

Le risposte alle domande più frequenti sugli aspetti più tecnici legati al funzionamento dei pannelli solari.
I pannelli solari sono un insieme di celle fotovoltaiche: piccoli nuclei quadrati, con lato di circa 125 mm. Il pannello fotovoltaico tradizionale “a wafer” di solito è realizzato con celle in silicio di spessore tra 0,25 e 0,35 mm. Le celle sono composte di due strati, uno con carica negativa e uno con carica positiva che - sfruttando l’irraggiamento solare - generano la corrente elettrica con l’ausilio di alcuni atomi di fosforo e di boro.
I pannelli solari policristrallini hanno un rendimento migliore ad alte temperature (quindi con un’intensità solare maggiore) e sono più economici. Al contrario quelli monocristallini rendono meglio a temperature più basse e hanno un costo maggiore. I monocristallini inoltre sono i più consigliati nel caso in cui si abbia a disposizione una superficie limitata per l’installazione. Non sono gli uni migliori degli altri in assoluto, ma dipende dal contesto, dalle specifiche esigenze e dalla zona in cui ci si trova.
Le aziende che si occupano di installare e collaudare gli impianti fotovoltaici effettuano un sopralluogo e uno studio preventivo sulla fattibilità del progetto, sull’ubicazione e sull’esposizione dell’abitazione, oltre che sulle esigenze del cliente; sono quindi in grado di supportare al meglio il cliente nella scelta dell’investimento migliore.
Non è possibile dare una risposta precisa, ci sono molte variabili che influiscono sulla durata di un impianto; in linea generale possiamo considerare realistica una durata che può variare dai 25 ai 30 anni.
In caso di impianti fotovoltaici on-grid se il corpo macchina delle batterie d'accumulo non è dotato di funzione anti black-out l'intero sistema viene bloccato per motivi di sicurezza in base a quanto stabilito dalla norma CEI 11-20, fino al ripristino del normale funzionamento della rete elettrica di appoggio. Nel caso in cui invece il sistema di accumulo scelto sia dotato di tale funzionalità, entrerà in modalità "alimentazione di emergenza" e sarà in grado di garantire energia elettrica per diverse ore.
Al contrario se si è in possesso di un sistema off-grid il problema non sussiste: non essendo collegati alla rete elettrica nazionale, tali impianti non sono interessati da eventuali black out e continueranno ad erogare energia.
I pannelli funzionano anche quando c’è poco sole e in caso di maltempo. Tuttavia, prima di installare l’impianto teniamo conto che la nostra produzione di energia dipenderà tanto anche dall’esposizione della nostra casa, oltre che dalle coordinate geografiche della località in cui viviamo. L’ideale è che l’impianto sia esposto a Sud. Inoltre la resa è influenzata anche dall’orientamento, dall’inclinazione e dalla qualità dei pannelli solari.
Gli ottimizzatori sono dei sistemi che permettono di migliorare il rendimento dei pannelli solari. Questo perché di base i pannelli solari funzionano in serie: significa che se un pannello dovesse rendere di meno (per sporcizia o per guasti) tutti gli altri pannelli ad esso collegati renderanno come il pannello malfunzionante. L’ottimizzatore è quello strumento che consente ai pannelli di funzionare in maniera autonoma e non più in serie, in modo che se un pannello ha problemi di resa non condizioni anche il rendimento degli altri pannelli dell’impianto.