Cambiare assicurazione dopo un sinistro conviene?

Un incidente stradale con colpa comporta un peggioramento della propria classe assicurativa e l'incremento del costo dell'assicurazione calcolato in base al sistema Bonus-Malus. Cambiare assicurazione può portare ad un risparmio? Rispondiamo ai dubbi più frequenti.

sinistro e ragazza disperata
Sinistro e cambio assicurazione

In diversi casi si è portati a pensare che effettuare il cambio di assicurazione dopo essere stati coinvolti in un sinistro con colpa, che inevitabilmente porterà ad un peggioramento della classe C.U. in base al sistema Bonus–Malus e quindi ad un incremento del premio assicurativo per l’annualità successiva, possa essere una scelta conveniente al fine di ottimizzare al massimo i costi della polizza auto.

Il legame tra il sinistro con colpa e l’aumento del premio assicurativo è un elemento centrale del sistema Bonus–Malus su cui si poggia il settore delle assicurazioni auto e moto. Per questo motivo è molto importante conoscere il meccanismo che porta ad un incremento dei costi assicurativi al fine di poter risparmiare senza per questo essere costretti a rinunciare ad una polizza completa e adatta a quelle che sono le proprie esigenze.

L’effettiva convenienza del cambio di assicurazione dopo un sinistro è legata a doppio filo al periodo in cui avviene il sinistro. In particolare, la scelta di cambiare assicurazione potrebbe rivelarsi conveniente nel caso in cui il sinistro con colpa sia avvenuto durante il cosiddetto “periodo di osservazione”, una fase in cui la propria compagnia assicurativa monitora l’assicurato al fine di completare l’attestato di rischio, il documento che servirà per ottenere il preventivo di una nuova polizza auto per l’annualità successiva.

Prima di entrare nei dettagli della questione è importante sottolineare che scegliere di cambiare assicurazione auto o moto può risultare, in tantissimi casi, una scelta conveniente a prescindere dalla presenza di un sinistro con colpa e dal possibile malus incluso nel nuovo attestato di rischio. Affidandosi alla comparazione online dei preventivi di assicurazione auto e assicurazione moto sarà possibile individuare, di anno in anno, le soluzioni più vantaggiose per attivare una nuova polizza, spendendo poco e senza rinunciare ad una copertura assicurativa completa.

Cos’è il periodo di osservazione

Scegliere di cambiare assicurazione per evitare che un sinistro con colpa vada a peggiorare la propria CU non è possibile, almeno in linea generale. Le compagnie assicurative, infatti, hanno la possibilità di verificare costantemente il database nazionale dei sinistri di ANIA (Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici) e possono, quindi, facilmente risalire ad un sinistro in cui risulti essere coinvolto un proprio cliente.

Un assicurato ha la possibilità di posticipare di un anno l’effetto negativo di un sinistro con colpa sul premio assicurativo solo nel caso in cui tale sinistro avvenga al di fuori del periodo di osservazione. Tale periodo coincide con una fase antecedente la scadenza della polizza e serve alla compagnia per poter completare e aggiornare l’attestato di rischio da consegnare al cliente. L’attestato di rischio tiene traccia dei sinistri in cui il cliente è stato coinvolto e servirà, grazie al sistema bonus–malus, a effettuare il calcolo del nuovo preventivo per la polizza auto dell’annualità successiva.

Il periodo di osservazione presenta le seguenti caratteristiche:

  • ha la durata di un anno, ma non coincide con l’annualità in cui è valida la polizza;
  • è traslato di 60 giorni rispetto all'annualità di validità della polizza;
  • copre gli ultimi 2 mesi del precedente contratto assicurativo e i primi 10 mesi dell’annualità a cui si riferisce la polizza.

Le compagnie assicurative sono tenute a rilasciare l’attestato di rischio con almeno 30 giorni di anticipo rispetto all'effettiva data di scadenza della polizza attivata dal cliente. L’attestato di rischio si basa sui dati raccolti durante il periodo di osservazione che termina 60 giorni prima della scadenza della polizza stessa, in modo da permettere alla compagnia di procedere all’aggiornamento dell’attestato con l’aggiunta di eventuali nuovi sinistri registrati durante i mesi precedenti.

Il periodo di osservazione si estende, quindi, per i primi 10 dei 12 mesi di validità della polizza auto, ma copre anche i 2 mesi precedenti all’attivazione della polizza a cui fa riferimento. In sostanza, quindi, il periodo di osservazione ha una durata di 12 mesi, ma traslati di 60 giorni rispetto all’effettivo periodo di validità della polizza.

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Quando può convenire cambiare assicurazione dopo un sinistro con colpa

Una volta chiarito il funzionamento del periodo di osservazione risulta più semplice individuare l’effettiva convenienza legata al cambio di assicurazione dopo un sinistro con colpa. Di norma, infatti, i sinistri registrati durante gli ultimi due mesi di validità della polizza assicurativa non rientrano nel periodo di osservazione e, quindi, non vengono conteggiati nell'attestato di rischio.

Di conseguenza, un eventuale malus derivante da un sinistro con colpa non andrà a influenzare la successiva polizza assicurativa che un automobilista andrà ad attivare utilizzando il nuovo attestato di rischio calcolato sulla base dei dati raccolti nel corso del periodo di osservazione.

La convenienza del cambio di assicurazione è, quindi, legata al momento in cui avviene il sinistro con colpa. Procedere con il cambio di assicurazione dopo un sinistro può, quindi, risultare conveniente, al fine di evitare un incremento dei costi, solo se tale sinistro è stato registrato successivamente alla fine del periodo di osservazione.

Cambiare compagnia non fa "sparire" un sinistro con colpa

Scegliere di cambiare assicurazione dopo un sinistro con colpa avvenuto al termine del periodo di osservazione può tradursi in un’occasione per evitare il malus derivante dal sinistro stesso. Bisogna specificare, in ogni caso, che il sinistro registrato nei due mesi di validità della polizza che seguono il periodo di osservazione non sparisce.

I due mesi seguenti al periodo di osservazione, infatti, verranno inclusi nel successivo periodo di osservazione relativo alla polizza dell’annualità successiva. In sostanza, una polizza in scadenza a fine dicembre 2019 prevede un periodo di osservazione che termina a fine ottobre 2019. Gli ultimi due mesi di validità della polizza saranno "coperti" dal periodo di osservazione della successiva polizza che scadrà nel dicembre del 2020.

Dopo il cambio di assicurazione, la compagnia precedente continuerà a seguire la pratica del sinistro avvenuto durante gli ultimi due mesi di validità della polizza e la nuova compagnia potrà ottenete informazioni su tale sinistro consultando il database nazionale dei sinistri di ANIA. Tramite questo database, accessibile a tutte le imprese assicuratrici regolarmente autorizzate a operare sul territorio italiano, la nuova compagnia potrà ottenere tutte le informazioni relative al sinistro registrato dal suo cliente durante gli ultimi mesi di validità della polizza precedente.

Da notare, in ogni caso, che molte compagnie assicuratrici richiedono ai nuovi clienti di compilare un apposito questionario in cui è compreso il rilascio di una dichiarazione da parte del cliente stesso che sarà chiamato a informare la compagnia nel caso in cui siano avvenuti sinistri non conteggiati dall’attestato di rischio.

Può succedere che un sinistro non venga conteggiato?

Per quanto improbabile, può succedere che un sinistro stradale con colpa, avvenuto dopo la fine del periodo di osservazione, non venga conteggiato nel successivo periodo di osservazione e, quindi, non venga incluso in un futuro attestato di rischio dell’assicurato.

Il sistema assicurativo, per quanto articolato e ben regolamentato dal punto di vista normativo, non è un meccanismo perfetto e può succedere che una pratica non venga inclusa nel database ANIA e che, per qualche motivo, un sinistro con colpa non vada a influire sull’attestato di rischio futuro.

Si tratta di una situazione poco probabile, ma comunque possibile. In questi casi, l’assicurato non è tenuto a effettuare una segnalazione o una dichiarazione di alcun tipo e il sinistro, semplicemente, non verrà conteggiato in un futuro attestato di rischio.

Come cambiare assicurazione dopo un sinistro

Cambiare assicurazione dopo un sinistro stradale con colpa non presenta sostanziali differenze rispetto ad altre situazioni e, come visto, può risultare conveniente sia per rimandare l’impatto negativo del sinistro sull’attestato di rischio che per risparmiare sfruttando le soluzioni più vantaggiose proposte dal settore assicurativo.

Il cambio di assicurazione può avvenire in diversi modi. La strada più vantaggiosa per il contraente di una polizza è rappresentata dalla comparazione online dei preventivi. Questa pratica, completamente gratuita, permette di confrontare le proposte delle varie compagnie assicurative inserendo i propri dati una sola volta.

Grazie alla comparazione online, quindi, in pochi secondi sarà possibile individuare le migliori opzioni disponibili e procedere con l’attivazione di una nuova polizza auto o moto più conveniente sia per quanto riguarda i costi che per la tipologia di copertura assicurativa inclusa (grazie anche alla possibilità di confrontare costi e caratteristiche delle varie garanzie accessorie).

Le polizze RC, obbligatorie per poter circolare o sostare con il proprio veicolo in strade pubbliche, non presentano il tacito rinnovo, ma vanno rinnovate dall’assicurato di anno in anno. In questo modo l’assicurato ha maggiore libertà e può scegliere, di volta in volta, le condizioni più vantaggiose per la sua polizza.

Dopo aver ricevuto il nuovo attestato di rischio, che le compagnie devono consegnare al proprio cliente entro 30 giorni dalla scadenza della polizza, ci sarà tutto il tempo necessario per analizzare le proposte del mercato assicurativo ed eventualmente procedere con il cambio assicurazione. Affidandosi all'attivazione online, l’intera procedura potrà risultare più rapida ed economica.

di Redazione SOSTariffe.it

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