e le banche utilizzeranno gli spazi fiscali ancora a disposizione. Chi li ha esauriti, per smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente, potrà ricorrere ad una compensazione con i buoni del Tesoro, con emissioni a partire dal 2028.
Previsto anche un allentamento della responsabilità in solido: infatti le cessioni tra banche, assicurazioni e soggetti qualificati diventano più semplici grazie a un allargamento delle maglie. Per essere esclusi dalla responsabilità solidale a tutti i cessionari (non solo ai correntisti professionali) sarà sufficiente, infatti, ottenere dalla banca un’attestazione di possesso dei documenti di verifica del credito.
Un’altra fondamentale modifica apportata concerne l’opportunità di salvare le cessioni del 2022: per coloro che non abbiano concluso il contratto di cessione entro il 31 marzo 2023 c’è la possibilità effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate con la “remissione in bonis”: ossia, pagando una sanzione di 250 euro entro la scadenza del 30 novembre 2023.
Il Parlamento ha deciso di intervenire anche sulla cosiddetta edilizia libera. In dettaglio: nel caso in cui non ci sia stato ancora l’avvio dei lavori entro il 16 febbraio 2023, basterà aver versato l’acconto per ottenere comunque il diritto a sconto e cessione. In assenza di un acconto, dovrà essere provata l’esistenza di un accordo vincolante con la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. La dichiarazione falsa implica la responsabilità penale.
Da ultimo, la nuova normativa estende il Superbonus 110% fino al 2025 per gli edifici che si trovano:
- nei Comuni sui quali si è abbattuta l’alluvione che ha colpito le Marche nel 2022;
- nei Comuni colpiti dal terremoto del centro Italia nel 2016.
Va infine ricordato che le nuove regole prevedono che sia la cessione sia lo sconto in fattura restano in vigore per l’eliminazione delle barriere architettoniche sia per gli Istituti autonomi case popolari (Iacp) e le Onlus.
Abbattere le spese in bolletta con il Mercato Libero ad Aprile 2023
Bonus e incentivi statali incoraggiano le famiglie italiane a spingere l’acceleratore sull’efficientamento energetico così da ottimizzare i consumi e assottigliare le bollette. Ma c’è anche un altro “alleato” del risparmio a cui affidarsi per tenere a bada le fatture: il Mercato Libero.
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