Manovra 2025: cambiano i bonus edilizi, addio ai bonus auto

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Nuovo look per i bonus edilizi e addio agli incentivi auto nella Manovra 2025, al vaglio della Camera. Tutte le novità sul futuro di queste agevolazioni e come trovare un preventivo fotovoltaico conveniente a novembre 2024 con il comparatore di SOStariffe.it per puntare sull’efficienza energetica della tua casa.

In 30 sec.
Bonus edilizi e Bonus auto, quale futuro per queste misure nella Manovra 2025?
  1. Stretta sugli sconti fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia
  2. Bonus edilizi tra conferme, novità e addii: la mappa degli incentivi dal 2025
  3. Mannaia sul Fondo Automotive: finisce la stagione degli incentivi auto
  4. Trova un preventivo fotovoltaico conveniente a novembre 2024 con SOStariffe.it
Manovra 2025: cambiano i bonus edilizi, addio ai bonus auto

 La Manovra 2025, all’esame della commissione Bilancio della Camera, introduce una stretta sui bonus edilizi e fa calare la mannaia sul Fondo automotive (4,5 miliardi di tagli), sancendo così la fine degli incentivi per l’acquisto dei veicoli.

Nei paragrafi che seguono illustreremo come cambierà il volto dei bonus edilizi e del bonus auto, secondo quanto previsto dalla manovra 2025 firmata Meloni-Giorgetti. Prima, però, ricordiamo che, se anche tu stai pensando di puntare sulla sostenibilità dando il via a interventi di ristrutturazione casa, una mossa cruciale è quella di installare un impianto fotovoltaico chiavi in mano.

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  • la tipologia dell’impianto che intendi installare;
  • il luogo in cui prevedi di metterlo in posa;
  • il fabbisogno energetico della tua famiglia.

Manovra 2025 e la stretta sui bonus edilizi: ecco le novità in arrivo

BONUS EDILIZIO COM’È NEL 2024 COME SARÀ NEL 2025
Ecobonus aliquota al 50% e al 65% (con possibilità di arrivare all’85% per i condomini) in base al tipo di interventi effettuati
  • detrazione al 50% per la prima casa
  • detrazione al 36% per gli altri immobili
Bonus ristrutturazioni detrazione al 50% su una spesa massima di 96.000 € senza distinzione tra casa principale e altri immobili posseduti
  • detrazione al 50% per la prima casa su una spesa massima di 96.000 €
  • detrazione al 36% per gli altri immobili su un tetto massimo di 48.000 €
Superbonus detrazione al 70%, valida solo per condomini e proprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari detrazione al 65%, limitata agli interventi per i quali, alla data del 15/10/24, risulti già presentata Cilas e l’approvazione dei lavori
Sismabonus
Bonus mobili sconto al 50% su una spesa complessiva di 5.000 € sconto al 50% su una spesa complessiva di 5.000 €
Bonus verde detrazione al 36% su una spesa massima di 5.000 € questo sconto fiscale non sarà disponibile nel 2025

La Manovra 2025 sottopone i bonus per la ristrutturazione di casa a una rigida “cura dimagrante”. Uno snellimento delle detrazioni fiscali attualmente in vigore su cui le associazioni del comparto sono critiche. Per la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, la legge di Bilancio 2025 “appare deficitaria sul tema della riqualificazione energetica e strutturale degli edifici per l’assenza di una politica di medio termine, necessaria per attuare le previsioni della direttiva case green e un piano serio di decarbonizzazione degli edifici”.

Ecco come cambierà il volto dei bonus edilizi l’anno prossimo, a meno di modifiche dell’impianto delle agevolazioni durante l’iter parlamentare della Finanziaria 2025:

  • l’Ecobonus, la detrazione Irpef o Ires per aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici, scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Fino al 31 dicembre 2024, invece, si potrà continuare a beneficiare dello sconto fiscale al 50% e al 65% (e fino all’85% per i condomini), in base alla tipologia di interventi realizzati, senza distinzione tra prima e seconda casa;
  • il Bonus ristrutturazioni subirà una decurtazione simile: lo sconto fiscale al 50% su una spesa massima di 96mila euro varrà solo per l’abitazione principale. Per le seconde case, invece, si tornerà all’aliquota ordinaria del 36% su un tetto complessivo di spesa di 48mila euro;
  • il Sismabonus, l’agevolazione per lavori riguardanti misure antisismiche su abitazioni e immobili usati per attività produttive, scenderà anche in questo caso al 50% sulla prima casa e 36% sulle altre proprietà immobiliari;
  • Il Superbonus passerà da un’aliquota attuale del 70% al 65% nel 2025 e sarà limitata agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti già presentata la Cilas e la delibera di approvazione dei lavori;
  • il Bonus mobili è stato confermato a sorpresa: anche per l’anno prossimo sarà valido lo sconto al 50% su una spesa complessiva di 5mila euro per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici green destinati ad arredare una casa oggetto di ristrutturazione;
  • il Bonus verde non sarà rinnovato: addio allo sconto fiscale del 36% per la sistemazione di aree verdi scoperte degli edifici privati.

Manovra 2025 e l’addio agli incentivi del Bonus auto

Oltre alla stretta sui bonus edilizi, la Manovra 2025 contiene anche un taglio a sorpresa di 4,6 miliardi di euro al Fondo Automotive, varato nel 2022 dal governo Draghi a sostegno degli incentivi alla domanda e per la riconversione della filiera. Una mannaia che si traduce nella fine della stagione degli sconti per l’acquisto dei veicoli. Addio, dunque, al Bonus auto nel 2025 e anche negli anni successivi, se il Parlamento dovesse confermare l’impianto della legge di Bilancio.

Gli incentivi destinati all’acquisto non hanno avuto effetti positivi sulla produzione. Dobbiamo prenderne atto e concentrare le risorse sugli investimenti. È finito il tempo dei bonus”, ha chiarito il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rispondendo a un “question time” al Senato sulle iniziative a sostegno del comparto automotive. Per il Governo, dunque, bisogna dirottare le risorse su:

  • il settore della componentistica;
  • la filiera e i processi di riconversione produttiva.

Critico il presidente di Federauto, Massimo Artusi: “Il profilo della legge di bilancio sembra assumere un connotato penalizzante per l’intero comparto dell’Automotive, prevedendo tagli lineari per diversi miliardi di euro alle misure di sostegno al rinnovo del parco delle auto e dei veicoli commerciali, senza includere nel contempo misure alternative”.

Paolo Marelli
Specializzato in Energia, Conti e Carte
Da cronista per Il GiornoIl Giornale e il Corriere della Sera, a copywriter e brand journalist a Londra in agenzie di comunicazione; è tornato in Italia per scrivere news specializzate per alcuni siti come CorCom e SpacEconomy360, oltre che testate online del gruppo NetworkDigital360, contenitore di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Per SOStariffe.it scrive testi in ambito conti, carte di credito, internet e telefonia, tv e luce e gas, argomenti di cui si interessa e occupa in maniera professionale dal 2022.