Esistono i conti correnti a zero spese? Ogni banca offre almeno una soluzione “low cost” che promette di non far spendere un euro, o quasi, durante l’anno. Un’analisi attenta mostra come alcune volte possano essere presenti costi che possono variare in base all'utilizzo del conto. Può spendere di più soprattutto chi non ha familiarità con l’home banking e preferisce operare in filiale, anziché via PC o smartphone. Ma ci sono altri errori che si possono commettere.

Risparmiare con i conti correnti low cost
Secondo un recente studio di SosTariffe.it la spesa media annua per un conto corrente tradizionale può superare i 130 euro e l’unico modo per abbattere i costi è utilizzare i conti online. Per una famiglia il risparmio che si può ottenere attivando uno dei più moderni conti correnti online può arrivare anche al 99%.
Anche la Banca d’Italia e diverse associazioni di consumatori hanno dimostrato più volte quanto sia sconveniente rimanere “fedeli” alla propria banca. In effetti, i conti correnti aperti oltre 5 anni prevedono costi nettamente superiori a quelli degli attuali conti online, anche presso la propria banca.
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Come fare perché un conto corrente rimanga sempre low cost
Esistono conti correnti molto più vantaggiosi di altri dal punto di vista economico, ma perché rimangano sempre low cost, senza ritrovarci a fine anno con una spesa più salata di quella prevista, bisogna fare attenzione ad una serie di accorgimenti che vi ricordiamo di seguito:
- Disporre i bonifici online: nella maggior parte dei conti low cost i bonifici disposti online sono gratuiti, o al massimo costano 1 euro. Invece, effettuare un bonifico allo sportello può costare con alcune banche oltre 5 euro. Leggete il nostro articolo su quanto costano i bonifici per maggiori informazioni.
- Prelevare all’ATM: farsi dare i soldi dal cassiere della banca costa tra i 2,50 e i 4 euro in media. Prelevare invece all’ATM (sportello bancomat) è sempre gratuito con i conti low cost, anche all’estero (purché in zona euro). A volte è previsto un certo numero di prelievi presso gli ATM di altre banche al mese, dopodiché si pagano. Per non sbagliare bisogna fare due cose: leggere attentamente le condizioni contrattuali del conto o, nel dubbio, prelevare sempre dall’ATM della propria banca.
- Non andare in rosso: quando si oltrepassano le soglie del proprio conto, c’è una commissione da pagare (CIV), che a volte supera i 50 euro.
- Imposta di bollo: per legge, l’imposta di bollo di 34,20 euro è gratuita per tutti i conti correnti che non superano i 5.000 euro di giacenza. Con alcuni dei migliori conti low cost però il bollo non si paga mai, a prescindere dalla giacenza. Meglio controllare qual è la politica della banca al riguardo.
- Le spese accessorie per le carte di credito: con molti conti low cost è inclusa gratuitamente la carta di credito. Ma il canone per la seconda può essere salato. Attenzione anche ad eventuali commissioni per l’emissione e il rinnovo delle carte, nonché per la restituzione in caso di furto o smarrimento. Infine, utilizzare la carta di credito all’estero può essere costoso: meglio usare il bancomat. Leggete il nostro speciale Quanto costa prelevare e pagare all’estero con la carta? per maggiori informazioni.
- Non pagare le bollette allo sportello: ha sempre un costo, a prescindere dal conto scelto. Meglio domiciliarle (quasi sempre è gratis, con alcune banche può costare 0,50-1€). Se si sceglie di pagarle online o tramite phone banking, è bene controllare prima se sono previste commissioni.
- Saldo, movimenti e estratto conto: se volete controllare le vostre uscite, entrate e saldi, meglio non chiedere l’estratto conto cartaceo né tanto meno recarsi allo sportello. Consultate tutto online, presso il vostro home banking, o scaricate l’app mobile della vostra banca (se esiste). Altrimenti c’è di sicuro una commissione da pagare.
Alcuni profili di correntista: come far diventare il conto low cost
Esistono diversi profili di correntisti, che fanno un uso differente del proprio conto, e che sono ben delineati nel nostro comparatore. Grazie al nostro comparatore di conti correnti si può sapere quanto sia possibile azzerare, o quasi, la spesa per la gestione del conto, se si sceglie il prodotto più adatto alle proprie esigenze.
In base a quante e quali operazioni si effettuano annualmente, infatti, si possono ottenere diversi vantaggi economici. Sarà sufficiente individuare il proprio profilo di correntista e valutare in maniera ponderata l’offerta giusta per ottenere un conto davvero low cost. Prendiamo ad esempio il caso di un giovane, una famiglia e un pensionato.
- Giovane: è probabile che i giovani (under 26) abbiano bisogno di un conto peraccreditare lo stipendio, e siano lo sufficientemente pratici con il computer per scegliere di operare sempre online. Difficilmente disporranno molti bonifici all’anno, ma preleveranno spesso, ad esempio se sono studenti fuori sede. Questo profilo è molto conveniente perché, rispettando i consigli sopramenzionati, può avere un vero e proprio conto a zero spese grazie all’operatività online. I giovani devono solo fare attenzione a non attivare servizi non necessari (estratto cartaceo, bonifico allo sportello, etc) e di prelevare presso ATM della propria banca.
- Famiglia: anche le famiglie dovranno accreditare uno stipendio, ma probabilmente faranno uso anche di una carta di credito. In genere effettueranno 4-5 bonifici all’anno, ma può essere che preleveranno un po’ di meno, usando di più le carte per pagare. Qualora sia possibile per risparmiare in questo caso si deve evitare andare in filiale, operando online (magari facendosi spiegare dai figli come si fa). Le utenze domestiche vanno domiciliate per evitare commissioni o ulteriori bonifici.
- Pensionato: i pensionati utilizzeranno sicuramente di meno il conto corrente, ma ne avranno bisogno per accreditare la pensione. I nipoti possono dare una mano quando si tratta di operare online, cercando di ridurre al massimo possibile i bonifici e la consulta di movimenti e saldi presso lo sportello. Se fare prelievi presso ATM è un problema, ci si può abituare a pagare le spese con la carta bancomat. Per le bollette, anziché perdere tempo e denaro in banca, meglio farsi spiegare da qualcuno come domiciliarle.
Infine, si può dire che la regola generale è quella di utilizzare l’home banking limitando le operazioni allo sportello il massimo possibile.
I conti correnti a zero spese esistono davvero: ecco quali sono
Fermo restando che bisogna non commettere gli errori che abbiamo descritto in precedenza, i conti low cost esistono davvero. I migliori sono quelli che offrono un’operatività completa online, nessun canone di gestione, apertura o chiusura, carta di credito inclusa gratis, domiciliazione delle utenze gratuite, imposta di bollo sempre gratuita (anche con giacenze oltre i 5.000 euro), bonifici e prelievi gratuiti anche all’estero (zona UE).
Sulla base di questi requisiti, e grazie all’aiuto del nostro comparatore, abbiamo identificato quali sono questi veri e propri conti low cost:
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Conto corrente base per chi è svantaggiato economicamente, conviene?
Infine c’è da ricordare che dal 2012, anno del decreto Salva Italia, esistono delle agevolazioni per quanto riguarda le condizioni del conto corrente, valide per chi ha un Isee inferiore ai 7.500 euro o è titolare di pensione fino ai 1.500 euro.
Questo conto corrente base è a zero spese e senza imposte di bollo, con 12 prelievi Bancomat dagli sportelli di altre banche e 6 bonifici gratuiti annui. Secondo un’indagine dell’anno scorso, però, questo strumento sembra aver avuto poco successo per via dei suoi limiti e della scarsa pubblicità e trasparenza al riguardo.