WiFi portatile: cos'è e quando serve

Aggiornato il: 12/09/2022
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 23/10/2017

Con lo smartphone possiamo navigare in ogni momento su Internet anche quando siamo fuori casa. Cosa succede però quando necessitiamo di una connessione alla Rete per il nostro notebook o tablet ma siamo fuori casa? Il problema diventa ancora più impellente in vacanza. Oggi la maggior parte delle strutture alberghiere offre gratuitamente il servizio di Wi-Fi ma il rischio di non trovare un sistema per accedere al web non è poi così remota nemmeno nell'era dello smartphone.

Il Wi-Fi portatile è un dispositivo che consente di collegarsi alla Rete anche quando si è in movimento, sfruttando il traffico dati di una SIM (telefonia mobile o solo Internet). Oggi buona parte degli operatori telefonici include nelle sue tariffe almeno una soluzione di questo tipo, spesso con la modalità dell’acquisto a rate. Vediamo più nel dettaglio di che cosa si tratta.

Le connessioni in mobilità

Il prezzo sempre più basso – per fortuna, naturalmente – del traffico dati per Internet mobile ci ha reso sempre più dipendenti da smartphone e tablet, piuttosto che dalle soluzioni classiche come un PC a postazione fissa. Schermi più grandi, processori più potenti e soprattutto una dotazione di app straordinariamente ricca consentono ormai di effettuare gran parte delle operazioni di tutti i giorni direttamente con i dispositivi portatili: navigazione sul web, email, scrittura, chat, Internet banking, solo per citarne alcune.

In tutti questi casi si fa riferimento, di norma, alla disponibilità di GB di traffico dati presenti sull’offerta di telefonia mobile attiva sul proprio numero, oppure – nel caso di un tablet – su una SIM solo dati. Ci sono però casi in cui tutto questo non è sufficiente: è qui che entra in gioco il Wi-Fi portatile.

Quando serve il Wi-Fi portatile

Un modem Wi-Fi portatile consente di realizzare una rete wireless del tutto identica a quella di casa o dell’ufficio a cui è possibile collegare uno o più dispositivi diversi (smartphone, tablet, PC fisso diverso da quello domestico, notebook, etc.) anche contemporaneamente.

In sostanza un modem Wi-Fi portatile offre la possibilità di accedere ad Internet esattamente come un qualsiasi smartphone ma senza le altre funzioni accessorie come app, telefonate, videochiamate, etc. In più, questi dispositivi consentono di condividere la connessione wireless con altri terminali a prescindere dalla tipologia di schermo e caratteristiche tecniche (telefono, tablet, dispositivi smart, PC fisso, notebook e molti altri).

Alcuni modelli necessitano di un collegamento costante alla rete elettrica mentre altri dispongono di una batteria con un’autonomia che solitamente si aggira sulle 6-8 ore con un utilizzo intensivo. Per evitare di rimanere senza connessione nel momento del bisogno è quindi fondamentale avere sempre a portata di mano il caricabatterie o una batteria portatile (Power Bank).

Inoltre, l’evoluzione tecnica nel campo del Wi-Fi portatile oggi permette a questi router di supportare la navigazione in 4G e 4.5G. Questo significa che chi suo malgrado dispone di uno smartphone meno recente può navigare al massimo della velocità oggi disponibile nonostante le limitazioni hardware del telefono che ha in tasca. L’unico limite è nella copertura offerta dall’operatore con cui si è sottoscritto il piano associato alla SIM.

La configurazione di un modem Wi-Fi portatile è solitamente un procedimento molto semplice e praticamente immediato. Dopo aver inserito la SIM all’interno dell’apposito vano, basterà accendere il router e collegarlo ad un computer, smartphone e tablet sfruttando la rete wireless da lui stesso generata. La configurazione delle impostazioni di rete solitamente avviene in modo del tutto automatico ma in alcuni casi è necessario inserire manualmente alcuni parametri tramite un apposito programma o app fornito dal produttore o sulla pagina web dedicata alla configurazione del dispositivo.