Canone Rai 2020 in bolletta: quota, pagamento e chi è esentato

Dal 2016, il Canone Rai viene addebitato direttamente sulla bolletta della luce, ma ci sono dei casi nei quali è possibile richiedere l’esonero o il rimborso nell'ipotesi di pagamento non dovuto: ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.

Canone Rai 2020 in bolletta: quota, pagamento e chi è esentato

Dal 5 giugno 2016, in seguito al decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il canone Rai viene addebitato in modo diretto sulla bolletta della luce

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Il canone Rai non è altro che un’imposta da pagare per il possesso di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive in Italia e fino a qualche tempo fa doveva essere pagato tramite bollettino postale.

Con la legge di Stabilità del 2016 il pagamento di tale imposta viene quindi addebitato direttamente sulla bolletta elettrica relativa alle utenze domestiche residenti. A quanto ammonta e quali i sono i casi nei quali si può richiedere l’esonero?

Quota canone Rai: quanto si spende ogni anno

Nel 2016 il costo del canone Rai era pari a 100 euro: nel 2019 si è verificata una riduzione dell’importo e oggi la quota da pagare è pari a un totale di 90 euro. Tale cifra non viene addebitata tutta insieme. 

Sono infatti previste 10 rate di 9 euro, che vengono distribuite nel corso dell’anno sulla bolletta dell’energia elettrica. Da ciò si evince che qualora si ricevessero le fatture ogni 2 mesi, l’importo del canone ammonterà a 18 euro. 

Nel caso in cui non si dovesse pagare il canone Rai, non si verificherà l’interruzione della fornitura di luce, ma si andrà incontro a delle sanzioni: queste ultime potranno essere evitate soltanto inviando l’apposito modulo di esonero all’Agenzia delle Entrate

L’imposta dovrà essere pagata da tutti i soggetti che sono i possesso di uno i più apparecchi per la trasmissione radiotelevisiva: anche se si possiedono più televisori in casa, il canone va pagato una sola volta per singolo nucleo familiare. 

Nell’ipotesi in cui, su una seconda casa oppure su una casa in affitto, si avesse all’attivo una tariffa non residente il canone Rai non sarebbe addebitato. Nel caso in cui si avesse la residenza all’estero, ma una casa in Italia, si potrà invece inviare la richiesta di esonero se non si ha un contratto luce per residenti. 

Esenzioni canone Rai: a chi spettano

L’esonero può essere richiesto in primo luogo da tutti coloro che non sono in possesso di una TV. Oltre a ciò, sono esonerati:

  • coloro i quali abbiano compiuto 75 anni e il cui reddito non superi i 6.700 euro, che dovranno inviare l’apposito modulo per l’esenzione del canone riservato agli over 75;
  • i militari delle Forze Armate italiane, in relazione agli apparecchi collocati nei luoghi per la visione collettiva, quali ospedali militari, Case del soldato, sale convegni;
  • i militari della Nato, di cittadinanza straniera;
  • gli agenti diplomatici e i consiglieri dei Paesi che prevedono l’esonero per i colleghi italiani all’estero;
  • i proprietari di imbarcazioni da diporto con a bordo la TV, ma che non svolgano attività di tipo commerciale;
  • i soggetti che si occupano di rivendere o riparare televisori. 

Il canone Rai va pagato solo sulla prima casa, ovvero nell’abitazione nella quale è stata stabilita la propria residenza anagrafica, quindi non dovrà essere versato nel caso in cui si possedessero altri immobili. 

Come funziona la richiesta di esonero

Supponiamo di rientrare tra i soggetti che non devono pagare il canone Rai in quanto non sono in possesso di un televisore in casa: sul sito dell’Agenzia delle Entrate sarà possibile reperire il modulo per l’esonero, che nella pratica consiste in un’autodichiarazione di non possesso del televisore

Tale dichiarazione avrà la validità di un anno: per questo motivo dovrà essere inviata di volta in volta all’Agenzia delle Entrate, altrimenti il canone sarà addebitato in modo automatico sulla bolletta della luce. 

Nel caso in cui si fosse in possesso di Pc o tablet non si dovrebbe invece pagare il canone per il fatto che tali apparecchi non ricevono il segnale terrestre o quello satellitare, ma permettono al massimo di poter vedere programmi online grazie all’utilizzo di una connessione a Internet

Non sarà invece possibile fare richiesta di esonero nel caso di suggellamento, che consiste nell’imposizione di sigilli al proprio televisore, ipotesi che era invece stata contemplata in un primo momento. 

Come ottenere il rimborso

Un’altra casistica che potrebbe verificarsi è quella nella quale si è già pagato il canone Rai, ma ci si rende conto che, in realtà, si avrebbe diritto all’esonero. In situazioni come quella appena descritta, è possibile fare richiesta di rimborso

Facciamo l’esempio di una persona che non sia in possesso di un televisore, ma che non abbia inviato per tempo l’autodichiarazione necessaria per accedere all’esonero. La richiesta di rimborso è legittima.

Dovrà essere inviata al proprio fornitore di energia elettrica rispettando il termine del 30 giugno dell’anno successivo. Il fornitore avrà l’onere di restituire quanto pagato dall’utente sulla prima bolletta utile. 

Il canone Rai è una spesa fissa, quindi non c’è alcun modo di ricevere uno sconto in bolletta: quello che però si può fare è valutare una delle tante offerte luce disponibili nel mercato libero dell’energia e del gas naturale.

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Quando il canone Rai non viene addebitato sulla bolletta della luce

Ci sono alcuni casi nei quali sarà necessario ricorrere a metodi alternativi per procedere con il pagamento del canone Rai. Si tratta, per esempio, di quello nel quale si è titolari di un esercizio commerciale. 

Considerato che in tale ipotesi si dovrà pagare il cosiddetto “canone speciale Rai”, si dovrà ricorrere al versamento di quanto dovuto tramite bollettino postale in quanto non sarà possibile pagare il canone con addebito diretto in bolletta. 

Ci sono poi alcuni casi nei quali il canone Rai deve essere sostenuto tramite modello F24. Tale forma di pagamento spetta ai seguenti soggetti:

  • coloro i quali abitano nelle isole Alicudi, Capraia, Capri, Favignana, Filicudi, Giglio, Lampedusa, Levanzo, Linosa, Lipari, Marettimo, Panarea, Pantelleria, Ponza, Salina, Stromboli, Tremiti, Ustica, Ventotene, Vulcano;
  • chi ha la residenza in una casa in affitto, possiede un televisore, ma non è l’intestatario della bolletta dell’elettricità;
  • chi è in possesso di un contatore con potenza superiore a 3 kW, ad esempio 4,5 kW o 6 kW;
  • il portinaio che vive nella casa che gli è stata assegnata dal condominio come alloggio di servizio;
  • chi non ha una fornitura di energia elettrica perché utilizza un impianto di pannelli solari per avere energia in casa.

Il pagamento tramite modello F24 può essere pagato:

  • in un’unica soluzione, entro il 31 gennaio;
  • in due soluzioni semestrali, ovvero entro il 31 gennaio e il 31 luglio;
  • in quattro rate trimestrali, ovvero entro il 31 gennaio, il 30 aprile, il 31 luglio e il 31 ottobre.

Quali sono le alternativa a pagamento per vedere contenuti

Oggi non avere un televisore non significa più dover necessariamente passare il proprio tempo libero a leggere libri o dedicarsi alle attività più svariate. La vera rivoluzione dei nostri tempi è infatti rappresentata dalle streaming TV, che permettono di avere accesso a un gran numero di contenuti on demand, da poter vedere quando lo si desidera, con l’utilizzo di dispositivi differenti. 

Le piattaforme di contenuti in streaming non hanno fatto altro che espandersi nel corso del tempo e hanno avuto una grandissima esplosione in questo 2020 nel quale la casa è diventata il luogo in cui passare il proprio tempo in modo obbligatorio. 

Le opportunità disponibili nel mercato attuale sono davvero tante e sono in grado di soddisfare i gusti di tipologie di pubblici diversi. Cliccando sul link in basso sarà possibile dare un’occhiata alle offerte che sono state individuate grazie al comparatore di SOStariffe.it.

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