Si può far accreditare la pensione INPS su un conto corrente cointestato?

Aggiornato il: 28/07/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 06/03/2020

La pensione INPS può essere accreditata in vari modi. Tra le opzioni a disposizione degli aventi diritto c’è anche l’accredito della pensione sul conto corrente. Tale procedura è molto comoda e consente di accedere in modo molto semplice alla mensilità della propria pensione che verrà aggiunta al saldo del conto corrente, bancario o postale. In alternativa, è possibile richiedere l’accredito della pensione anche su di una carta prepagata dotata di IBAN.

fondi pensione

Per i pensionati c’è anche la possibilità di ottenere l’accredito della pensione su di un conto corrente cointestato in cui uno degli intestatari è il soggetto che ha diritto al trattamento pensionistico per cui viene erogata la pensione stessa. Ecco tutti i dettagli relativi a questa particolare modalità di accredito della pensione sul conto:

Come accreditare la pensione INPS su un conto corrente

La richiesta di accredito della pensione sul proprio conto corrente può essere effettuata:

  • nel momento in cui viene presentata la domanda di pensionamento all’INPS;
  • in una fase successiva, compilando un apposito modulo.

In tale evenienza, la richiesta di accredito della pensione INPS su un conto corrente bancario o postale dovrà essere corredata dal timbro della banca – o della Posta - e dalla firma di un funzionario.

Il soggetto a cui accreditare la pensione può essere modificato in qualsiasi momento, inviando all’INPS:

  • il modello AP03, nel caso di accredito su conto corrente bancario;
  • il modello AP04, nel caso in cui la pensione sia accreditata su un conto corrente postale.

La pensione potrà essere accreditata anche su un conto corrente cointestato: l’importante è che uno dei due intestatari sia la persona alla quale spetta la pensione INPS. Come suggerisce il nome stesso, un conto cointestato è una tipologia di conto corrente intestata a due (o più) soggetti differenti, che possono essere padre e figlio, marito e moglie, tre fratelli, due amici, e così via.

Come aprire un conto cointestato

L’apertura di un conto cointestato è davvero semplice: basta presentare alla banca o all’ufficio postale nel quale si ha intenzione di aprirlo i documenti di entrambi gli intestatari, ovvero la carta d’identità e il codice fiscale, oltre che il deposito della firma originale dei soggetti in questione.

Il conto cointestato può anche essere un conto già aperto: è infatti possibile trasformare un conto tradizionale in un conto corrente cointestato, aggiungendo un nuovo intestatario.

Il conto corrente cointestato può essere:

  • a firma disgiunta;
  • a firma congiunta.

Nel primo caso, ovvero nel conto corrente cointestato a firma disgiunta, i soggetti ai quali il conto è intestato hanno gli stessi diritti in termini di prelievi, bonifici, domiciliazioni delle utenze, accredito di stipendio o pensione. È infatti di solito il conto prediletto dalle coppie o dalle famiglie, perché permette di pianificare i risparmi e il budget del quale la famiglia dispone, ma di essere autonomi nelle singole operazioni.

Il conto corrente cointestato a firma congiunta, invece, prevede una regola di base: per effettuare qualsiasi tipologia di operazione devono essere presenti entrambi gli intestatari. Si avrà comunque la possibilità di passare da un conto a firma disgiunta a uno a firma congiunta, e viceversa, in qualsiasi momento.

Cosa succede nel caso di decesso di uno dei due intestatari?

Una domanda che in molti si pongono è quale sia la sorte dei fondi presenti su un conto corrente nel caso di decesso da parte di uno dei due intestatari.

Le ipotesi sono le seguenti:

  • nel caso di firma disgiunta, il 50% del conto resta bloccato e va in eredità. Quindi se il conto fosse intestato a una coppia di sposi, la moglie avrebbe il diritto di prelevare e utilizzare la parte del coniuge scomparso;
  • nel caso di conto a firma congiunta, considerato che nessuno degli intestatari può agire senza la presenza, e dunque la firma, dell’altro, le cifre presenti sul conto saranno congelate fino a quando non sarà aperta la successione.

Se il contestatario che muore fosse il pensionato che stava ricevendo la pensione sul conto cointestato:

  • bisognerà immediatamente comunicare all’INPS la sospensione dell’accredito;
  • in caso contrario, si continuerebbero a ricevere i soldi in modo illegittimo e si andrebbe incontro a delle sanzioni.

L’unico caso nel quale è possibile continuare a percepire la pensione del defunto e non chiedere alcuna modifica circa l’erogazione su un conto corrente cointestato è quello in cui si ha diritto alla pensione di reversibilità, ovvero quella che spetta agli eredi di un pensionato che non hanno altre forme di reddito nel caso della sua scomparsa.

Quando si riceve la pensione INPS?

La pensione può essere accreditata in momenti differenti, in base alla sua entità:

  • di solito la si riceve ogni mese, il primo giorno del mese;
  • in alcuni casi, il pagamento della pensione INPS viene erogato ogni 6 mesi, con versamento il 1° gennaio e il 1° luglio, in altri è previsto una volta all’anno, ovvero il 1° gennaio.

La pensione INPS, in Italia, prevede anche il versamento di una tredicesima.

Come riscuotere la pensione senza conto corrente postale?

È possibile riscuotere la pensione anche senza conto corrente postale. A disposizione dei titolari di una pensione, infatti, ci sono diverse modalità per poter riscuotere l’importo mensile riconosciuto dal trattamento pensionistico. Per prima cosa, è importante ribadire che non è possibile ritirare la pensione in contanti allo sportello postale se l’importo mensile supera i 999 euro.

In ogni caso, non è necessario avere un conto corrente postale per ottenere la pensione. L’accredito, infatti, può avvenire su di un qualsiasi conto corrente bancario. Molte banche mettono a disposizione dei loro clienti dei conti per pensionati, pensati per offrire servizi specifici in grado di soddisfare al massimo le esigenze di questo particolare target di utenti.

Da notare che è possibile riscuotere la pensione anche con accredito su di una prepagata con IBAN, uno strumento di pagamento molto simile al conto corrente. Tra le soluzioni per riscuotere la pensione segnaliamo anche il libretto postale o il libretto di risparmio bancario. In base alle proprie esigenze, il pensionato può scegliere il metodo migliore per riscuotere la pensione e non sarà obbligato ad aprire un conto corrente postale.

Come farsi accreditare la pensione?

Una volta maturati i requisiti per la pensione, in base a quanto previsto dalla normativa vigente, sarà possibile farsi accreditare la pensione sul conto bancario o postale o su qualsiasi altro metodo accettato. Il cittadino dovrà presentare un’apposita domanda. La strada più rapida per presentare tale domanda prevede il completamento della procedura online accessibile tramite il servizio Domanda web di pensione accessibile nell’Area Riservata del sito INPS.

La procedura da seguire può essere un po’ articolata ed è consigliabile farsi assistere da personale qualificato per il completamento in modo corretto. L’utente, infatti, deve inserire il tipo di pensione da richiedere e fornire tutti i dati che permetteranno ad INPS di accettare la domanda. In alternativa, il futuro pensionato può rivolgersi ad un ufficio INPS oppure può contattare il Contact Center telefonico al numero 803 164 per chiamate da rete fissa oppure al numero 06 164 164 per chiamate da rete mobile.

Cosa fare se non viene accreditata la pensione?

I pagamenti in ritardo della pensione possono dipendere da vari fattori. Solitamente, possono registrarsi dei ritardi nei pagamenti, di pochi giorni, in caso di controlli del fisco. Un’altra tipologia di ritardi è rappresentata dalla procedura di cambio del metodo di accredito che potrebbe aver richiesto più tempo del previsto. In caso di una nuova pensione, inoltre, potrebbero esserci delle tempistiche più lunghe e i pagamenti potrebbero non arrivare subito.

Per qualsiasi problema legato alla pensione e, in particolare, se la pensione non viene accreditata è possibile contattare direttamente INPS. In particolare, è possibile fare riferimento al numero 803 164 per chiamate da rete fissa oppure al numero 06 164 164 per chiamate da rete mobile (anche dall’estero). In questo modo, si avrà la possibilità di parlare con un consulente per verificare le cause alla base del mancato pagamento. In alternativa, è possibile rivolgersi direttamente ad una sede INPS sul territorio oppure ad un CAF o ad un patronato della propria città.

Come cambiare l'accredito della pensione INPS?

I pensionati hanno la possibilità di cambiare la modalità di accredito della pensione INPS in qualsiasi momento. Per effettuare tale procedura è sufficiente accedere alla sezione dei servizi online del sito INPS. L’accesso può essere effettuato tramite SPID o CIE o anche tramite PIN INPS. In particolare, è necessario utilizzare il servizio online “Cambiare le coordinate di accredito della pensione” dove inserire le nuove coordinate per l’accredito della pensione. Seguendo la procedura indicata, passo dopo passo, sarà possibile completare la richiesta ed ottenere la pensione nel modo desiderato.