Confronta smartphone: 5 consigli per scegliere il device più adatto

Aggiornato il: 14/04/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 14/04/2021

Gli smartphone oggi sono oggetti irrinunciabili per interagire col mondo che ci circonda. Chi confronta smartphone alla ricerca del dispositivo più adatto a lui sa che non sta per acquistare solo un dispositivo per fare telefonate, ma una via d’accesso al web, una mini-tv, uno stereo, uno strumento di lavoro, una console di gioco e mille altre cose ancora.

Confronta smartphone: 5 consigli per scegliere il device più adatto

La scelta – da abbinarsi a quella del giusto abbonamento di telefonia mobile – non deve essere quindi frettolosa, ma ponderata con attenzione: qui di seguito vediamo cinque consigli a cui fare riferimento prima di provvedere all’acquisto. 

Il sistema operativo: iOS o Android?

Chi confronta smartphone si trova prima o poi di fronte a una decisione importante: un telefono Android o un iPhone con iOS? Il dilemma, che ricalca quello decennale sulla scelta tra PC e Mac, non è in realtà così difficile da risolvere, visto che si tratta di filosofie molto diverse e ognuno potrà scegliere quella più in accordo con le proprie esigenze. Dalla sua, Android ha il vantaggio della diffusione e del costo: si tratta del sistema operativo utilizzato dalla stragrande maggioranza delle marche in commercio, spesso con qualche personalizzazione (Samsung, Huawei, Xiaomi, Oppo, Lenovo e così via), e per questo si trova in moltissimi dispositivi diversi, dai telefoni supereconomici che costano meno di un centinaio di euro ai top di gamma da mille euro e più.

Dal canto loro, gli iPhone sono sempre dispositivi molto costosi (anche se gli ultimi iPhone SE rappresentano un interessante compromesso tra prestazioni e prezzo) e che quasi sempre vantano la tecnologia più recente, oltre ai brevetti Apple. Ma la vera forza di iPhone è l’ecosistema: lo smartphone Apple si sposa a meraviglia con gli altri prodotti dell’azienda, come gli auricolari AirPods, gli iPad, i MacBook e così via. Grande facilità d’uso ma allo stesso tempo una programmatica chiusura verso i dispositivi di altre marche, con i quali non si possono sfruttare appieno tecnologie come AirPlay, Handoff e così via.

Per quanto riguarda le app, infine, sia iOS che Android hanno dei marketplace straordinariamente ricchi: essendo stato l’iPhone il primo smartphone davvero moderno, nel 2007 iOS poteva contare su un parco titoli molto più ampio, ma col passare del tempo Android ha recuperato terreno fino a superare iOS come numero di applicazioni disponibili; quasi tutti i titoli più noti sono comunque presenti su entrambe le piattaforme. 

Se quindi la scelta è dettata dal prezzo, vedrà certo vincitore un telefono Android; se si hanno altri dispositivi iOS, iPhone ha la meglio. Quando si cerca invece il miglior dispositivo sul mercato, senza badare a spese, allora è soprattutto questione di gusti. Paragonare le specifiche hardware di due dispositivi top di gamma è un esercizio abbastanza fine a sé stesso, a meno che non si abbiano esigenze specifiche (come quelle di un fotografo che vuole sempre avere con sé un telefono in grado di scattare foto di qualità in qualsiasi situazione e condizione di luce); meglio, se possibile, provarli e vedere con quale dispositivo ci si trova meglio, anche in base allo smartphone dal quale si proviene.

La dimensione dello schermo

Il form factor è sicuramente uno dei punti più importanti da prendere in considerazione quando si confronta uno smartphone con un altro, alla ricerca di quello più comodo ed efficace da usare. Può sembrare un fattore meno “tecnico” rispetto ad altre variabili come la qualità della fotocamera o il processore, ma in realtà nell’uso di tutti i giorni è importante avere un dispositivo che sia comodo ed efficiente. Meglio avere uno smartphone piccolo, leggero, capace di entrare in tutte le tasche o un grande schermo da 6”, tipico dei phablet – quei dispositivi “ibridi” a metà tra uno smartphone e un tablet – più comodo per lavorare o per giocare? Dipende, ovviamente, dall’uso che se ne fa.

Inutile dire che uno schermo grande sarà quasi sempre anche uno schermo più costoso: quando si opta per questa strada, potenzialmente bisogna cercare di avere la massima risoluzione e densità di pixel per pollice (ppi) possibile, senza però esagerare per forza (non per tutti è facile notare la differenza tra uno schermo 2K e uno Full HD). Per quanto riguarda la tecnologia, se i display LCD sono sicuramente i meno costosi (con qualche svantaggio evidente, come una resa dei colori non perfetti quando si cambia l’angolo di visione), assai meglio si va con gli AMOLED (e ancora meglio con i “top” Super AMOLED dei Samsung Galaxy).

La durata della batteria

Ancora oggi si ricordano con affetto dispositivi di molti anni fa come il leggendario Nokia 3310, che aveva tre fondamentali caratteristiche tali da decretarne il grande successo planetario: il basso costo, la scocca praticamente indistruttibile e la lunghissima durata delle batterie. Con gli smartphone moderni, le prime due caratteristiche si sono quasi perse: anche i dispositivi più robusti sono fragili – basta vedere in quanti hanno uno schermo crepato, assai costoso da riparare – e i prezzi dei dispositivi top di gamma rivaleggiano quelli dei laptop portatili più costosi.

Per quanto riguarda la batteria, la situazione sembra simile, ma forse solo parzialmente. Non sarebbe lecito aspettarsi le settimane di durata in standby dei vecchi telefonini di una volta, visto che le potenzialità degli smartphone sono infinitamente superiori e l’uso che se ne va è molto più versatile della semplice chiamata, dell’SMS o della partita a Snake; ciononostante esistono dispositivi che vantano batterie con un elevato numero di mAh (milliampere-ora: più questo numero è alto, più la batteria è capiente) che garantiscono tempi d’uso di tutto rispetto, che naturalmente si riducono in caso di “uso pesante” (come ore di giochi o di streaming ad altissima risoluzione).

Ecco perché chi utilizza molto lo smartphone ed è spesso fuori casa (e non vuole portarsi dietro pesanti e ingombranti power bank) farà bene a non sottovalutare la batteria dello smartphone, scegliendo un modello in grado di arrivare, come minimo, fino alla sera anche nei casi di uso più intenso e continuativo.

La potenza dell’hardware

Il processore è il cuore dello smartphone, e la sua potenza influenza l’uso di tutte le app, soprattutto quelle più esose in termini di richiesta di risorse. Ormai i chip moderni sono quasi tutti multi-core (dual, quad, esa, octa), in grado cioè di svolgere parallelamente diverse operazioni per ottimizzare la rapidità della task complessiva: anche in questo caso è meglio considerare con attenzione il valore in GHz del proprio processore se si pensa di utilizzare molte app pesanti, non solo i videogiochi (sempre più sofisticati e in grado ormai di rivaleggiare con le console) ma anche le app multimedia, quelle per la telepresenza, il fotoritocco e così via. Se per consultare i social o il web, mandare messaggi e ascoltare un po’ di musica su Spotify non c’è bisogno di alcun requisito particolare, per attività più complesse è buona cosa orientarsi su un dispositivo almeno di media potenza: in caso contrario, potrebbe essere frustrante trovarsi a usare uno smartphone troppo lento o poco fluido nell’uso.

La fotocamera

Di sicuro la possibilità di scattare fotografie di qualità sempre più alta, ormai in grado di rivaleggiare con quelle delle macchine digitali, è uno dei motivi per cui gli smartphone hanno avuto un grandissimo successo in tutto il mondo. Per quanto un fotografo professionista avrà sempre bisogno della sua macchina e dei suoi obiettivi, la comodità di avere un dispositivo in tasca che può essere tirato fuori in qualsiasi momento per immortalare un’immagine o addirittura filmarla ad alta risoluzione è dietro al successo di tutti i social network più “visivi” come ad esempio Instagram o TikTok.

È per questo motivo che quando un’azienda produttrice di smartphone presenta un nuovo modello dei suoi dispositivi è sempre molto attenta a rimarcare la qualità della fotocamera. Si è passati dai modelli con un solo obiettivo a quelli con due obiettivi (uno sul retro del telefono e uno frontale per selfie o videochiamate), poi le ottiche sul retro si sono moltiplicate: due, tre, quattro e anche di più, ognuna delle quali con specifici compiti (fotografie notturne, ritratti, grandangolo e così via). Per fotografie senza pretese una delle fotocamere standard installate sui modelli meno costosi è più che sufficiente, ma se si pensa che questa funzione verrà usata molto, meglio puntare su un alto numero di Megapixel (che indicano la risoluzione delle foto scattate), una buona apertura del diaframma, tecnologie avanzate per la stabilizzazione dell’immagine e così via.

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