Valore assicurato moto: quanto rimborsa l'assicurazione in caso di furto?

Per assicurare una moto dal furto è necessario determinare il valore del veicolo. Si può assicurare una moto solo per un valore uguale o inferiore a quello reale, e qui si ha a che fare con il termine "valore assicurato". Vediamo insieme cosa vuol dire e come influisce sul risarcimento.

moto che sfreccia su strada
Vallore assicurato della moto

L'unico modo per tutelarsi almeno economicamente da un eventuale furto è aggiungere all'obbligatoria Rc moto, che stipulerete all'acquisto del vostro motociclo (nuovo o usato), una polizza furto-incendio. Il premio pagato per l'assicurazione salirà un pochino, ma è sempre meglio coprirsi le spalle anche nell'ipotesi in cui utilizziate la vostra moto solo per alcuni periodi dell'anno (ad esempio in estate).

Come assicurare una moto

Innanzitutto bisogna sapere come assicurare la moto. Una moto non si può assicurare per un valore superiore al reale, ma sono per uno inferiore: in tal modo si può risparmiare sul prezzo delle assicurazioni, ma i risarcimenti saranno proporzionalmente ridotti. Determinare il valore del veicolo è semplice, almeno per quanto riguarda le moto nuove.

Valore assicurato: cosa significa

Per valore assicurato si intende il valore economico del bene che costituisce oggetto della polizza. In particolare, il valore assicurato coincide con il massimo valore che la compagnia assicurativa risarcisce in caso di furto della moto.

Valore assicurato e valore commerciale

Il valore assicurato corrisponde dunque al valore di mercato della moto al momento della stipula della polizza furto e incendio. È necessario distinguere due forme di valutazione: quella per i veicoli di prima immatricolazione e quella per i veicoli usati. Nel primo caso, è di uso comune fare riferimento al "valore a nuovo", ossia l’importo risultante dalla fattura di acquisto del mezzo. Questo valore può avere una validità temporale di massimo 12 mesi dalla data di prima immatricolazione: finito questo termine, verrà preso come riferimento il valore commerciale della moto.

Il valore commerciale (applicato ai veicoli usati) non è altro che il prezzo di realizzazione in caso di vendita della moto e corrisponde solitamente a quello riportato nei listini quotazioni usato di Eurotax.

Valore dichiarato assicurazione

In questo caso si intende il valore assicurato indicato dal contraente della polizza furto e incendio: tuttavia, resta a carico dello stesso utente la prova del reale valore commerciale della moto.

Risarcimento furto e incendio: attenzione allo scoperto e alla franchigia

Scoperto e franchigia potrebbero ridurre notevolmente l'importo liquidato. La franchigia è una cifra fissa che rimane in capo all'assicurato in caso di danno, mentre lo scoperto è una percentuale che rimane sempre a carico del medesimo: per quest'ultimo, se è fissato al 25% e il danno ammonta a 1.000 euro, la liquidazione sarà pari a 750 euro.

Una considerazione ai fini del risarcimento: è sempre bene conservare le chiavi della moto. Per erogare la liquidazione la compagnia assicurativa le richiederà per verificare la condotta in relazione all'evento di furto. Per lo stesso motivo potrà essere richiesta in visione anche la chiave di riserva: in mancanza, la colpa dell'evento potrebbe essere parzialmente attribuita all’assicurato ed essere utilizzata per non erogare alcun risarcimento.

Restituzione del premio

In caso di furto, la compagnia assicurativa è tenuta a rimborsare al contraente della polizza RC la parte di premio non goduta a causa dell'evento accaduto. Nel caso in cui il veicolo venga ritrovato, bisogna ricordarsi di stipulare una nuova assicurazione, in quanto la vecchia risulterà estinta.

di Redazione SOSTariffe.it

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