Incentivi auto ottobre 2020: tutte le agevolazioni del mese e su quali modelli

Il 2020 è stato sicuramente un anno diverso dal solito per il settore auto, ma le politiche di rilancio del mercato non si sono fatte mancare, con l’introduzione di diverse tipologie di contributi. Ecco quali sono gli incentivi auto disponibili nel mese di ottobre 2020 e quali i modelli sui quali saranno applicate le agevolazioni. 

Incentivi auto ottobre 2020: tutte le agevolazioni del mese e su quali modelli

Il mercato delle auto ha subito un crollo durante i mesi passati, legato principalmente all’emergenza sanitaria ancora in corso, che è stato poi contrassegnato da una leggera ripresa nel mese di settembre

Uno dei motivi principali di questa inversione di marcia sono stati gli incentivi statali per le auto benzina e diesel contenute nel decreto Agosto: i 100 milioni di euro per le auto con emissioni di CO2 comprese tra i 91 e 110 g/km sono addirittura già terminati a causa delle eccessive richieste e anche il fondo di 50 milioni di euro introdotto con il decreto Rilancio, riservato a tutte le altre auto, si è ridotto, abbassandosi a soli 1,75 milioni di euro. 

L’acquisto di un’auto è sicuramente una spesa di non poco conto per le famiglie italiane, che pesa sul bilancio annuale molto di più rispetto al costo della mera assicurazione Rc auto. Vediamo di seguito qual è la situazione generale relativa agli incentivi auto ancora disponibili nel mese di ottobre 2020 e quali sono le tipologie di auto che ne potranno usufruire. 

Gli incentivi auto disponibili a ottobre 2020

Innanzitutto, i modelli di auto per i quali sono previsti gli incentivi 2020 sono:

  • quelli con CO2 compresa tra 0 e 20 g/km;
  • quelli con CO2 compresa tra 21 e 60 g/km
  • quelli con CO2 compresa tra 61 e 90 g/km

Tale contributo è valido per le auto elettriche e ibride plug-in e corrisponde a:

  • 6.000 euro nel caso di rottamazione e 4.000 euro senza rottamazione per le auto con CO2 <= 20 g/km
  • 2.500 euro nel caso di rottamazione e 1.500 euro senza rottamazione nel caso di auto con CO2 > 20 g/km e <= 60 g/km
  • 1.750 euro nel caso di rottamazione e 1.000 euro senza rottamazione nel caso di auto con CO2 > di 60 g/km e <= 90 g/km

Da notare che l’accesso al contributo statale deve essere accompagnato da uno sconto applicato dal concessionario pari a 2.000 euro in caso di rottamazione e 1.000 euro senza rottamazione per tutte le fasce di prezzo considerate.

Ogni fascia di incentivi prevede un fondo preciso. Consultando il sito ecobonus.mise.gov.it è possibile consultare lo stato dei fondi residui per le varie fasce di prezzo.

Come sottolineato in precedenza, i fondi per l’ecobonus riservato alle  auto con emissioni di CO2 comprese tra i 91 e 110 g/km sono terminati.

Le richieste di proroga degli incentivi auto

I dati sopra riportati mettono in evidenza una situazione disomogenea a seconda del modello di auto per il quale si ha intenzione di richiedere un incentivo statale nel mese di ottobre 2020.

In particolare, sono in molti –  in primis i costruttori e le concessionarie – a sperare nell’arrivo di ulteriori incentivi auto (si ipotizza un valore di 400 milioni di euro), che potrebbero essere introdotti con la Legge di bilancio 2021

Gli scontri fra i principali partiti politici del Paese non si sono fatti mancare. Se da un lato il viceministro all’Economia Antonio Misiani (PD) afferma l’importanza di “sostenere l’automotive che vale il 6% del Pil accelerando il rinnovo del parco veicoli per ridurre inquinamento e consumi”, dall’altro lato il Movimento 5 Stelle risponde:

No irremovibile all’ipotesi di rifinanziare con nuovi incentivi l’acquisto di auto diesel e benzina per consentire ai concessionari di liberarsi dei modelli rimasti invenduti durante il lockdown, perché ora questa esigenza è stata in gran parte soddisfatta.”

Le richieste da parte delle associazioni

Di parere del tutto opposto è invece l’Unrae, ovvero l’Associazione delle Case automobilistiche estere, la quale ha commentato i dati delle immatricolazioni di settembre 2020 nel seguente modo:

“Gli incentivi al mercato dell’auto varati dal Governo stanno fornendo quella necessaria boccata di ossigeno per superare una fase estremamente negativa, che purtroppo non è e non sarà di breve durata. Togliere l’ossigeno quando la fase acuta non è terminata, equivale a riaccendere la crisi e così rendere vani gli sforzi economici che lo Stato e le stesse Case automobilistiche hanno fatto per sostenere il mercato, finora con risultati confortanti”.

Nel comunicato congiunto scritto con Federauto è stato inoltre aggiunto che “Si tratta di una scelta che sfiora l’autolesionismo, visto che gli incentivi già varati e presto esauriti non solo hanno ravvivato un mercato in fortissima crisi e salvato posti di lavoro, ma hanno prodotto in poche settimane un maggiore incasso per lo Stato e contribuito positivamente al Pil”.

“In questa fase particolarmente delicata per l’economia nazionale, non rifinanziare una misura così importante sarebbe un errore imperdonabile. Vanno garantite norme efficaci e di lungo periodo che consentano al consumatore la necessaria chiarezza per non deprimerne la propensione all’acquisto e agli operatori del settore una adeguata pianificazione delle proprie attività produttive e commerciali”.

Le richieste di rinnovo e incremento degli incentivi auto arrivano anche da parte di Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, il quale si è fatto portavoce di “un’assoluta necessità di destinare al rinnovo del parco circolante italiano di autovetture risorse decisamente più consistenti di quelle stanziate nel 2020.”

Gli scenari futuri

Analizzando i dati, il mese di settembre 2020 è stato contrassegnato da un aumento del 9,5% delle immatricolazioni dei veicoli rispetto a settembre 2019: questi numeri avevano lasciato presagire la speranza di rifinanziamenti da parte del Governo. 

Gli incentivi auto costituiscono infatti una grande spinta per gli italiani a sostituire il loro vecchio modello con una nuova vettura. Non è, infatti, un caso che i fondi riservati alle auto con emissioni di anidride carbonica comprese tra 91 e 110 g/km siano terminati. Nell’attesa di eventuali decisioni in arrivo da parte del Governo, si consiglia di tenere in considerazione i modelli di auto per i quali sono ancora disponibili i fondi stanziati dallo Stato. 

Nel frattempo, oltre che a una nuova vettura, potrebbe anche essere arrivato il momento di valutare una nuova assicurazione RC auto che permetta di risparmiare rispetto a quella in scadenza: è possibile individuarne una in pochi clic tramite l’utilizzo del comparatore di assicurazioni auto di SOStariffe.it.

Gli incentivi auto online promossi dalla Regione Piemonte

La Regione Piemonte si muove diversamente rispetto al resto del Paese, proponendo, a partire dalla seconda metà di ottobre, nuovi incentivi e contributi destinati all’acquisto di veicoli, ciclomotori, motocicli, che dovranno essere comprati esclusivamente in Piemonte. 

Il bando, con il quale saranno stanziati 1.660.000 di euro, sarà destinato non solo all’acquisto di nuove auto, ma anche a chi ha semplicemente intenzione di rottamare il proprio veicolo, senza doverne quindi comprare per forza uno nuovo. 

Le misure previste dalla Regione Piemonte sono state pensate per i privati dipendenti di un’azienda con sede nella Regione stessa: l’obiettivo non è solo quello di intervenire attraverso il rinnovo del parco auto in circolazione, ma soprattutto di favorire la riduzione delle emissioni nocive all’ambiente, attraverso la promozione dei modelli più ecologici. 

Gli incentivi auto del Piemonte potranno dunque essere utilizzati per:

  • l’acquisto di vetture destinate al trasporto di persone in cambio di rottamazione di veicoli a benzina (fino a Euro 3), e diesel (fino a Euro 5);
  • l’acquisto di motocicli o ciclomotori elettrici in cambio di rottamazione fino alla fascia Euro 3;
  • l’acquisto di velocipedi;
  • la rottamazione di vetture e veicoli senza l’obbligo di acquisto di un nuovo mezzo, fino alla fascia Euro 3 sia per benzina che per diesel.

Le agevolazioni previste potranno essere cumulate anche con altri incentivi statali e corrisponderanno a:

  • un incentivo compreso tra 2.500 e 10.000 euro, a seconda delle emissioni di CO2 dell’auto da acquistare;
  • 250 euro in caso di sola rottamazione di un veicolo;
  • un incentivo compreso tra 2.000 e 4.000 euro per l’acquisto di motocicli e ciclomotori elettrici;
  • un contributo di 150 euro per una bicicletta, mentre saranno previsti fino a 1.000 euro per l’acquisto di una bicicletta ‘cargo’ a pedalata assistita per il trasporto di persone.