Nucleare in Italia: via libera in arrivo, sarà una rivoluzione per il settore energetico

È in arrivo sul tavolo del Consiglio dei Ministri il disegno di legge delega che getta le basi giuridiche per il ritorno del nucleare in Italia. Tutto quello che c’è da sapere sul provvedimento, oltre a un focus su come trovare un preventivo fotovoltaico conveniente a febbraio 2025 con il comparatore di SOStariffe.it.

In 30 sec.
Nucleare in Italia, ecco le prossime mosse del Governo:
  1. Il Consiglio dei Ministri discuterà il disegno di legge delega il 28/2/25
  2. Il documento fornisce il quadro giuridico per il ritorno dell'energia atomica in Italia
  3. Dopo il via libera dell'esecutivo Meloni, il ddl delega passa all'esame del Parlamento
  4. Trova un preventivo fotovoltaico conveniente a febbraio 2025 con SOStariffe.it
Nucleare in Italia: via libera in arrivo, sarà una rivoluzione per il settore energetico

A meno di rinvii dell’ultima ora, il disegno di legge delega sul nucleare in Italia dovrebbe approdare all’esame del Consiglio dei Ministri (Cdm) venerdì 28 febbraio 2025. Il semaforo verde a questo dossier da parte del governo Meloni aprirà la strada alla messa a punto del quadro giuridico per un ritorno dell’energia atomica in Italia, introducendo di fatto una rivoluzione nel sistema energetico tricolore.

Prima di accendere i riflettori sul provvedimento in arrivo in Cdm, ricordiamo che se vuoi accelerare sulla transizione green, lo puoi fare dotando la tua casa di un impianto fotovoltaico chiavi in mano.

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Nucleare in Italia: le mosse del Governo a febbraio 2025

NUCLEARE IN ITALIA: COSA SAPERE
1 A meno di rinvii, il disegno di legge delega sul nucleare in Italia approderà in Consiglio dei Ministri venerdì 28/2/2025
2 Il provvedimento fornirà il quadro giuridico per la realizzazione, la gestione e il controllo delle centrali nucleari
3 Gli impianti a cui apre il Governo sono piccoli reattori modulari di terza generazione avanzata e reattori di quarta generazione
4 Una volta che il disegno di legge delega riceverà il semaforo verde dal Governo, il provvedimento passerà all’esame del Parlamento
5 Una volta che ci sarà anche questo “ok”, il Governo predisporrà i decreti attuativi, per i quali si prevede possano essere necessari altri 2 anni

Conto alla rovescia per l’arrivo, sul tavolo del Consiglio dei Ministri, della legge delega sul nucleare in Italia, il cui esame è all’ordine del giorno nella seduta di venerdì 28 febbraio 2025. Nelle intenzioni dell’esecutivo Meloni, questo provvedimento dovrà fornire il quadro giuridico necessario per autorizzare, costruire, gestire e controllare le centrali nucleari nel nostro Paese. Tale documento è stato elaborato da una commissione guidata dal giurista Giovanni Guzzetta.

L’Italia non può più rinunciare al nucleare”, ha ammesso Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, ribadendo che, senza l’atomo, non è possibile decarbonizzare la produzione elettrica e garantire la sicurezza energetica al Paese. Così come il nucleare rappresenta una risposta alla discontinuità degli impianti alimentati dalle fonti rinnovabili.

Vanno bene fotovoltaico ed eolico off-shore, ma è giunto il momento di cambiare: l’Italia dipende quasi esclusivamente dall’estero per i costi dell’energia e nei prossimi vent’anni assisteremo al raddoppio delle necessità. Ecco perché il nucleare è indispensabile”, ha concluso Pichetto, intervistato a “Green Pop”, il programma di Giornale Radio.

In più di un’occasione, il titolare del dicastero dell’Ambiente ha anche chiarito che quello a cui il governo Meloni si accinge ad aprire le porte è un nucleare di ultima generazione, che nulla ha a che vedere con le grandi centrali atomiche tradizionali (quelle chiuse nel 1987). Si tratta piuttosto di piccoli reattori modulari (“Small Modular Reactor” nella versione inglese, ovvero motori di sommergibili dentro cilindri di metallo) e reattori di quarta generazione (Advanced Modular Reactor), raffreddati a piombo liquido e alimentati dalle scorie delle vecchie centrali.

Proprio in virtù delle diverse tecnologie che verrebbero applicate, il governo di centrodestra considera di fatto superati i due referendum con i quali gli italiani avevano bocciato il nucleare (prima nel 1987 e poi nel 2011).

Una volta che il disegno di legge delega sarà approvato dal Consiglio dei ministri, il provvedimento passerà all’esame del Parlamento. Dopo questa tappa, il Governo dovrà emanare i decreti attuativi, per i quali si prevede possano essere necessari due anni. Secondo le stime degli analisti del comparto, dunque, i primi reattori potrebbero iniziare a funzionare all’inizio del 2030.

Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.