Linea dura del Governo su scontrini pagamenti bancomat, carte di credito e POS per contrastare l’evasione fiscale frutto di omesse o errate dichiarazioni al Fisco di commercianti, ristoratori, artigiani e liberi professionisti.
Il giro di vite in arrivo nel 2025 con maggiori controlli e verifiche dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di finanza è contenuto nel Piano strutturale di Bilancio (Psb), redatto dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Un documento di 228 pagine che detta al Consiglio dei ministri non solo la strada economica da seguire nella stesura della legge di Bilancio del prossimo anno, ma indica anche le direttive finanziarie del nostro Paese fino al 2029.
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Scontrini pagamenti bancomat: più controlli in arrivo nel 2025
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SCONTRINI PAGAMENTO BANCOMAT: LE NOVITÀ |
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Più controlli nel 2025 sugli scontrini di pagamento bancomat e carta di credito |
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L’obiettivo del Governo è di rafforzare i metodi di contrasto all’evasione fiscale |
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In Italia si può pagare qualsiasi importo (anche di pochi euro) tramite carta di credito, di debito e prepagata |
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L’esercente che rifiuti un pagamento digitale anche per pochi euro rischia una multa |
Il governo Meloni mira a intensificare la lotta all’evasione fiscale sia per accrescere le entrate dello Stato, sia per centrare uno dei punti principali del PNRR. La mossa per raggiungere questi due obiettivi messa in campo dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è di aumentare i controlli sugli scontrini pagamenti bancomat per verificare se si ricolleghino direttamente alle operazioni dei POS utilizzati dai vari esercizi commerciali e accertare che questi ultimi presentino dichiarazioni corrette all’Agenzia delle Entrate sui propri incassi.
“L’amministrazione – si legge nel Piano strutturale di Bilancio 2025-2029 – si impegna ad effettuare un pieno collegamento delle informazioni derivanti dai pagamenti elettronici e dal registro dei corrispettivi”. Sono in arrivo, dunque, maggiori controlli sui pagamenti digitali per “potenziare tracciabilità, tempestività e capillarità delle informazioni” che gli esercenti, i professionisti e gli artigiani trasmettono all’Agenzia delle Entrate allo scopo di “contrastare l’evasione fiscale derivante da omessa dichiarazione”. Al ministero dell’Economia sono certi che la maggiore “disponibilità dei dati derivanti dall’incrocio delle informazioni dei pagamenti elettronici e del registro dei corrispettivi contribuirà al potenziamento del database a disposizione del sistema informativo della fiscalità e, di conseguenza, alla predisposizione di strategie di controllo più efficaci, mirate e meno invasive”.
A questo proposito è opportuno ricordare che, in Italia, si può pagare qualsiasi importo con una carta di debito, prepagata o di credito. Non c’è infatti nessun limite minimo obbligatorio per i pagamenti tramite POS. Soglia minima che, invece, da anni chiedono negozianti, ristoratori e professionisti come forma di ristoro per compensare il costo delle commissioni a loro carico per i clienti che pagano con il dispositivo elettronico.
C’è anche da sottolineare che, qualora un esercente si rifiutasse di accettare un pagamento con “denaro elettronico”, anche per una micro transazione di pochi euro, potrebbe essere multato. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, le sanzioni sono:
- fino a 30 euro per commercianti, artigiani e professionisti;
- più il 4% del valore della transazione rifiutata.
C’è poi da notare che il recente decreto Superbonus ha introdotto multe fino a 21.000 euro per l’omessa, tardiva o errata comunicazione dei dati POS relativi alle transazioni effettuate quotidianamente dagli esercenti.
La linea del rigore voluta dall’esecutivo Meloni sugli scontrini pagamento bancomat riaccende il dibattito sull’introduzione dello scontrino fiscale elettronico, sul modello della già avviata fatturazione elettronica per le partite IVA. Scontrino fiscale elettronico tramite il quale ogni operazione di pagamento con il POS, con tutte le informazioni sulla transazione eseguita, sarebbe trasmessa immediatamente per via telematica al database dell’Agenzia delle Entrate per controlli in tempo reale e precisi.